Thursday, May 31, 2012

..sNIPEDAY (s)wAMPING!!

L'idea di organizzare uno snipeday mi arriva addosso mentre sono in scooter, al semaforo di un qualsiasi incrocio, mentre faccio i conti con una primavera che non mostra alcun interesse ad insediarsi definitivamente, tra ingorghi di lamiera e nuvole di PM10 dense come ovatta.

Tra il baccano del traffico ed il mio tentativo di non venire spianato dal solito autista-cane, ci metto qualche secondo a realizzare quel che mi sta dicendo Passerottino, la cui vociona mi arriva da dentro al casco, dove ho conficcato il cellulare.. qualcosa di simile a: snipeday.. cusroma.. contea.. baggins!!.. almeno credo.. comunque sia non sto a cavillare e gli dò massima disponibilità.. ed ho l'impressione che il Passerotto, la mia massima disponibilità, l'avesse data scontata quanto il destino di un container di cubiste, abbandonato davanti al cancello di Palazzo Grazioli..

L'affare, a questo punto, è appena abbozzato, c'è da trovare una data che vada bene a tutti, soprattutto ai ragazzi del Cus Roma, il Passerottino fà il lavoro di fino, e trova la benedetta data, che comunica a tutti i Capitani di IV Zona e al Cicciolato, invitandoli a dare all'iniziativa massimo risalto e magari anche (a dare) una mano..

A questo punto c'è solo da aspettare le eventuali adesioni, sia del CUS che dei Capitani e degli altri soci-volenterosi.. cosa che facciamo con quella serenità tipica di un lemming quando si accorge di essere arrivato in spiaggia.. ed almeno le prime cominciano a fioccare.. solo che i fiocchi hanno il calibro di palle di neve.. e la palle di neve, ben presto, diventano slavina!

Lo snipeday è fissato per la domenica, al giovedì passerottino mi chiama e con piglio piepolesco secerne da un'apposita ghiandola che ha dietro le orecchie, una prima proiezione: 16 adesioni.. mi sta di nuovo parlando da dentro il mio casco, ma su un altro incrocio, e ci mettiamo a fare due conti, partendo proprio dalle 16 adesioni previste al momento.. quante barche e quanti "skipper" abbiamo a disposizione?.. il conto è rapido, anche perchè per ora non va oltre i due che si stanno parlando al telefono!
Per quanto consapevoli della bassa probabilità, un pochino speravamo in qualche Capitano di Flotta o in qualche socio da qualche Capitano di Flotta sollecitato.. ma al momento si fingono tutti morti.. compreso il Cicciolato, in chiusa nell'EuroTower con Draghi, per trovare il modo di salvare la Grecia!!

Stante la situazione, propongo a Passerottino di coinvolgere qualcuno di quelli fermi al semaforo assieme a me.. lui non mi dice no, ma suggerisce di considerarla l'opzione finale, intanto comincio a sentirlo una puntina preoccupato, così decidiamo di non stare ad aspettare l'aiuto di chicchesia, e ci attacchiamo al telefono.. ed in poche ore le risposte arrivano, e sono risposte affermative!

La domenica mattina dello snipeday si preannuncia torrida, ed enfia di pollini.
Arrivo al circolo senza chiavi ma pieno di caffè ed anti-istaminico, confidando in qualcuno più antelucano di me.. e in un atto di carità divina che bruci istantaneamente tutti i pollini.. e confido bene, ma solo per la prima questione, infatti c'è già il Passerottino e la Makka's Family, che ha appena installato un parco giochi comprensivo di casa-degli-orrori e montagne-russe, preciso in mezzo al prato del circolo.. mi chiedo perchè non lasciarcelo stabile!
Il Makka's, in altre faccende affaccendato, ha prontamente messo a disposizione la barca, che poi finirà in affidamento (la barca, non il Makka) al diabolico Decoupage, che tirandosi dientro Santa Nicoletta e la piccola Amelia, si è unito a noi per dare una mano, e per vedere se riesce ad arruolare un prodiere.. almeno credevo..

Intanto cominciano ad affluire gli ospiti dello snipe-day e si attiva il parcheggio-di-back-up, che visto come lo usiamo, è difatto la nostra Polonia.
Arrivano Filippo e Livia, nuovi soci e freschi snipisti, con la loro nuova beccaccia al seguito: li ha introdotti allo snipe il solito Passerottino, ed un anno dopo, eccoli qua!

Arrivano quelli che si sono messi a disposizione per lo snipe-day, arriva un po' di tramontanella, che sembra volersi ritirare, ed invece no, e quando siamo tutti si cominciano a tirar su le vele.

