Friday, March 24, 2006

iN..vASO!!

..l'invaso stradale é quella roba che generalmente sta tra il carrello duro&puro e lo scafo della barca.

di invasi ne esistono infinite forme, visto che generalmente sono costruiti ad hoc per il carrello sul quale andranno istallati, e se non bastasse la vasta eterogeneità dei carrelli, ci si mette anche il fatto che spesso l'invaso sia autocostruito, quindi il tutto viene esponenzialmente ri-incasinato dalla competenza/incompetenza d'ognuno, dal tempo&denaro a disposizione, se non anche dall'umore del momento!

questo vuol dire che di "progetti" di invasi ce ne potrebbero essere infiniti, mentre in realtà risultano generalmente di difficile reperimento, irrilevante cercare di comprendere se non ne esistano o se siano gelosamente custoditi.

Il punto é che tutti quelli che hanno una barca, nella fattispecie un beccaccino, ad un certo punto potrebbero soffrire l'esigenza di muovere la medesima.. e visto che il trasferimento via mare può essere lungo e periglioso, si ricorre al carrello stradale(*), necessario ma non sufficiente, ed ecco che sorge la questione "invaso"!!
(*)il popolo dell' ONDA VERDE, ossia quelli che trasferiscono la barca con lo stradale spesso invidiano il popolo del METEOMAR, ossia quelli che trasferiscono via mare.. il sospetto che la cagione dell'invidia sia il fatto che i secondi abbiano barche più grandi dei primi é infondato, visto che sovente la medesima invidia lavora anche in direzione inversa!! Uno dei più palesi di insoddisfazione perpetua nella vela!! 8))

Sia come sia qui non si fornisce alcun "progetto" ma, sfruttando il materiale raccattato di recente proprio per cercare di dare un'idea di come realizzare uno degli infiniti invasi possibili, ecco qualche foto e qualche numero(**) del rifacimento, meglio: della clonazione di un vecchio (molto vecchio) invaso, clonato solo perché l'originale dava ormai cenni di cedimento totale!
(**) i numeri, tutti i numeri, sono ovviamente assolutamente spannometrici!!

superfluo dire a questo punto che:

  • chiunque voglia é liberissimo di scaricare tutto quel che vuole e di usare/reinterpretare quanto qui esposto. é inverosimile che qualcuno sfrutti questo materiale per avviare una produzione commerciale di invasi per beccaccini, ma nel caso ciò accadesse, sarebbe carino da parte sua dare in beneficienza larga parte dei proventi derivanti;
  • le misure e tutto il resto sono, come detto, meramente spannometrici, quindi se poi non ti dovesse tornare qualcosa, non prendertela con le misure!

nello scarabocchio qui sopra ci sono le misure essenziali.

il materiale utilizzato per realizzare questo invaso sono delle tavole d'abete vulgaris.
l'unica variazione, rispetto al progetto originale, é nel numero delle traversine: avanzando il materiale é stato portato da 3 a 5;


i rulli non c'entrano nulla con l'invaso, facevano parte della dotazione originale.

generalmente i rulli vengono "abbassati" sotto l'invaso, cosa che ha fatto inorridire i fondamentalisti, che li avrebbero voluti vedere smontati e gettati a mare, e che invece si é rivelata soluzione eccellente:

  • nessun inquinamento marino
  • niente rulli in giro;
  • nessuno fastidio nel trasporto del beccaccino (i rulli rimangono nascosti sotto l'invaso)
  • se all'occorrenza serve caricare un gommone, basta sollevare i rulli et voilà: carrello double face: beccaccino/gommone!!
NB: decisive sono state le reiterate affermazioni del tipo "i rulli servono solo per portare i gommoni, quando mai ti servirà di portare un gommone??".. non solo i rulli sono stati necessari, ma sono stati necessari a trasportare un gommone che ci ha consentito di fare un campionato invernale quasi da record!! Ad ogni modo, più che attenta pensata: puro colpo di culo, ma va benissimo così!!

Qui di sotto invece qualcuna delle misure viste sopra riportate direttamente sulle immagini del carrello, per dare un'idea più immediata delle stesse!




Un'altra questione che si é presentata, e che generalmente non c'é modo di evitare, é quella dell'ancoraggio dell'invaso al carrello.

Qui il problema é stato risolto reciclando le medesime staffe che in origine sostenevano i rulli centrali, come si vede nelle foto sotto:


Il risultato finale é un'invaso con 5 traverse e tre punti di ancoraggio per lato (foto sotto)


Una delle rogne più grosse é stato mettere in piano l'invaso sul telaio del carrello (leggermente inclinato), problema risolto con delle piccole zeppe.


Un'altra questione é stata quella dell'imbottitura nella parte dell'invaso che sarebbe venuta a contatto con la barca.

