..tALKING wITH aNTONIO..
Ciao Antonio,
purtroppo sollevi questioni troppo interessanti per non scatenare una risposta, considerata anche la difficoltà a dormire in queste notti di fortunale.. e per le prime ti ringrazio, immaginando che le seconde non siano a te imputabili!
Comincio con un chiarimento: non ho dubitato nemmeno un attimo che ai Mondiali Snipe di San Diego il livello fosse stratosferico, il dubbio l'ho in merito alla "bontà" del sistema "esiguità del numero" come garanzia di "qualità" di un evento.. che è cosa diversa, ovviamente, tutto qua!
# numero delle barche Vs il numero dei Paesi partecipanti:
Ho considerato esclusivamente il numero di barche partecipanti e non il numero dei Paesi coinvolti per una ragione molto semplice: il primo dato è sintomatico della dimensione, se non anche del successo o meno, di un certo evento internazionale, il secondo, a mio avviso, è più che altro sintomatico della diffusione "planetaria" di una certa Classe.
In altri termini: un Mondiale di qualsivoglia Classe con 150 barche da 4 Paesi lo considero (e non solamente io) un evento di grande successo per la Classe in questione, che però è evidentemente una Classe con significativi problemi di diffusione internazionale!
# Il "numero chiuso" agli eventi internazionali snipe:
Ricordavo anche io che le regate internazionali snipe sono "contingentate", non ricordavo la grandezza di questi contingentamenti.
Se con 90 posti sono arrivati 49 equipaggi vuol dire che ha aderito praticamente il 50%.. non solo: i succitati limiti di contingentamento, se non ricordo male non solo non sono mai stati raggiunti nelle ultime edizioni di Europei e Mondiali, ma nemmeno sono stati mai "avvicinati".. e alle ultime edizioni di Mondiali ed Europei si era ancora fuori dall'attuale congiuntura economica negativa..
Quindi la domanda potrebbe essere: come mai, nonostante l'essere selezionati, cosa che in molti casi richiede un impegno prolungato, faticoso ed in quanto tale anche costoso, ben il 50% di questi equipaggi poi non partecipa? Tutti in bolletta?
Potrebbe anche essere.. e ammesso che sia così, ammettiamo che tutti quegli assenti fossero tali per l'eccessiva onerosità della partecipazione all'evento.. allora sorgono altre due domande:
una generale: quale è il bilancio di un qualsivoglia evento sportivo dove la metà degli aventi diritto a partecipare (diritto guadagnato nella maggior parte dei casi a costo di lunghe e costose qualificazioni) non si presenti? ovvero: a te, un simile fatto, cosa comunica?
una specifica: cosa si può fare per rendere più "accessibile" un evento ..quando lo stesso è già dotato di uno specifico regolamento (quello sui charter) finalizzato proprio a renderlo accessibile?? e che evidentemente non raggiunge tale obiettivo!!
#Il Mondiale Open è affascinante ma con qualche controindicazione..
Rendere Mondiali ed Europei open è un'idea sì affascinante ma sicuramente con più d'una controindicazione, sicuramente.. ma ha molte controindicazioni anche fare un Mondiale con 90 posti e 49 barche sulla linea.. temo.
E cominciamo da queste ultime..
Presentarsi al Meeting semestrale ISAF, sventolando la bandiera di una Classe con non so quante barche iscritte (quindi regatanti) sul Pianeta (si arriva a mezzo migliaio??), e con un Mondiale con 90 posti e 49 presenti sulla linea, per quanto io sia distante dalle dinamiche di "palazzo" dell'ISAF, sospetto non sia esattamente il viatico che qualunque Classe si sognerebbe d'avere.. soprattutto quando Classi paragonabili (doppi non olimpici) fanno più del doppio!!
Non sto dicendo che "numero" sia necessariamente sinonimo di "qualità", ma sulla cosa torno dopo, qui voglio focalizzare l'attenzione su un dettaglio leggermente più basso, una controindicazione potenzialmente distruttiva nell'avere eventi, in particolare "importanti", con poche barche ossia il dettaglio "economico", e mi metto a fare i conti della serva, quella col foglio elettronico davanti: se vieni da me a chiedere di candidarmi per ospitare un tuo Mondiale, con tutto lo sbattimento che ciò comporta in termini di organizzazione (assistenza, giuria internazionale, mangia&bevi per tutti, etc. etc.) e mi fai un forecast di 90 barche x 500$ di fee ad equipaggio, sottolineando che tutto il resto delle risorse me le devo trovare da me (Circolo Organizzatore/candidato), salvo magari qualche cosa che ci può mettere la Classe internazionale (spero, ma lo ignoro..), allora puoi ottenere uno dei seguenti risultati:
1. ti ringrazio e candido qualcosa per qualcuno che magari non ha sponsor come te, ma che muove numeri ben più grossi, così magari lo sponsor me lo trovo da me (come dovrei fare anche nel tuo caso) ma la cosa mi viene più facile perchè alla SAP dico che ci saranno 100 barche con lo spi con su il suo logo, come un mese fa a San Francisco(*), e non 49 come due settimane fa a San Diego.. concetto che il Direttore del Marketing SAP apprenderà con una facilità enormemente superiore rispetto a qualsiasi considerazione (seppur validissima) sul contingentamento delle presenze come garanzia di qualità dei partecipanti!!
