..nAZIONALE dI sCARLINO: nADIR's rEPORT!!
Arrivati a Scarlino e mollata la barca al parcheggio dopo un timido tentativo subito stroncato dai vigilantes di entrare al Marina dalla corsia di uscita che aveva la sbarra imprudentemente aperta, ceniamo nel residence dove alloggiano Paolo e Antonio. I proprietari sono veramente simpatici e cordiali (non sanno con chi hanno a che fare) ed in un attimo apriamo l'air camping nel parcheggio e ci impossessiamo del bagno di Paolino che non tenta neppure una reazione ma solo una timida richiesta di evitare le puzze più grosse.. ovviamente ignorata. C'è vento forte e dentro l'air camping sembra di stare in un frullatore. Ale ha paura che il vento ci porti via (siamo notoriamente delle piume) o faccia ribaltare la macchina... ma comunque sia non si riesce a dormire... alle 4 e mezza spostiamo la macchina nel parcheggio dei carrelli e finalmente si dorme. Entriamo nel circolo al mattino e subito ci chiedono di portare via la macchina ed il carrello. Non ci credo: ma che ospitalità è questa? Diamo fastidio? Non ce l'hanno solo con noi ma con tutti. Vorrei che nessuno portasse via la macchina ma tutti gli educati snipisti eseguono un ordine privo di senso... C'è molto spazio e non si capisce il perché. Tento di convincere Ivo il colto (notoriamente poco propenso a seguire le masse) ma anche lui alla fine cede. Resisteremo comunque fino a mezzogiorno quando la gentilissima ragazza del circolo (che sembrava una vaso di coccio in mezzo ai vigilantes) all'atto dell'iscrizione mi dice che ci potrebbero mettere le ganasce alle ruote se non portiamo fuori la macchina...
Ad un tratto mentre tolgo la borsa dal baule un vigilantes mi dice per la centesima volta di portare fuori la macchina. Lo guardo con cattiveria (espressione che assumo quando non mi nutro da più di due ore ed era quello il caso) e gli dico: lo sai cos'è quella cosa grigia sul tetto? E' una casa. Se non la smetti di dirmi di portare fuori la macchina apro l'air camping e prendo la residenza qui... vedi la mia targa inizia con BH che sta per Bosnia Herzegovina. Partecipo alla regata peché è aperta agli stranieri... Comunque in base ai trattati internazionali non mi puoi toccare perché sono un rifugiato dell'ONU e ti ci vogliono almeno sei mesi per sbattermi fuori alla facciazza della Bossi Fini. Il vigilantes non capisce se scherzo o meno e mi precisa che non è colpa sua ma è Dalla Torre che gli danno gli ordini. ... chi sarà mai questo mitico signor Dalla Torre si chiederà Ale per tutta la vacanza... comunque alla fine porto fuori la macchina per non creare imbarazzi ai vertici della classe. Poi ci mangiamo un paio di panini alla porchetta acquistati al supermercato del Marina.. ed il sorriso ritorna in un attimo.
Anche se il vento sabato è forte non brilliamo... piccoli errori si sommano e siamo troppo distratti sui salti di vento. Ale non arriva a puntare il vang che deve lascarlo per cui decide che è una regata da fare con la randa in mano... senza vang.. un po' faticosetto per me ma eseguo... alla sera avrò le mani più grosse delle sue... Ale al solito cerca una regola semplice di bordeggio e decide che è meglio la sinistra ma la realtà sarebbe molto più complessa e noi non la comprendiamo... Comunque bello.. sarebbe stato meglio fare un doppio triangolo ma il comitato ha deciso che c'era vento debole ed ha messo un bastone. Non era neppure obbligatorio il salvagente con vento da terra... mah... Con stupore scopriamo che la cena è a pagamento. Mi sembra di sentire un "perdincibacco, per fortuna che non sono venuto" echeggiare fin da Cremona dal mitico Renato Bruni. Comunque sia non esiste. Per 50€ ci hanno dato due cappellini che fanno un male cane alla fronte e ci hanno fatto smarronare dai viglantes. Siamo vistosamente abbacchiati più per la cena mancata che per il risultato e per consolarci i primi due equipaggi della ranking ci invitano in via eccezionale a cenare con loro assieme anche ad Ivo dove possiamo finalmente mangiare un po' di cinghiale e ritrovare il sorriso.... un po' troppo poco per i nostri gusti ma non male.
Domenica poco vento buone le partenze ma siamo esageratamente lenti specie in poppa. Al rientro elaboriamo un piano dettagliato con compiti precisi per caricare veloci e partire. Tutte le operazioni previste vengono eseguite con velocità ed alle 17.15 siamo pronti per partire ma il mio scoiattolino non trova le chiavi della sua macchina e va in tilt. Apre tutte le borse, i vani della mia macchina mi fa aprire l'air camping e da una finestra sbuca un tipo (sarà stato il signor DallaTorre?) che mi chiede cosa sto facendo... sto installando un campo nomade rispondo e chiude subito la finstra sorridendo.... le chiavi non si trovano... Andiamo al parcheggio dove abbiamo pernottato.. delle chiavi nessuna traccia... Ale ha quasi una crisi di pianto e sono arrivate le sei mentre io non riesco a consolarlo e gli pianterei un coltello nella schiena per poter partire e porre al contempo fine al suo travaglio ma proprio quando sto per colpirlo ecco l'apposito portadocumenti in pelle umana sbucare da sotto un sedile contente le chiavi. Ale saltella di gioia, mi abbraccia e finalmente partiamo ma arrivati a Mantova scopriamo che non c'è più la borsa rossa con i pochi vestiti. Vengo quindi a conoscenza che oltre la biancheria di ricambio per un mese e le solite tre cinture d'ordinanza la borsina dimenticata al parcheggio conteneva la stagna, un paio di spry top, jeans di armani etc per un valore stimato di 1000?. Dove sarà rimasta? Non ci resta che telefonare al nostro amico del residence di Paolino che gentilmente a mezzanotte in punto va a vedere nel parcheggio e trova la borsa dai vigilantes che era stata consegnata da una certa signora Tosi che vorremo ringraziare ma non conosciamo. Il mio scoiattolino può finalmente dormire sonni tranquilli.
Insomma una vacanza bellissima, tempo stupendo se non fosse, come hanno notato in molti, il comportamento poco ospitale dei vigilantes che però eseguivano semplicemente gli ordini Dalla Torre. Chi sarà mai questo signor Dalla Torre?? Ci sarà anche la prossima volta?