Smontando il precedente invaso avevamo notato che la parte peggio ridotta era quella sotto l'imbottitura, data l'impossibilità di essere via via carteggiata-riverniciata.

Per ovviare al problema si pensò di provare ad usare solamente un telo imbotti copri-scafo (vedi Appendice).

La soluzione funzionò egregiamente, quindi non si realizzò l'imbottitura, anche se questo non vuole assolutamente dire che qualcuno si metterà mai a ricarteggiare-verniciare tutto l'invaso, ovviamente!!

Particolarità costruttiva la prua e la poppa dell'invaso (qui sotto):



anche su queste diversi hanno avuto da dire, alcuni sostengono che prua e poppa siano state invertite, altri che vadano bene così..
per quel che vale, l'assetto che vedi qui sopra non ha mai dato problemi di sorta!

***
APPENDICE!
-come usare questo invaso per caricare la barca in due persone normo dotate-

La rogna del carico/scarico é nota a tutti quelli che abbiano caricato la beccaccia anche solo una volta.

Uno dei pregi del sistema visto sopra é quello di mettere in condizione due persone normodotate, altrimenti dette "equipaggio snipe", di caricarsi la propria barchetta rapidamente e senza sfiancamenti multipli.

Non stiamo dicendo che questo sia L'UNICO SISTEMA a consentire ciò, diciamo solo che con questo sistema il carico/scarico é ridotto ad uno strazio sopportabile anche da quanti non votati al martirio!

Presupponendo che il prodiere sia più leggero, magari perché pulzella (a meno che la pulzella non sia una ex lanciatrice di pesi della DDR!! nel qual caso basta invertirsi i ruoli!!), lo si colloca al portalbero del carrello stradale sul quale si vuole caricare la barca, non prima di aver stesso ben aperto il telo-copri-scafo-imbottito sul tuo fiammante invaso..come si vede qui sotto!
Si porta la barca con la prua sull'estremità poppiera dell'invaso (é quella opposta a dove c'é il portalbero!!)
Si appoggia la prua della barca, sollevandola dal carrellino di alaggio..come si vede qui sotto!!

Si comincia a spingere in avanti la barca (premendo da poppa).
La barca, a parte la prua, poggia ancora sul carrellino d'alaggio.
Così facendo la barca scivolerà sul telo copri-scafo precedentemente steso sull'invaso.
Ovviamente il carrello stradale avrà

il freno-a-mano tirato!!..

altrimenti la barca non scivola e tu stai portando a spasso barca, carrellino, carrello stradale e prodiere!!

Con questa operazione il peso dello scafo comincerà a gravare non più sul carrellino ma sul carrello stradale.

Data la posizione dell'asse delle ruote dello stradale rispetto allo scafo della barca che stai caricando, tutto ciò farà

IMPENNARE IL CARRELLO STRADALE!!

..questo, se non si fosse capito, é il momento topico, che poi é il momento nel quale entra in gioco il prodiere, il quale non dovrà fare altro che da contrappesso, aggrappandosi al portalbero del carrello stradale, come si vede qui sotto!

NB: fare da contrappeso NON VUOL DIRE impedire al carrello di impennarsi!!

il carrello SI DEVE IMPENNARE

ma deve essere un'azione controllata, ossia dolce e non eccessiva!
rispetto all'illustrazione qui sopra:
C min.circauguale B
tale che
A inferiore Spinta-letale per timoniere!

l'impennata sia tale da agevolare quel tanto che basti di allineamento scafo-invaso! (il timoniere sta continuando a spingere avanti la barca con una certa decisione, inferiore alla spinta che gli sarebbe fatale, ovviamente!!)

Passato il momento dell'impennata, il peso dello scafo, maggiormente poggiato sull'invaso, rimetterà in posizione orizzontale il carrello, operazione che il prodiere accompagnerà evitando di far schiantare il ruotino del carrello per terra!!..vedi qui sotto!


L'operazione, va da se, é più facile a farsi che a dirsi.
Di certo una cosa da

NON FARE!!

é mettere il prodiere al portalbero senza prima avere spiegato bene ed essersi accertati meglio che abbia compreso la propria funzione di contrappeso-attivo..

in caso contrario la risultante dell'operazione potrebbe essere quella di sotto ritratta, cagione di considerevole disdoro:

  • per lo spigolo di poppa della barca;
  • per il piede del timoniere, messo in mezzo (il piede) nel vano tentativo di ridurre i danni allo spigolo di poppa della barca;
  • per il prodiere, sparato via verso un atterraggio non necessariamente gradevole;
  • per il timoniere, bersaglio delle ire funeste del prodiere, a prescindere dalla gradevolezza o meno dell'atterraggio dello stesso!

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