Non solo: con 100 iscritti mi rifaccio almeno dei costi fissi, mi rimangono quelli variabili, ma SOLO quelli variabili, che in quanto tali comunque sono funzione del numero dei partecipanti.. e mi va bene.. mentre con 50 barche probabile che non mi rifaccia nemmeno dei primi, e allora sono dolori.. e poi chi glielo dice al CD del Circolo (o del Consorzio di Circoli) che per farti il Mondiale siamo andati fuori budget, magari pesantemente??
(*) quest'anno il Mondiale 505 a San Francisco aveva come Main Sponsor la SAP!
2. ti ringrazio, accetto, ma visto che più che altro rappresenti una rogna (ossia a parità di rogne rappresenti un mancato guadagno se non un costo), mi lascio libero la parte migliore del calendario per le classi più "interessanti" e ti assegno un periodo di "bassa", tipo un Mondiale in Giappone nella stagione dei tifoni, o in Portogallo in autunno, poi se ti trovi a dover assegnare un titolo con 3 prove(**), problema tuo che non ti potevi permettere l'alta stagione, no?!
(**) è quanto realmente accaduto nell'ultima edizione del Mondiale Assoluto Snipe prima di quella di quest'anno a San Diego..
insomma abbiamo da scegliere tra il peggio e leggerissimamente meno peggio.. ovvero: incontrare difficoltà a trovare qualcuno che organizzi la regata, finendo con l'essere di fatto costretti ad accettare candidature in periodi infelici, con tutto quel che ne consegue..in entrambe i casi c'è un certo detrimento per la Classe.. o ce lo vedo solo io?
# I vincoli imposti dal Regolamento:
Quella del Regolamento è un'osservazione consistente.. ma fino ad un certo punto.
I regolamenti sono espressione almeno di un tempo, di una serie di condizioni di contorno, e magari di una ratio.. e quando qualcuno di questi elementi muta, pur essendo necessario conservare la ratio iniziale, i regolamenti sono chiamati ad essere mutati, è nella natura delle cose.. anche senza arrivare a correre con un tri ed un cat in qualche buco sabbioso della penisola arabica, ovviamente!
dentro il nostro regolamento c'era chiaramente un ratio, ancora oggi condivisibile, che è quella di creare condizioni di "accessibilità" per i "più bravi" e non solo ed esclusivamente per i più abbienti, facendo in modo che ad ogni evento ci sia un congruo numero di barche (dignitose) da affittare in loco, senza così che i forestieri si debbano far carico dei costi di spedizione (di solito ben più onerosi del charter in loco..)
Solo poi arriva un Mondiale in periodo di recessione economica e il 50% degli aventi diritto non si presenta.. allora evidentemente è "solo" un problema di congiuntura economica.. vero.. se non fosse che questo non è il primo evento internazionale né l'unico ad avere sulla linea molti meno equipaggi di quanti aventi diritto per qualificazione!!.. allora forse non è "solo" un problema di recessione economica, e viene fuori che un "regolamento" che serviva a rendere le regate internazionali accessibili finisca evidentemente per non funzionare proprio bene.. a quanto pare.. mi spiego, almeno ci provo..
Per garantire a tutti pari opportunità di partecipazione (o quasi), ad oggi l'organizzazione di un evento internazionale deve mettere a disposizione un certo numero di barche (dignitose) da dare in affitto ai forestieri;
Il numero di barche disponibili è ovviamente limitato.
Quindi deve essere necessariamente limitato il numero degli iscritti all'evento.. altrimenti il sistema s'ingolfa!
Bene.. per limitare il numero di iscritti si usa un sistema di "selezione".
In molti casi per "selezionarsi" serve partecipare almeno ad un'intera stagione di regate in giro per il proprio Paese (ad esempio come in Italia).
Non solo: quando si comincia l'iter della qualificazione spesso si ignora pure metà dello stesso, nel senso che tale iter si articola su due stagioni, quindi quando cominci conosci le regate di qualificazione della stagione in corso, ma ignori del tutto quelle della stagione a venire, alle quali comunque dovrai partecipare se vorrai avere una possibilità di qualificarti.
