Monday, September 13, 2010

..sETTEMBRESULLAGO2010 -first act of three-

senza requie, appena una settimana dopo il campitaliano, lo snipe quartazzonaro è tornato in acqua per celebrare la penultima tappa del proprio campzonale, con buona pace di quanti (non molti a dire il vero), a metà stagione, lagnavano un calendario troppo sfilacciato.. senza ovviamente essersi presi il disturbo di leggerselo prima nè di fare qualcosa (a parte il lagnarsi) per rimpolpare il medesimo (figurarsi), che poi evidentemente di rimpolpo non aveva proprio bisogno.. ma si sa, guai a perdere un occasione per.. !

Insomma si va in acqua, tocca a "Settembre sul Lago", perla del sempre meritorio AVVV, che appena poche stagioni or sono riempiva il lago di barche, e che quest'anno ne ha richiamate in acqua tante, ma ahinoi lontano dai numeri anche di poco tempo fa, complice sicuramente le macchie solari e la legge elettorale, o più probabilmente la pervicace mancanza di sostegno a tutto quel che non sia strettamente olimpico/di interesse federale.. cosa che si dice da tempo, e che ormai sta mostrando tutti i suoi disastrosi effetti (ammesso di non voltarsi dall'altra parte, naturalmente): basti considerare che sono state date partenze "dedicate", come ad ogni Zonale che si rispetti, a Classi con 5 barche sulla linea.. e che alcune Classi contemplate nel bando nemmeno erano in acqua..

A fare la parte del leone, almeno numericamente, la solita Classe Snipe, che non ha piazzato il record stagionale ma che schierava sulla linea almeno 15 barche.. ma anche qui, voltarsi rigorosamente dall'altra parte, per carità!

Per quel che riguarda noantri è stata una bella corsa: slega-smonta-lava-rimonta, con la consueta fretta che non basta quella che caratterizza le giornate "settimanali", unica buona cosa è che riesco ad iscrivermi già al sabato (non l'ho detto che l'organizzazione dell'AVVV è sempre meritoria??), che non è un'iscrizione proprio economica, ma che ci sta tutta, visto che l'AVV quest'anno mette in campo, oltre ai 3 giorni regate, anche una bella polo con su lo stemmone dell'evento, la cena del sabato sera+annesso intrattenimento musicale, che sarebbe un concerto live, ma detto all'ottuagenaria.. nota di folklore: il tutto deriva dal fatto che quest'anno "Settembre sul Lago" compie quarant'anni.. dettaglio che mi fa correre il pensiero con un sorriso alla facilità con la quale si fregiano dell'appellativo "classica" anche regate con nemmeno un lustro di attività alle spalle!

Alla domenica armiamo tutto per tempo, il lago si presenta con un'immobilità seconda solo a quella dell'azione di governo, e mi trovo a dirimere la prima controversia della giornata: Lauretta, che sostituisce per l'occasione il perpetuamente vacanzifero-Cekka, lamentando l'eccessiva profondità del pozzetto del palindromo, pretende di regalare calzando un tacco .10!

Terrorizzato all'idea dei danni che, in tale eventualità, potrebbe riportare il gel-coat della barca, intavoliamo un'accesa trattativa sindacale che, come sovente accade a questo genere di tenzoni, si risolve a "taralli&vino", extra-metafora con mezza baguette al crudo (vedi sotto)..



la mia prodiera-supplente torna a più miti consigli, ed in cambio di un paio di shorts-steccati, gentilmente offerti dall'assente NDZ, lauretta accetta di calzare banali calzari.. ed io rinvio la gita in cantiere, almeno per ora!!

Si esce sulla prima bava che sembra entrare dalla parte giusta, noi diamo una rimestata al fondale con la deriva e partiamo verso la presunta location del campo di regata, la canicola è notevole, l'aria, seppur lentamente, sembra salire, il che fa ben sperare.. come anche la presenza di Lady Vivian al Circulo.

La prima prova arriva con tutta calma, tanto che abbiamo tempo di provare e riprovare, Lauretta non sale in barca da mesi, e non è abituata a stare senza il .10 d'ordinanza.

I tipi dell'AVVV mettono giù quanto necessario, i primi partono con i consueti 5', le classi a seguire con i consueti 3' da ogni start della Classe precedente, su un percorso che è il consueto trapezio isoscele messo "in piedi" su uno spigolo del lato maggiore.. lo so, qui ci vuole qualche reminiscenza della geometria del tempo che fu.. ma per non deprimersi basta reminiscere solo la geometria!

Partiamo dignitosamente, acceleriamo bene, ci fumiamo un paio di barche vicine mentre la flotta si stende sul centro-sx del campo, a parte due-tre barche più a dx.

Alla boa di bolina è chiaro che l'ora non tarda ha reso il campo abbastanza neutro, siamo tutti lì che un Tele-Pass farebbe un gran comodo.

Alla boa parte un lascone bello palloso come tutti i lasconi senza aria, qualcuno apparecchia il tanga, qualcuno fa il timido, alla boa che ne sancisce il termine non mi sembra che ci siano stati particolari stravolgimenti, a parte Ciccioz che lo si sente smoccolare trovandosi, a suo dire, "inchiodato" al lasco.. in compenso di bolina volavano!