Uno dei momenti topici è quando Decoupage prende il controllo delle danze.
Come dicevo sopra, credevo fosse venuto per dare una mano e per cercarsi un prodiere, visto il suo incolmabile fabbisogno di manodopera, scoprirò invece che il nostro Decoupì voleva altro, voleva audience!!

Infatti me lo ritrovo armato di proiettore e microfono ampilificato che intrattiene i convenuti con una serie di sessioni monografiche a 360° aventi ad oggetto:
# fisica dei quanti applicata alle crocette dello snipe;
# io e Marylin: due gocce d'acqua!
# il filmino del battesimo di Amelia;
# il filmino del mio giuramento da militare;
# il filmino di quando facevo 600 addominali di fila e, colandomi la cioccolata calda sulla panza, ne venivano tavolette P-E-R-F-E-T-T-E!!
# analisi di un campo di forze multivariato ad n-1 gradi di libertà in un insieme viscoso di soluzioni limitrofe alla tavoletta della randa dello snipe;
# Quella volta che andai a fare i Vespri Siciliani (VM 18)!
# C++ applicato al cunnigham del fiocco;

La cosa sconvolgente è che ha pure un enorme successo di pubblico, e non sarà affatto facile strappargli il microfono e mandarlo in acqua su 3k1, cosa che per altro riusciremo a fare solo dopo che, a mo' di commiato, avrà lanciato le mutande su una folla ormai in visibilio!

L'after-math della giornata dirà 500.000 per gli organizzatori, 150 per la Questura.. mentre il dato reale va per i 15 ragazzi/e del Cus Roma+altri 2, Decoupage che sfregava sulla mia barca una sua peculiare ghiandola (che ha nell'ombelico) nel vano tentativo di farla sua, un equipaggio snipe nuovo di pacca per la prima volta in acqua, 7 barche ed altrettanti snipisti a disposizione per farle provare, 1 gommone (messo a disposizione gratuitamente dal circulo).. il Kirov, il Kiev, il Minsk.. più traccie di calore nella sala macchine di tutte le unità navali della flotta del nord.. e svariati giretti tra boa e gommone, dentro all'Hauraki Bay, con la tramontanella in modalità acceso/spento.

E' andata bene?
Non sta certo a me dirlo, ma attorno alla birra&patatine che hanno seguito la parte in acqua, i convenuti erano tutti molto molto contenti, e tanto mi basta.

Per quel che mi riguarda mi sono divertito, anche se è stato un bel mazzo, e posso solo sperare che certe iniziative diventino "ordinaria amministrazione".

Un sincero grazie al passerottino, che mi ha fatto ricordare perchè, ormai qualche anno fà, decisi di chiedergli se volesse curarsi della flotta di cui ero allora Capitano, e mi ha fatto ricordare anche quanto ne passi tra un Capitano ed uno che pensi solo ad avere abbastanza barche nella sua flotta per avere diritto di voto in Assemblea, e di come la "Promozione" della Classe, con la quale molti sono adusi fare gargarismi (o peggio), sia invece una cosa molto semplice e concreta, una cosa come "mettersi a disposizione" e non come l'ottuso e misero "e io che ci guadagno?!" della maggioranza.

Ovviamente un sentitissimo grazie a tutti quelli che hanno dato una mano, di qualunque genere e magnitudo essa fosse, e al Circulo che ha messo a disposizione mezzi, spazi e risorse.

E visto che è molto probabile che altri snipeday seguiranno, chi fosse interessato, chieda a PASSEROTTINO!!

Wednesday, May 30, 2012

..tRUSTING fABIO..

..in questa lettera spiega su AdessoVela le sue ragioni in merito alla gestione della recente tappa della Volvo Cup in quel di Porto Ferraio, dove in 4gg di regate (Melges32') sono riusciti a correre solo 2 prove, incassando per altro 4 proteste al CdR per aver corso con troppo poco vento..


..suona familiare?


non entro nel merito di quanto accaduto a Porto Ferraio (per altro invidio la bellezza della location!!), non c'ero e nn nutro interesse per i Melges32', in particolare quando non producono video-on-board mentre planano via a 20kt!


..però vale la pena prendere spunto da quanto accaduto a Porto Ferraio e dalle riflessioni di Fabio, e per spuntare al meglio ci sta anche andarsi a leggere il bel resoconto della FDZ IV Zona Snipe dalla recente Nazionale Snipe di Riccione.. soprattutto le considerazioni finali.


In sostanza la questione che sembra venir fuori è: che si fà quando le condizioni meteo non sono "ottimali", in particolare: che si fà quando c'è poca poca aria?


In generale i CdR mostrano una stolida fermezza nel far disputare il numero di prove in programma, punto.


Certo, dipende dal livello della regata in questione.


Ad uno Zonale basta qualche nuvolone per tenere a terra il CdR, ed è anche comprensibile, visto il livello eterogeneo dei regatanti.