Risultato: un sistema che serviva a mettere in condizioni i più bravi e non solo i più abbienti di partecipare all'Evento internazionale, richiede, di fatto, un sistema di qualificazione lungo e incerto che per sua natura non può che agevolare i più abbienti (quelli che si possono permettere tutto il circuito di qualificazione) piuttosto che i più bravi, che invece per selezionarli basterebbero 3 regate subito prima dell'evento internazionale, se non un trial-secco, come fanno alcuni Paesi, anche in discipline diverse dalla vela!
Non solo: il fatto che i cantieri di riferimento non riuscirebbero a soddisfare la domanda di barche da affittare è leggermente fuorviante a mio avviso: CERTO che i cantieri ad oggi non ci riuscirebbero, stante la domanda bassa di charter perchè mai dovrebbero investire per mettere a disposizione più scafi??
Se si aprisse un campionato Mondiale e la domanda di barche da charter risultasse soverchiante rispetto all'offerta, il primo effetto sarebbe un'impennata del costo degli affitti, soprattutto per quanto riguarda le barche "nuove", ed è ovvio.. ma una tale impennata creerebbe di fatto gli spazi perchè magari già all'edizione successiva possa entrare un altro, o altri cantieri, magari già attivi in altri ambiti, che attirati anche solo dalla remunerosità dei charter mostrerebbero qualche interesse verso lo snipe.. in altri termini: con tutte le difficoltà del caso naturalmente, si andrebbe verso la creazione di un mercato più ampio di quello attuale, eterogeneo quanto si voglia (più cantieri, prodotti diversi, prezzi diversi..) ma magari abbastanza ampio da raggiungere quello che dovrebbe essere il primo obiettivo di un "mercato libero": meno distorsioni e maggiore efficienza, ossia prezzi più bassi a parità di condizioni per gli utenti!
Un risultato che in breve riverbererebbe su tutto il mercato dello snipe, del nuovo e anche dell'usato.
E ancora: ad un Mondiale "Open" non tutti andrebbero per vincere, verosimilmente, e come abbiamo visto al Mondiale Master di Bracciano (per chi non lo avesse ancora capito: i Mondiali "Master" sono Open!!), il punto di equilibrio sulle barche in affitto si verrebbe a trovare spontaneamente in funzione dell'offerta disponibile: chi può affitta dal cantiere, gli altri da un amico locale che gli dà una barca "nota", i rimanenti dall'organizzazione che gli dà quel che c'è: prezzi diversi, barche diverse, richiedenti con aspettative diverse.. dov'è il problema??
Certo! E' storia nota di organizzazioni che hanno tirato dei "pacchi". A Bracciano chi veniva ad affittare barche per il Mondiale dall'Organizzazione pagava praticamente la metà di quanto costava affittarle dal Cantiere, non prendeva una barca nuova, naturalmente, ma NON aveva nemmeno qualche brutta sorpresa: i dati delle barche, l'età, il cantiere, la condizione generale del rigging, erano note ed intellegibili da subito, tant'è che nessuno ha avuto NULLA da ridire.. sarà mica perchè contenti di avere avuto la possibilità di essere ad un Mondiale??
In sintesi: per cercare di rendere il gioco più "equo" il sistema attuale (regolamento sui charter+contingentamento su qualificazione) finisce solo per distorcerlo, pesantemente.
Se il punto è rendere "accessibile" a costi ragionevoli un evento internazionale in primis ai più bravi, allora non serve tutto questo carrozzone, altresì basta:
1) organizzare eventi internazionali itineranti e con cadenza annuale;
2) disputare eventi internazionali con gold e silver fleet, mettendo il 90% dei posti della prima a disposizione previa qualificazione(3) e la parte rimamente con regata di qualificazione da disputarsi in loco nei 2/3gg prima dell'evento. Tutti quelli che non riescono ad entrare nella gold corrono il Mondiale nella silver.
3) la qualificazione, anche se su più regate, deve diventare molto più breve e assolutamente a ridosso dell'evento per il quale ci si qualifica, di modo da mandare quanti più in palla in quel momento, non quelli che non avendo di meglio da fare ed avendo i mezzi per non dovere fare altro, si possano permettere due mezze stagioni di fila di qualificazioni in giro.
Cosa otterremmo: i "finti dilettanti" girerebbero per il Pianeta come già fanno, e non avrebbero problemi a qualificarsi nella Gold già a casa loro.
Quanti bravi, ma magari con meno tempo e/o risorse a disposizione avrebbero comunque modo di entrare nella Gold o qualificandosi a casa, ma con una soluzione più snella e qualitativamente più significativa, o in loco.
Per tutti gli altri (la silver) sarebbe un festa.. tanto i turisti già ci sono ora, anche col sistema attuale, a quanto dici.
I costi di "trasporto" sarebbero abbattuti: gli atleti di punta hanno anche budget "di punta", e quelli con budget meno "di punta" almeno ogni 2/3 anni avrebbero l'evento internazionale a tiro di "carrello-stradale".
