..per Caldanazzo tento la fuga in tram, verso le 2 e mezza del pomeriggio, dalla bottoglia di orzata dove galleggia Roma.. solo non si tratta di un tram, bensì di un autobus, non per Caldonazzo, ma solo fino a Termini, dove assieme a Manuela e alla sua tonsillite (altrimenti nota come n°2.. Manuela, non la sua tonsillite.) acchiappiamo un FrecciaRossa, ma non fino a Caldonazzo, bensì fino a Trento, dove dovremmo acchiappare i Ciccis, che a Caldonazzo sono già da un giorno per il German Open.. dovremmo perchè hanno la cena tedesca, e nn è detto mica che li troveremo a Trento!
Il viaggio va via velocissimo: metà a risolvere un sudoku che nn viene, finchè Manuela nn s'addormenta ed io lo.. forzo leggermente.. l'altra metà a leggere e ad imprecare telepaticamente contro un bamboccio di 2 anni circa, e le stordite che lo accompagnano (madre e nonna).. che gli si continuano a rivolgere come ad un nano, ossia ad un adulto molto basso, mentre si tratta comunque di duenne che a fronte dell'imbellitudine delle parenti fa il diavolo del comodo suo.. gli inglesi hanno ragione, la colpa nn è mai del cane, è sempre del padrone.. e nella fattispecie, secondo me, anche delle ferrovie, perchè basterebbe decuplicare il costo del biglietto ai bambocci, e indurre le famiglie a prendere l'aereo (viaggio più corto).. comunque a Bologna si levano dai cabbasisi, e fino a Trento è in discesa.
A Trento troviamo i Cicci, ci lanciamo in hotel, e troviamo anche Roberto e Angela, il primo avvolto in una nube di rum e lime, la seconda che racconta di aver appena ingerito una capirina alla fragola analcolica.. non è chiaro se ad essere analcolica sia la fragola, o la capirina.. ma il fatto che stia raccontando la cosa ad un lampione del parcheggio.. nn è che deponga a favore della seconda ipotesi..
Fattasi una certa si decide di andare a cena in un posto trovato da Serena, trovato sull' iFon, per trovarlo fisicamente ci vorranno tre tentativi, pendolando tra levico terme, pergine e di nuovo levico.. credo.. alla fine però lo troviamo, e la chiamata si rivela giustissima.. come dimostra la diapositiva sotto..
-ciccio felice-
tanto che finisco per accusare un po' di stanchezza!
-foto scattata con un visore notturno..-
Sulla via del ritorno (in hotel) incrociamo un furgone bianco, Mercedes, con attaccato dietro un carrello stradale doppio, con sopra un coso che sembra proprio essere uno snipe.. l'identikit suona familiare?
trattasi infatti del Magnifico e della NDZ, che stanno cercando la frazione di Valcanover.. girando attorno al lago di Caldonazzo ad una velocità tale che non vedrebbero nemmeno la Tour Eiffel, passandole tra le zampe!
Vanno così forte che i fari nn sortiscono effetti, dobbiamo chiamarli, dargli il tempo di uscire da velocità curvatura, ed aspettarli per guidarli fino all'hotel.
La mattina arriva in uno sparo, di luce.. e vento da sud.. che di laghi alpini ne so forse meno che di laghi patagoni, ma nonostante questo mi risulta che quando alla mattina c'è brezza dalla direzione dalla quale dovrebbe entrare nel pomeriggio..
insomma.. non è proprio che sia il migliore dei segni..
Arrivo al circolo presto, ho ancora da scaricare e armare, e regolarizzare l'iscrizione, e salutare i compari di merende, che alcuni non li vedo da anni.
Il tempo non manca, finisco pure di trovarne per l'igiene intima della barca.. e non avrei mai creduto.
Andiamo in acqua piuttosto nei tempi, ancora aria da sud, non piove ma non è che il cielo faccia pensare ad altro.
Il fioretto del giorno è evitare gli errori fatti a Rimini.. magari farne di nuovi, ma evitare quelli di rimini.. ed in effetti.
La prima prova è già bella maschia, il vento medio non è tantissimo, ma dietro i pertugi del lago arrivano delle belle ginocchiate, in certi momenti per sapere quando sarà la raffica basta sentire il baccano delle rande via via mollate lungo il campo di regata.
In acqua ci sono ben 51 barche, la linea è bella affollata ed anche i giri di boa non sono esattamente degli esercizi solitari.
Alla fine della prima prova l'aria è salita, entrando bella da sud investe bene lo scalo, tanto che la maggior parte della flotta ha trovato riparo dalla parte opposta, sotto la sponda est, mentre a centro lago continua a salire, con la striscia centrale che comincia a sfumacchiare..