Già ad una Nazionale i CdR cambiano registro, figurarsi ad un Campitaliano o ad un Campionato Continentale.


In questi casi infatti la tendenza palese è portare a casa il numero di prove previste dal programma: a qualsiasi costo!


..ma vediamo quali sono questi "costi"?


In caso di ventone la questione è la sicurezza. Le istruzioni di regata prevedono, tutte, la liberatoria che accolla agli skipper la responsabilità della scelta di andare in acqua.. è tant'è.
Ma se uno skipper si accolla la propria responsabilità, va in acqua, e nel meteo-merdone il CdR dà regata e poi si rivela incapace di gestire eventuali criticità, ad esempio rivelandosi incapace di prestare assistenza tempestiva e risolutiva a quanti in difficoltà, allora sono dolori (potenzialmente anche penali) per il CdR.


Ma teniamo fuori l'ipotesi tempaccio, qui interessa altro.


C'è poco vento, poco e instabile per intensità e direzione, che si fà?


Il Cdr, nella stragrande maggioranza dei casi, vuole portare a casa il programma completo, quello è il metro di giudizio della propria performance, punto.


Ma i regatanti?


Domanda cosmica: meglio fare almeno qualche prova (se non tutte quelle in programma) sacrificandone la regolarità e gli standard (lunghezza e durata) oppure è meglio che, se nn sono garantiti gli standard minimi, il CdR non dia il via?


Escludendo che tutti i regatanti siano d'accordo all'unanimità su una delle due scelte, ma alla fine chi decide?


Per come la vedo io metà della soluzione è semplice, la seconda parte è impossibile: devono decidere i regatanti, al servizio dei quali è il CdR, ma è impossibile che i regatanti condividano all'unanimità una scelta in merito alle due possibili ipotesi.


Come se ne esce?
Non se ne esce.. a meno che non si discrimini: le regate che danno punti per una qualsiasi qualificazione devono essere prioritariamente "regolari", quindi se nn ci sono gli standard minimi, nn si corre.
Le regate che sono trofei compiuti e nn danno punti per altro, le si tratta più "elasticamente".. a meno che nn si parli ci Campitaliani, etc.. naturalmente!


..in realtà è esattamente il criterio che i CdR usano per quanto riguarda le condimeteo avverse, a seconda che si tratti di una regata "importante" o di una regata di Club.. quindi metà della soluzione già c'è, ed è generalmente operante, basterebbe far capire ai CdR che lo stesso criterio vada applicato anche quando vento non ce ne è: un sistema di qualificazione deve rispettare certi standard, se la regata riguarda un processo di qualificazione, deve avere quegli standard, se nn li ha, non si falsa una qualificazione (o l'assegnazione di un titolo nazionale/continentale) solo per poi poter dire di aver rispettato tutto il programma nonostante tutto.


Se passasse un criterio del genere, finiremo tutti per prestare MAGGIORE ATTENZIONE alle location che si scelgono per le regate di qualificazione e per gli eventi "importanti".


Quest'estate, a Muggia, un super-local, ma di quelli molto molto bravi, mi disse "ad agosto qui non facciamo regate, si sa che nn ci sono le condizioni.".. lo disse lui, non io, io nn ero mai stato prima di allora a Muggia, e qui riporto quanto mi disse, e basta.


La questione ovviamente è un'altra, ed è sistemica: finchè continueremo a scegliere le location dove andare a fare certe regate in base ad un insieme dei criteri tra i quali non FIGURANO MAI le condimeteo locali nella stagione considerata, la probabilità di trovarsi in situazioni difficili, tipo la recente Porto Ferraio dei Melges, rimarrà elevatissima, e visto che queste considerazioni le si possono omettere (e le si omettono) quando in Assemblea si scelgono le location, ma tutti ci troviamo a farle nel nostro piccolo quando ci si trova a decidere se andare o meno, risultato: una schizofrenia che finisce per produrre basse adesioni ( (lasciamo fuori per semplicità l'attuale congiuntura economica) e tanti problemi di gestione in acqua.


Nella nostra Classe in particolare riaffiorano ciclicamente discorsi tipo: dobbiamo andare in posti che vanno bene a quelli con mogli e figli al seguito, e poi, quando lo facciamo, quelli con mogli e figli al seguito sono i primi a non sacrificare le vacanze per venire a fare il Campitaliano!


Magari sarebbe ora di tentare qualcosa di "rivoluzionario": mettiamo le candidature in ordine di preferenza in base alle statistiche meteo-stagionali disponibili su un qualsivoglia portale meteo, non sono assolutamente infallibili, ma avremmo un criterio se non altro omogeneo, trasparente, e meno "100% a culo" come quello attuale, e poi chiediamo ai CdR di regolarsi alla stessa maniera tanto che ci sia ventone o che non ce ne sia proprio (i "limiti di vento" del regolamento sono una roba tanto ignorata/mal applicata che varrebbe la pena tirarli via del tutto!), magari non risolve, ma potrebbe migliorare le probabilità di successo, e vista la sistematicità con cui accade il contrario, sarebbe un bel risultato.