Tutti gli altri che volessero andare a partecipare al Mondiale senza sobbarcarsi un container o una vacanza extra-continentale, dovranno solo aspettare il loro turno "geografico".
Naturalmente un Mondiale negli States vedrebbe più americani che europei, e viceversa quando si disputasse in Eu.. e allora? dov'è il problema?
La "qualità", che sembra essere una specie di strisciante ossessione dentro la Classe (seppur Classe non Olimpica!!! Grazie al Cielo!!) in nome della quale post-porre a quanto pare tutto, non verrebbe lesa dal numero, anzi, anche perchè la qualità è un concetto enormemente sfuggente, soprattutto quando si cerca di "quantificarla", e allora si ricorre a succedanei, come il nome di grido: Cayard che ha fatto 7mo al Mondiale 505 (Diaz andato decisamente peggio!) e/o al "numero", che di fatto, piaccia o meno, diventa l'elemento primo e fondamentale della "percezione della qualità" di una regata.. ANCHE tra gli addetti ai lavori!!
Il Mondiale, che è la vetrina assoluta, quella che ti dà (che ti dovrebbe dare..) il massimo riscontro mediatico, sia politico sia, usando un'altra parolaccia, commerciale.. nell'accezione di "marketing", ancora altra parolaccia lo so, ma tant'è, tornerebbe ad essere la perla della Classe Internazionale, e come tale sarebbe percepita anche al di fuori della stessa.
In tutto questo credo sia opportuno sottilineare che nessuno voglia trasformare il massimo evento della classe in una kermesse, e non mi pare che Mitch boot o Bundock-Ashby, quando vincano il mondiale f18 davanti a quasi 200 barche iscritte da non so quanti paesi, vengano considerati da qualcuno i vincitori del tiro al bersaglio alla fiera del santo patrono locale!
L'unico effetto certo di un qualsiasi tipo di contingentamento invece, che sia su base numerica che sia su base "autarchica", è di ridurre drasticamente la possibilità di confronto tra quanti nella stessa Classe e tra questi e quanti potrebbero arricchire la Classe seppur non sposandola per la vita!
ed il "confronto" è il motore primo di qualsivoglia crescita tecnica.. come te per primo sottolinei nella tua recentissima lettera aperta su snipe.it, principio che se valido come valido su scala nazionale, altrettanto trova ragion d'essere a livello superiore.
Ma qui siamo andati rapidamente oltre, la domanda che ad oggi è più pregnante e che rimane irrisolta è: a chi giova un Mondiale di 49 barche con quasi il 50% di qualificati assenti seppur di "alto livello"??
alla diffusione/promozione della Classe??
ai partecipanti?
agli esclusi?
a qualcuno dovrà pur giovare, no?!
allora magari non gioverebbe di più e a tutti aprire una buona volta l'attività internazionale: tirare dentro ad un Mondiale 100, 150 equipaggi, divisi in due flotte, una gold e l'altra di silver o "turistica" se preferisci!
la gold sarebbe comunque uno scontro tra titani, da dove anche un fresco campione del Mondo Star potrebbe uscirne con le ossa rotte (come capitato quest'anno..), e la vincerebbe comunque il più in palla, primo tra i primi, tra i quali magari qualche nuovo equipaggio di livello che porti stimoli ed idee anche da altre Classi.. e cmq vorrei vederli i professionisti che mollano la pagnotta per venire a fare a sportellate di tasca loro sulla beccaccia (a parte Cayard, che evidentemente ne è capacissimo!!)
Gli altri, tutti gli altri, quelli della silver, tornerebbero a casa dicendo che sullo snipe ti vai a fare il Mondiale, M-o-n-d-i-a-l-e (non il parco-giochi-kermesse-internazionale dove vedresti bene confinati tutti noi "terrestri") che al Mondiale ci sono Sgzabo e Diaz, ed è una figata, e si fanno un sacco di regate affollatissime ed il livello è stratosferico, e perchè non provi pure te lo snipe che magari tra qualche anno il Campionato del Mondo torna in Europa e si va tutti a partecipare?!..
..e non ci crederai ma nemmeno in uno scenario tanto fantascientifico vedo ancora concretizzarsi questa terribile minaccia di "lesa qualità" del Mondiale Snipe.. anzi.. forse la "terribile minaccia" adesso è vedere eventi internazionali annullati per insufficiente numero di iscritti, come capitato all'edizione 2008 del Mondiale Master.. ammesso che non si decida che vada benissimo così, anche a costo di assegnare titoli internazionali con eventi da una decina di barche, o con 3 prove disputate, in fondo garantito "l'alto livello", tutto il resto, come "l'intendenza" di napoleonica memoria: seguirà!
a presto.
ivo.
purtroppo sollevi questioni troppo interessanti per non scatenare una risposta, considerata anche la difficoltà a dormire in queste notti di fortunale.. e per le prime ti ringrazio, immaginando che le seconde non siano a te imputabili!