Noi tocchiamo terra in una graziosa micro-spiaggetta, sparecchiamo la randa, la riponiamo assieme al boma sotto coperta, ed in forza dell'intelligenza-su-H issata dal Comitato di Regata, ci dirigiamo planando, solo col fiocco, al circolo.
A terra si susseguono le voci, in realtà c'è solo da aspettare, magari scaldandosi alle spalle del bbq sul quale gira lieto il porco dalla mattina!
..purtoppo non ho la foto dei Cicci in adorazione..
Ci mandano in acqua che sono passate credo due ore dal rientro, e sono grato a me stesso per essermi portato la long-john..
In acqua il peggio è passato, anche se l'aria turbolenta genera ancora dei bei calcioni nel sedere.
Le scuffie non mancano, il percorso è un triangolone, leggermente spostato verso dx rispetto a prima.
Per quanto possibile noi cerchiamo di non prendere rischi inutili, anche se in diverse occasioni nutro la quasi certezza di essere sul punto di giocarmi l'albero.
Di rischi invece ne prende, e di commisurati alla sua stazza, il Piazza, che sfruttando il fatto di avere il Divo Antonio a prua per la seconda prova, prima, nascosto dietro una fratta, rilascia interviste deliranti ad Alberto Signorini (il Piazza..), al quale illustra il suo piano per conquistare il mondo, l'universo.. o almeno Palazzo Grazioli, se non la Kamchatka.. poi esce in acqua, e durante la prima poppa si ribalta.. perchè? chi lo sa?!.. nel dopo regata continuava a ripetere: scuffio sempre là! ..da menzionare il fatto che il nostro ha lasciato ad Antonio l'incombenza di raddrizzare la barca, visto che lui (sempre il Piazza) si vergognava troppo per uscire da sotto la barca ed esporsi al passaggio degli altri concorrenti ancora sui bordi.. vediamo se nega!
Tra il percorso non lunghissimo, e le zone di pressione ancora non trascurabile, la regata va via rapida e rientriamo sotto un cielo che promette quel genere di trattamenti che speri sempre non mantenga.
Tempo di mettere al riparo l'attrezzatura e di farsi una doccia bollente, ed il succitato suino è servito.. e andrà avanti così per tutta la serata, con un finale glorioso di ricotta e miele, e di rum, grappa e mousse di cioccolata.. ho i testimoni, non sto inventando niente.. e non facciamo ingenerosi paragoni con certi circoli, please!
Mentre si va via di leccornie, fuori dal circolo va in scena la "Notte sul Monte Calvo", in versione trentina.. all'imbrunire il vento salta di 180° in un istante e comincia a rovesciarsi acqua e lampi e tuoni etc, ma tanto abbiamo rum a sufficienza per resitere all'assedio.. e mentre c'è chi beve, c'è anche chi balla..
..trenino incluso.. purtroppo nello scatto non si vedono i primi 5 della classifica finale: treninati, TUTTI!
In hotel ci torniamo sotto un diluvio leggermente meno pesante, meno male l'ombrello pastorale che avevo lasciato nella macchina di Ciccio!
La mattina dopo, ovviamente, cielo blu e montagne verdi di un verde così intenso che avrebbe potuto fare male, se solo fosse stato possibile.
Facciamo colazione in veranda davanti ad un lago del tutto immoto ..quindi più tardi termica?
Arrivo in barca per la lenzuolata: devo asciugare tutta l'attrezzatura, e non sono il solo.. ma con un supremo colpo di culo, per la via inciampo nel camper di B&B (210kg e spicci in due.. e poi dicono che lo snipe sia per gli anoressici!), ed ho il piacere di spendere qualche minuto, che altrimenti nn c'è mai, per scambiare qualche idea.. inestimabile plus-valore delle Nazionali!
Quando arrivo il circolo essuda di neoprene e materiali affini, mentre il programma, con in cima la regata, contempla tutta una serie di tappe propedeutiche.. di tipo gastronomico, naturalmente!
La partenza odierna è stata anticipata, previa unanimità dei regatanti, ma bave da sud rimbalzano contro bave da nord, e viceversa.. insomma non se ne esce, tanto che molti escono addirittura dall'acqua.. poi si stende da sud..
Alla prima partenza, col pomeriggio già ben avviato, scatta un discreto parapiglia in barca comitato, come comincio a sentire sibilare le palle incatenate faccio per levarmi dalle succitate, e complice un buco nella linea visto da Manuela, mi ci tuffo dentro e ne esco, incredibilmente per le mie consuetudini, senza nessuno sulle vele.
La mia impressione è che ci sia più pressione a dritta.. il che ovviamente non vuol dire assolutamente una minchia, di sicuro in termini di affidabilità del dato.. ma non ho altre fonti da consultare, quindi in mancanza d'altro decido di fidarmi di me stesso, e a destra andiamo.. e più per culo che per anima, tanto male, non sembra..