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..bACCANO..


..per quel nulla che vale quel poco di certo è che:


..vedere gli eventi a questa scala mette in risalto quanto siano terribilmente localizzati.. ed ignoro quanto sia un bene, ammesso e nn concesso che lo sia..
..vedere gli eventi a quest'altra scala..


..è ancora più terrificante..
..premesso di saperne meno di quel che so di poesia Innuit..
..Monsieur Lapaliss direbbe che se esistesse un qualche tipo di strumento statistico buono per dare una previsione, seppur meramente probabilistica, su tali eventi futuri.. come la funzione di Weibull per stimare il regime anemometrico di un sito, senza passare 20 anni a raccogliere dati anemometrici.. verrebbe generalmente utilizzata e sarebbe stata utilizzata anche in questo caso.. quindi, il fatto che non sia stato fatto nulla del genere, dovrebbe significare che un tale strumento statistico, semplicemente non c'è.. allora un John Naish che dia un'occhiata alla serie di eventi e riscontri, laddove ci fosse, l'esistenza di uno schema, di un trend.. magari, ma solo nella fantascienza.. da dove, per altro, sta arrivando di tutto.. tipo:

# gli eventi sismici sono prevedibili, non vengono previsti per gli interessi nel business della ricostruzione;
# sono gli americani che hanno un arma per scatenare terremoti in qualsiasi punto del Globo, e la usano..
# sono le indagini geologiche che si stanno compiendo nell'area per cercare nuovi giacimenti di petrolio e gas (o per realizzare un nuovo stoccaggio di gas) ad aver attivato la faglia/e..
# i capannoni sono stati schiantati dagli impianti fotovoltaici che avevano sul tetto..

..questa ultima in effetti un po' mi consola: avendola enunciata a Porta a Porta il Crepet-nazionale, notoriamente brillantissimo strutturista specializzato proprio nel fotovoltaico, mi vale come prova a contrario del fatto che il fv non c'entri una cippa con i crolli.. e non è poco. 

..e a compendio invece della storia delle indagini geologiche
l'immagine qui sotto..



_____

..poi torniamo nel dominio del reale, e lo spettacolo è non meno desolante..

..il peggior Sindaco di Roma da quando il Campidoglio aveva la guardiania affidata alle oche, ha colto l'occasione per cercare di ricostruirsi qualcosa dopo che l'ha distrutto con la puttanata del piano neve della Capitale, lo scorso inverno.. è uno scherzo?

..magari..


..la twitterata ovviamente è un fake, ma la notizia è reale..
..ed il commento è assolutamente perfetto:

"Alemanno parte per Modena, darà conforto alla popolazione.
I romani: “E’ vero, ci sentiamo già meglio”."



..intanto il caso, che tutto muove, ha messo lo scrivente in condizioni di avere una riunione di lavoro, proprio 'sta mane, con un tizio che si occupa di carpenteria industriale, in altri termini: capannoni industriali in metallo.. il quale, manco a dirlo, ha sciorinato un agghiacciante elenco di nefandezze proprie del settore dei capannoni prefabbricati in cemento..

..nulla di particolarmente nuovo in realtà: una Pubblica Amministrazione pachidermica che si limita esclusivamente ad imporre la produzione di montagne di pezzi di carta, eseguendo (nella migliore delle ipotesi) un mero controllo formale MA mai sostanziale su quel che si vada a realizzare (cabina in MT, pozzo o capannone industriale prefabbricato in cemento, nn cambia nulla), è la prassi in qualsiasi settore, ed aziende ed imprenditori criminali che depositano dei progetti con determinate caratteristiche&requisiti..e realizzano tutt'altro per rientrarci dei costi, dati i prezzi che hanno sbragato per fottere la concorrenza, è semplicemente il paradigma.. in altri termini: l'ipertrofia burocratica italiana premia i figli di puttana (italiani e non..).

..in tutto questo, se verrà fuori che i capannoni venuti giù, ammazzando chi stava sotto, fossero, secondo la normativa vigente in loco, a norma.. chi paga civilmente e penalmente?

..in tutto questo, se non altro, c'è qualcuno che prova a reagire con un minimo di ironia..


..dotandosi di un simsografo-ad-insaccato..
..e nemmeno questo è poco..
..in un Paese che si ritrova a rimpiangere Forlani..
..e una certa, perduta, sobrietà..

"Le uniche parate sobrie che abbia mai visto sono state quelle di Dino Zoff."

(Antonio Barbato)

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