Comincio con un chiarimento: non ho dubitato nemmeno un attimo che ai Mondiali Snipe di San Diego il livello fosse stratosferico, il dubbio l'ho in merito alla "bontà" del sistema "esiguità del numero" come garanzia di "qualità" di un evento.. che è cosa diversa, ovviamente, tutto qua!
# numero delle barche Vs il numero dei Paesi partecipanti:
Ho considerato esclusivamente il numero di barche partecipanti e non il numero dei Paesi coinvolti per una ragione molto semplice: il primo dato è sintomatico della dimensione, se non anche del successo o meno, di un certo evento internazionale, il secondo, a mio avviso, è più che altro sintomatico della diffusione "planetaria" di una certa Classe.
In altri termini: un Mondiale di qualsivoglia Classe con 150 barche da 4 Paesi lo considero (e non solamente io) un evento di grande successo per la Classe in questione, che però è evidentemente una Classe con significativi problemi di diffusione internazionale!
# Il "numero chiuso" agli eventi internazionali snipe:
Ricordavo anche io che le regate internazionali snipe sono "contingentate", non ricordavo la grandezza di questi contingentamenti.
Se con 90 posti sono arrivati 49 equipaggi vuol dire che ha aderito praticamente il 50%.. non solo: i succitati limiti di contingentamento, se non ricordo male non solo non sono mai stati raggiunti nelle ultime edizioni di Europei e Mondiali, ma nemmeno sono stati mai "avvicinati".. e alle ultime edizioni di Mondiali ed Europei si era ancora fuori dall'attuale congiuntura economica negativa..
Quindi la domanda potrebbe essere: come mai, nonostante l'essere selezionati, cosa che in molti casi richiede un impegno prolungato, faticoso ed in quanto tale anche costoso, ben il 50% di questi equipaggi poi non partecipa? Tutti in bolletta?
Potrebbe anche essere.. e ammesso che sia così, ammettiamo che tutti quegli assenti fossero tali per l'eccessiva onerosità della partecipazione all'evento.. allora sorgono altre due domande:
una generale: quale è il bilancio di un qualsivoglia evento sportivo dove la metà degli aventi diritto a partecipare (diritto guadagnato nella maggior parte dei casi a costo di lunghe e costose qualificazioni) non si presenti? ovvero: a te, un simile fatto, cosa comunica?
una specifica: cosa si può fare per rendere più "accessibile" un evento ..quando lo stesso è già dotato di uno specifico regolamento (quello sui charter) finalizzato proprio a renderlo accessibile?? e che evidentemente non raggiunge tale obiettivo!!
#Il Mondiale Open è affascinante ma con qualche controindicazione..
Rendere Mondiali ed Europei open è un'idea sì affascinante ma sicuramente con più d'una controindicazione, sicuramente.. ma ha molte controindicazioni anche fare un Mondiale con 90 posti e 49 barche sulla linea.. temo.
E cominciamo da queste ultime..
Presentarsi al Meeting semestrale ISAF, sventolando la bandiera di una Classe con non so quante barche iscritte (quindi regatanti) sul Pianeta (si arriva a mezzo migliaio??), e con un Mondiale con 90 posti e 49 presenti sulla linea, per quanto io sia distante dalle dinamiche di "palazzo" dell'ISAF, sospetto non sia esattamente il viatico che qualunque Classe si sognerebbe d'avere.. soprattutto quando Classi paragonabili (doppi non olimpici) fanno più del doppio!!
Non sto dicendo che "numero" sia necessariamente sinonimo di "qualità", ma sulla cosa torno dopo, qui voglio focalizzare l'attenzione su un dettaglio leggermente più basso, una controindicazione potenzialmente distruttiva nell'avere eventi, in particolare "importanti", con poche barche ossia il dettaglio "economico", e mi metto a fare i conti della serva, quella col foglio elettronico davanti: se vieni da me a chiedere di candidarmi per ospitare un tuo Mondiale, con tutto lo sbattimento che ciò comporta in termini di organizzazione (assistenza, giuria internazionale, mangia&bevi per tutti, etc. etc.) e mi fai un forecast di 90 barche x 500$ di fee ad equipaggio, sottolineando che tutto il resto delle risorse me le devo trovare da me (Circolo Organizzatore/candidato), salvo magari qualche cosa che ci può mettere la Classe internazionale (spero, ma lo ignoro..), allora puoi ottenere uno dei seguenti risultati:
1. ti ringrazio e candido qualcosa per qualcuno che magari non ha sponsor come te, ma che muove numeri ben più grossi, così magari lo sponsor me lo trovo da me (come dovrei fare anche nel tuo caso) ma la cosa mi viene più facile perchè alla SAP dico che ci saranno 100 barche con lo spi con su il suo logo, come un mese fa a San Francisco(*), e non 49 come due settimane fa a San Diego.. concetto che il Direttore del Marketing SAP apprenderà con una facilità enormemente superiore rispetto a qualsiasi considerazione (seppur validissima) sul contingentamento delle presenze come garanzia di qualità dei partecipanti!!