Alla fine della prima poppa potremmo addirittura essere dentro i primi 10, complice la rievocazione di Trafalgar, tenutasi in Barca Comitato alla partenza.. ma ad una ventina di lunghezze dalla boa, vado a cazzare la randa, e scopro con lo stesso errore col quale si potrebbe scoprire di aver pestato qualcosa di impronunciabile.. scalzi.. che le briglie della scotta della randa hanno fatto un PERFETTO doppio parlato attorno alla macchinetta della base randa, in punta al boma.. inevitabile mollare tutto e andare dietro a sbrogliare, mentre rolliamo e straorziamo, con almeno 3 barche che potrebbero ridurci in elementi della tavola periodica, e altre tre che, infilandoci in boa, ci fanno di peggio.
La bolina passa ancora sul lato dx, ad incroci avanti-te-avanti-io da mal di testa, qualcuno scappa, qualcuno lo riprendiamo, altri no.. chiudiamo undici.. incredulo, a dir poco!
La seconda parte subito.. sono le 16.29.59999.. alcuni erano anche già andati a terra per smontare&caricare.. e tutti di corsa indietro sulla linea, che fortunatamente è vicinissima allo scalo!
'Sta volta usciamo un pelo più puliti dalla linea, ancora a dx, ma più conservativi.. soluzione buona, siamo ai 2/3 della bolina.. io non faccio i conti, Manuela sì, e anche se l'ho pregata di non darmene il risultato mi sta dicendo che potremmo essere dentro i primi 10.. forse addirittura anche dentro i primi c.. ma a quella "c" non seguirà nessun numero: infatti piombiamo nel punto dove le raffiche da destra si incontrano con quelle da sinistra (meno frequenti).. in buona sostanza il genere di punto dove ti si aprono gli sportelli sotto il boma e ne cadono le mascherine per l'ossigeno.. tale è la patana.. il fatto che Ciccio, poche lughezze dietro, invoca l'intervento degli Dei col suo solito endecasillabo sciolto, ci dice che non siamo stati i soli a renderci conto che..
..anche se i più ci stanno rullando da destra e da sx.. non che nutra alcuna simpatia, nemmeno oggi, ma x un attimo credo di capire come si sia sentita la Moratti qualche domenica fà..
Alla fine usciamo a moccoli dal buco, guadagnamo la boa, e di poppa cerchiamo di fare del nostro meglio, ossia la poppa, per l'appunto, che infatti ricambia il bene che le vogliamo facendoci rosicchiare qualche posizioncina, e avvicinandoci molto al gruppo anteriore..
E via di nuovo a destra, ma un po' più a destra, ma non troppo.. vai a quantificare!!
E' di nuovo un ricamare incroci nell'acqua piatta e nelle raffiche: non si può esitare, e non si può tralasciare nemmeno una raffica.. anzi: solo prenderne una dal lato sbagliato sono posizioni che vanno..
L'arrivo è in cima alla bolina, la situazione è tutt'altro che facile.. cerchiamo di essere conservativi.. cioè di rimanere tra l'arrivo e quante più barche possibile.. se solo quante più barche possibile collaborassero, magari mettendosi tutte dalla stessa parte, in fila.. e rallentando!!
Tagliata la linea Manuela ci dichiara 11esimi.. mi dico che sia un peccato che non sia lei a redigere le classifiche.. e subito dopo mi ritrovo più incredulo di prima.
A terra cerchiamo di non intralciare quanti partano subito, noi partiremo all'indomani, molto presto.
La premiazione è un profluvio di premi, vino per tutti, e bottiglie particolari per i meritevoli.
La Nazionale ed il German Open se li porta a casa Phantomas, con a prua Maurizio..
..che da quando lo conosco al Phantomas non l'avevo mai visto regatare con tanta tranquillità.. e s'è visto immediatamente il risultato!
Praticamente è il tempo dei saluti, noi finiamo di legare, e riesco a trovare Herbert e Roberto, mentre purtroppo ho lisciato il Despota e Zua.
All'AVT, come era ampiamente prevedibile, ma non per questo meno meritorio, si sono superati.
Livelli d'accoglienza del genere sono sempre stati una rarità, oggigiorno poi.. il tutto, sommato alla bellezza del posto, 51 barche sulla linea, 4 prove, tanto vento.. credo la dicano lunga sul quale possa essere la valutazione della terza nazionale dell'anno.
Mi rimane la speranza di rivedere tutti quanto prima, magari al prossimo Sud Europeo a Bracciano.. dove non c'è la carne-sotto-sale della Valle dei Mocheni (e non dico altro).. ma una cacio&pepe di quelle che da sole valgono 600km di autostrada la si trova, facilmente!
Un sincero grazie a tutti quelli che hanno reso possibile la Caldo_Nazio, e complimenti ancora!
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