Giriamo in mezzo alla flotta, non strambiamo subito come la maggioranza della flotta, ma aspettiamo il primo salterello, e di salterello in salterello, maciniamo recupero su quelli davanti e verso la fine del lato ci permettiamo anche di tagliare dietro ai soliti Frustones, al solito missiliformi in queste condizioni, e ci andiamo a prendere un interno che varrebbe decinaia di posizioni se non fosse che alla boa ci espolde a bordo un parapiglia di cime che ad oggi ancora non abbiamo finito di sbrogliare, e che ci costa non solo e non tanto tutte le posizione che avevamo guadagnato, ma anche un qualcosa di più, ed un bel distacco su quanti ci passano di fianco ciccandoci a bordo ed allungandosi a dx.. insomma varrebbe la pena togliere il tappo.. soprattutto non ho capito che senso abbia schiantarsi addosso ad una barca ferma, quando capita a me generalmente evito il casino, magari passandole sopravvento, ma evidentemente mi sfugge qualcosa..

Ci rimettiamo tanto a ripartire che mi stupisco che sia ancora giorno.. cerchiamo di districarci sulla dx, ma non ce ne è, la bolinetta è quella corta, corrispondente alla base minore del succitato trapezio isoscele messo in piedi, sembriamo contenere i danni, poi la poppa corta, che in quanto tale non ci consente di recuperare come nella precedente, e poi l'ennesimo straziante lascone dove qualcos'altro perdiamo, che però riguadagnamo tenendoci larghi dal giretto sull'ultima boa (vedi sopra), quella che prelude lo scivolo (di bolina) verso l'arrivo.. insomma una regata che poteva facilmente andare meglio, parrucca di cime permettendo.

A darci la seconda prova ci mettono una vita.. non è colpa del CdR, è che arrivati noi ci sono ancora dei dinghy ben distanti lungo il percorso.. il problema è che alcuni, per paura di dover prendere gli arrivi tutti assieme, si ostinano a far partire le classi "più veloci" prima, e poi quelle più lente.. risultato: arrivati anche gli ultimi delle classi più veloci, prima che arrivino gli ultimi delle classi più lente ce ne è abbastanza per un giro al più vicino centro commerciale.. lo so che basterebbe invertire l'ordine di partenza, ma che ci possiamo fare??

Alla partenza della seconda prova l'aria è salita, sensibilmente, ed il lago ha cominciato a produrre i consueti piccoli, rognosissimi, paracarri.

Noi partiamo bene, ma non dalla parte più giusta, però sembriamo uscire bene.. poi ci perdiamo, e la regata finisce qui, non fosse per Vanda, che a bordo della sua nuova Vanda (la seconda Vanda è il nome della barca di Vanda..), ci regala un giro di boa con qualche sportellata.. per sua fortuna quello interno che incassa le sportellate sono io.. non credo che Vanda abbia ben realizzato tale "fortuna", ma sono assolutamente sicuro che come si troverà in una situazione simile, con qualcuno dei noti cagnacci della Classe, avrà modo di comprendere fin nel dettaglio quanto, nonostante tutto, siamo stati cortesi in quel frangente!

Tolte le boline, che ci danno qualche difficoltà, e le poppe che non ci danno i consueti recuperi, i laschi sono la consueta tragedia, tanto che complici alcuni deliziose parrucche, stavolta fatte col tanga in strambata, chiudiamo con un ultimo, che ci consola solo con la consapevolezza che peggio non poteva andare.. oh dio! avrei sempre potuto centrare la Barca Comitato, ma non mi è sembrato il caso.. magari la prossima!

La Zonale quindi si è chiusa con due prove, adesso manca solo l'ultimo atto, ossia la Coppa Camilla, il prossimo 5 ottobre. Mentre Settembre Sul Lago si concluderà il prossimo w.e., con regate al sabato e alla domenica, e festona al sabato serena.. quindi Lauretta può stare serena, che se anche i lividi che ha riportato a terra dovessero riassorbirsi, lunedì prossimo potrà fare sfoggio di una nuova collezione di lividi freschi, e tacco .10

Menzione d'onore a Ciccioz&Serena, che a bordo di "Uno Macello" spirit of Panza de Cane, hanno letteralmente volato, Giorgio e Marco, che non c'è nemmeno bisogno di dirlo, a Vanda, che con a prua SilviaP è andato, come già dicevo altrove, assolutamente al di sopra anche delle sue stesse aspettative (secondo me), che naturalmente erano a dir poco auree, a ClaudioT, che è tornato in acqua dopo mesi, per l'occasione con Roger a prua, e come sempre camminava un casino e a Dante e Silvia, che hanno ampiamente recuperato (e con il resto) il gap di velocità di inizio stagione, non che qualcuno ne dubitasse, anzi.

Ora stiamo tutti aspettando il passaggio di una perturbazione che dovrebbe definitivamente archiviare l'estate anche sul centro Italia, sabato prossimo scopriremo cosa questo significherà in termini di "termica".. per non sapere nè leggere nè scrivere, io mi porterò dietro un Code Zero.. lo so che è fuori stazza, ma tanto non sarà Zonale, no?!

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