Non solo: con 100 iscritti mi rifaccio almeno dei costi fissi, mi rimangono quelli variabili, ma SOLO quelli variabili, che in quanto tali comunque sono funzione del numero dei partecipanti.. e mi va bene.. mentre con 50 barche probabile che non mi rifaccia nemmeno dei primi, e allora sono dolori.. e poi chi glielo dice al CD del Circolo (o del Consorzio di Circoli) che per farti il Mondiale siamo andati fuori budget, magari pesantemente??
(*) quest'anno il Mondiale 505 a San Francisco aveva come Main Sponsor la SAP!
2. ti ringrazio, accetto, ma visto che più che altro rappresenti una rogna (ossia a parità di rogne rappresenti un mancato guadagno se non un costo), mi lascio libero la parte migliore del calendario per le classi più "interessanti" e ti assegno un periodo di "bassa", tipo un Mondiale in Giappone nella stagione dei tifoni, o in Portogallo in autunno, poi se ti trovi a dover assegnare un titolo con 3 prove(**), problema tuo che non ti potevi permettere l'alta stagione, no?!
(**) è quanto realmente accaduto nell'ultima edizione del Mondiale Assoluto Snipe prima di quella di quest'anno a San Diego..
insomma abbiamo da scegliere tra il peggio e leggerissimamente meno peggio.. ovvero: incontrare difficoltà a trovare qualcuno che organizzi la regata, finendo con l'essere di fatto costretti ad accettare candidature in periodi infelici, con tutto quel che ne consegue..in entrambe i casi c'è un certo detrimento per la Classe.. o ce lo vedo solo io?
# I vincoli imposti dal Regolamento:
Quella del Regolamento è un'osservazione consistente.. ma fino ad un certo punto.
I regolamenti sono espressione almeno di un tempo, di una serie di condizioni di contorno, e magari di una ratio.. e quando qualcuno di questi elementi muta, pur essendo necessario conservare la ratio iniziale, i regolamenti sono chiamati ad essere mutati, è nella natura delle cose.. anche senza arrivare a correre con un tri ed un cat in qualche buco sabbioso della penisola arabica, ovviamente!
dentro il nostro regolamento c'era chiaramente un ratio, ancora oggi condivisibile, che è quella di creare condizioni di "accessibilità" per i "più bravi" e non solo ed esclusivamente per i più abbienti, facendo in modo che ad ogni evento ci sia un congruo numero di barche (dignitose) da affittare in loco, senza così che i forestieri si debbano far carico dei costi di spedizione (di solito ben più onerosi del charter in loco..)
Solo poi arriva un Mondiale in periodo di recessione economica e il 50% degli aventi diritto non si presenta.. allora evidentemente è "solo" un problema di congiuntura economica.. vero.. se non fosse che questo non è il primo evento internazionale né l'unico ad avere sulla linea molti meno equipaggi di quanti aventi diritto per qualificazione!!.. allora forse non è "solo" un problema di recessione economica, e viene fuori che un "regolamento" che serviva a rendere le regate internazionali accessibili finisca evidentemente per non funzionare proprio bene.. a quanto pare.. mi spiego, almeno ci provo..
Per garantire a tutti pari opportunità di partecipazione (o quasi), ad oggi l'organizzazione di un evento internazionale deve mettere a disposizione un certo numero di barche (dignitose) da dare in affitto ai forestieri;
Il numero di barche disponibili è ovviamente limitato.
Quindi deve essere necessariamente limitato il numero degli iscritti all'evento.. altrimenti il sistema s'ingolfa!
Bene.. per limitare il numero di iscritti si usa un sistema di "selezione".
In molti casi per "selezionarsi" serve partecipare almeno ad un'intera stagione di regate in giro per il proprio Paese (ad esempio come in Italia).
Non solo: quando si comincia l'iter della qualificazione spesso si ignora pure metà dello stesso, nel senso che tale iter si articola su due stagioni, quindi quando cominci conosci le regate di qualificazione della stagione in corso, ma ignori del tutto quelle della stagione a venire, alle quali comunque dovrai partecipare se vorrai avere una possibilità di qualificarti.
Risultato: un sistema che serviva a mettere in condizioni i più bravi e non solo i più abbienti di partecipare all'Evento internazionale, richiede, di fatto, un sistema di qualificazione lungo e incerto che per sua natura non può che agevolare i più abbienti (quelli che si possono permettere tutto il circuito di qualificazione) piuttosto che i più bravi, che invece per selezionarli basterebbero 3 regate subito prima dell'evento internazionale, se non un trial-secco, come fanno alcuni Paesi, anche in discipline diverse dalla vela!
Non solo: il fatto che i cantieri di riferimento non riuscirebbero a soddisfare la domanda di barche da affittare è leggermente fuorviante a mio avviso: CERTO che i cantieri ad oggi non ci riuscirebbero, stante la domanda bassa di charter perchè mai dovrebbero investire per mettere a disposizione più scafi??
Se si aprisse un campionato Mondiale e la domanda di barche da charter risultasse soverchiante rispetto all'offerta, il primo effetto sarebbe un'impennata del costo degli affitti, soprattutto per quanto riguarda le barche "nuove", ed è ovvio.. ma una tale impennata creerebbe di fatto gli spazi perchè magari già all'edizione successiva possa entrare un altro, o altri cantieri, magari già attivi in altri ambiti, che attirati anche solo dalla remunerosità dei charter mostrerebbero qualche interesse verso lo snipe.. in altri termini: con tutte le difficoltà del caso naturalmente, si andrebbe verso la creazione di un mercato più ampio di quello attuale, eterogeneo quanto si voglia (più cantieri, prodotti diversi, prezzi diversi..) ma magari abbastanza ampio da raggiungere quello che dovrebbe essere il primo obiettivo di un "mercato libero": meno distorsioni e maggiore efficienza, ossia prezzi più bassi a parità di condizioni per gli utenti!
Un risultato che in breve riverbererebbe su tutto il mercato dello snipe, del nuovo e anche dell'usato.
E ancora: ad un Mondiale "Open" non tutti andrebbero per vincere, verosimilmente, e come abbiamo visto al Mondiale Master di Bracciano (per chi non lo avesse ancora capito: i Mondiali "Master" sono Open!!), il punto di equilibrio sulle barche in affitto si verrebbe a trovare spontaneamente in funzione dell'offerta disponibile: chi può affitta dal cantiere, gli altri da un amico locale che gli dà una barca "nota", i rimanenti dall'organizzazione che gli dà quel che c'è: prezzi diversi, barche diverse, richiedenti con aspettative diverse.. dov'è il problema??
Certo! E' storia nota di organizzazioni che hanno tirato dei "pacchi". A Bracciano chi veniva ad affittare barche per il Mondiale dall'Organizzazione pagava praticamente la metà di quanto costava affittarle dal Cantiere, non prendeva una barca nuova, naturalmente, ma NON aveva nemmeno qualche brutta sorpresa: i dati delle barche, l'età, il cantiere, la condizione generale del rigging, erano note ed intellegibili da subito, tant'è che nessuno ha avuto NULLA da ridire.. sarà mica perchè contenti di avere avuto la possibilità di essere ad un Mondiale??
In sintesi: per cercare di rendere il gioco più "equo" il sistema attuale (regolamento sui charter+contingentamento su qualificazione) finisce solo per distorcerlo, pesantemente.
Se il punto è rendere "accessibile" a costi ragionevoli un evento internazionale in primis ai più bravi, allora non serve tutto questo carrozzone, altresì basta:
1) organizzare eventi internazionali itineranti e con cadenza annuale;
2) disputare eventi internazionali con gold e silver fleet, mettendo il 90% dei posti della prima a disposizione previa qualificazione(3) e la parte rimamente con regata di qualificazione da disputarsi in loco nei 2/3gg prima dell'evento. Tutti quelli che non riescono ad entrare nella gold corrono il Mondiale nella silver.
3) la qualificazione, anche se su più regate, deve diventare molto più breve e assolutamente a ridosso dell'evento per il quale ci si qualifica, di modo da mandare quanti più in palla in quel momento, non quelli che non avendo di meglio da fare ed avendo i mezzi per non dovere fare altro, si possano permettere due mezze stagioni di fila di qualificazioni in giro.
Cosa otterremmo: i "finti dilettanti" girerebbero per il Pianeta come già fanno, e non avrebbero problemi a qualificarsi nella Gold già a casa loro.
Quanti bravi, ma magari con meno tempo e/o risorse a disposizione avrebbero comunque modo di entrare nella Gold o qualificandosi a casa, ma con una soluzione più snella e qualitativamente più significativa, o in loco.
Per tutti gli altri (la silver) sarebbe un festa.. tanto i turisti già ci sono ora, anche col sistema attuale, a quanto dici.
I costi di "trasporto" sarebbero abbattuti: gli atleti di punta hanno anche budget "di punta", e quelli con budget meno "di punta" almeno ogni 2/3 anni avrebbero l'evento internazionale a tiro di "carrello-stradale".
Tutti gli altri che volessero andare a partecipare al Mondiale senza sobbarcarsi un container o una vacanza extra-continentale, dovranno solo aspettare il loro turno "geografico".
Naturalmente un Mondiale negli States vedrebbe più americani che europei, e viceversa quando si disputasse in Eu.. e allora? dov'è il problema?
La "qualità", che sembra essere una specie di strisciante ossessione dentro la Classe (seppur Classe non Olimpica!!! Grazie al Cielo!!) in nome della quale post-porre a quanto pare tutto, non verrebbe lesa dal numero, anzi, anche perchè la qualità è un concetto enormemente sfuggente, soprattutto quando si cerca di "quantificarla", e allora si ricorre a succedanei, come il nome di grido: Cayard che ha fatto 7mo al Mondiale 505 (Diaz andato decisamente peggio!) e/o al "numero", che di fatto, piaccia o meno, diventa l'elemento primo e fondamentale della "percezione della qualità" di una regata.. ANCHE tra gli addetti ai lavori!!
Il Mondiale, che è la vetrina assoluta, quella che ti dà (che ti dovrebbe dare..) il massimo riscontro mediatico, sia politico sia, usando un'altra parolaccia, commerciale.. nell'accezione di "marketing", ancora altra parolaccia lo so, ma tant'è, tornerebbe ad essere la perla della Classe Internazionale, e come tale sarebbe percepita anche al di fuori della stessa.
In tutto questo credo sia opportuno sottilineare che nessuno voglia trasformare il massimo evento della classe in una kermesse, e non mi pare che Mitch boot o Bundock-Ashby, quando vincano il mondiale f18 davanti a quasi 200 barche iscritte da non so quanti paesi, vengano considerati da qualcuno i vincitori del tiro al bersaglio alla fiera del santo patrono locale!
L'unico effetto certo di un qualsiasi tipo di contingentamento invece, che sia su base numerica che sia su base "autarchica", è di ridurre drasticamente la possibilità di confronto tra quanti nella stessa Classe e tra questi e quanti potrebbero arricchire la Classe seppur non sposandola per la vita!
ed il "confronto" è il motore primo di qualsivoglia crescita tecnica.. come te per primo sottolinei nella tua recentissima lettera aperta su snipe.it, principio che se valido come valido su scala nazionale, altrettanto trova ragion d'essere a livello superiore.
Ma qui siamo andati rapidamente oltre, la domanda che ad oggi è più pregnante e che rimane irrisolta è: a chi giova un Mondiale di 49 barche con quasi il 50% di qualificati assenti seppur di "alto livello"??
alla diffusione/promozione della Classe??
ai partecipanti?
agli esclusi?
a qualcuno dovrà pur giovare, no?!
allora magari non gioverebbe di più e a tutti aprire una buona volta l'attività internazionale: tirare dentro ad un Mondiale 100, 150 equipaggi, divisi in due flotte, una gold e l'altra di silver o "turistica" se preferisci!
la gold sarebbe comunque uno scontro tra titani, da dove anche un fresco campione del Mondo Star potrebbe uscirne con le ossa rotte (come capitato quest'anno..), e la vincerebbe comunque il più in palla, primo tra i primi, tra i quali magari qualche nuovo equipaggio di livello che porti stimoli ed idee anche da altre Classi.. e cmq vorrei vederli i professionisti che mollano la pagnotta per venire a fare a sportellate di tasca loro sulla beccaccia (a parte Cayard, che evidentemente ne è capacissimo!!)
Gli altri, tutti gli altri, quelli della silver, tornerebbero a casa dicendo che sullo snipe ti vai a fare il Mondiale, M-o-n-d-i-a-l-e (non il parco-giochi-kermesse-internazionale dove vedresti bene confinati tutti noi "terrestri") che al Mondiale ci sono Sgzabo e Diaz, ed è una figata, e si fanno un sacco di regate affollatissime ed il livello è stratosferico, e perchè non provi pure te lo snipe che magari tra qualche anno il Campionato del Mondo torna in Europa e si va tutti a partecipare?!..
..e non ci crederai ma nemmeno in uno scenario tanto fantascientifico vedo ancora concretizzarsi questa terribile minaccia di "lesa qualità" del Mondiale Snipe.. anzi.. forse la "terribile minaccia" adesso è vedere eventi internazionali annullati per insufficiente numero di iscritti, come capitato all'edizione 2008 del Mondiale Master.. ammesso che non si decida che vada benissimo così, anche a costo di assegnare titoli internazionali con eventi da una decina di barche, o con 3 prove disputate, in fondo garantito "l'alto livello", tutto il resto, come "l'intendenza" di napoleonica memoria: seguirà!
a presto.
ivo.
0 Comments:
Post a Comment
<< Home