..aSTERIX e oBELIX aLLA cONQUISTA dELLE cANARIE!!
Nei miei ricordi di infanzia restano indelebili le letture di Asterix dove il vero personaggio era però un tale Obelix, treccioluto barbaro dalla mole accentuata.
Per mera analogia in questi giorni all’affermazione “ …. Ecco scendere in acqua il grosso della flotta trentina “ …mi e venuto uno spontaneo …”grosso a chi ? “…. E al momento del richiamo per la premiazione un altrettanto spontaneo …”scusate ma ho un cinghiale sul fuoco “.
Un giorno chiaccherando con un ex commodoro mi sentii dire …. “ Il peso sullo snipe non conta nulla …basta saper regolare bene la barca”. Frase che mi convinse poco ma che mi stampai nel cervello.
Qualche anno dopo eccomi a prua di Nadir, oltre 180 kg di morbidezza su di un esile strato di vetroresina. Iniziato tutto per gioco, ma con un unico obiettivo, provare la qualificazione per gli europei 2008 località Canarie, apparente sito ventoso ma soprattutto godereccio. E qui comincia l’odissea; Monfalcone, Pescara, Bolsena, Sanremo, tante, troppe prove sdraiato sottovento sempre in difesa, pronti a sfruttare qualche raro refolo per stendersi alle cinghie.
Nonostante tutto si arriva ad Arco ottavi in classifica generale, pochissimi i punti di vantaggio sull’amico Rodati, anche lui in lizza per la qualificazione.
Mentre armiamo ecco le prime stokkate dei passanti … ecco gli scoiattolini, sarà una passeggiata con i loro 190 kg, tutto facile con quel peso…. E così via.
Giuro, e per questo non me ne vogliano gli amici, che un mille “vaffa” mi sono passati per la mente. Ma non importa; io e Nadir siamo pronti, vaccinati, svaccati come sempre e comunque con la convinzione di potercela giocare fino in fondo, vento o non vento, onda o non onda, come sarà, sarà.
Meraviglioso Garda. Alle 13,00 circa, puntuale come sempre, entra lei, l’Ora. Bella e stesa. Si comincia. Il campo è quello di Riva poiché il centro sx del lago è inflazionato da ben 75 melges che fanno a portellate ed è quindi saggio stare alla larga. Che spettacolo !
Poco da inventarsi, bisogna partire bene, possibilmente in zona barca giuria e poi giù in picchiata mure a sx verso le rocce, due - tre bordi corti e poi, presa la lay leggermente scarsa, su dritti fino in boa. Insomma partire bene e poi soffrire, barca piatta sull’onda decisa e se possibile non rimanere troppo sui rifiuti. Il vento rimarrà per entrambi i giorni tra i 7 e i 10 m/s bello steso ed abbastanza regolare.
Percorso olimpico con laschi certamente non messi benissimo. Bellissime planate sulle onde più formate. Cinque le prove disputate.
Un grazie al circolo organizzatore.
Un unico, vero, vincitore ITA 30269 condotto da Enrico e Sergio. Hanno dominato da veri campioni italiani. Classe da vendere, a pacchi !
Bravissimo ITA 30698 con Enrico ed un giovane prodiere di cui non ricordo il nome (e mi scuso). Parte in sordina ma si sveglia il secondo giorno con due zampate da vecchio leone.
Grande ITA 15790 con Peter ed il fido Jacopo che, non mollando mai, si prenderanno il terzo assoluto. A pari punti, ma quarti in classifica, ITA 29779 condotta da Nadir ed il sottoscritto.
La cosa più bella sono stati i sinceri complimenti che abbiamo ricevuto da molti, davvero.
Al quinto posto ITA 30009 con Paolino e Antonio che dopo un’ottima prima prova cadono in una sorta di invisibile palude viscosa per non uscirne più fino al giorno dopo.
Sesto il mitico ITA 29685 condotto da G.P. e da Eugenia.
Certo da lui ci si aspetterebbe sempre almeno il podio ma almeno per una volta sentirlo bestemmiare perché è nei tuoi rifiuti e non ne viene fuori è stato un brivido non da poco.
Settimo un grandissimo ITA 30530 nell’occasione condotta da Ale con a prua il fido Tommy con il quale abbiamo fatto a portellate per 4 prove su 5.
Credo che per entrambi sia stata una gran regata.
Chiudo qui anche se chi segue in classifica meriterebbe altrettanti elogi od altrettante critiche ma che, comunque sia, ha sempre avuto l’enorme merito di esserci stato.
Considerazioni finali.
Il segreto della nostra prestazione è presto detto ….. ad un certo punto, prima della partenza, ho sussurrato a Nadir che la barca l’avevo rubata la sera prima … e lui si è messo a correre come il vento (Rom power). …
…. Adesso scusate, ma ho un cinghiale sul fuoco …..
Ale Bellotti
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Per mera analogia in questi giorni all’affermazione “ …. Ecco scendere in acqua il grosso della flotta trentina “ …mi e venuto uno spontaneo …”grosso a chi ? “…. E al momento del richiamo per la premiazione un altrettanto spontaneo …”scusate ma ho un cinghiale sul fuoco “.
Un giorno chiaccherando con un ex commodoro mi sentii dire …. “ Il peso sullo snipe non conta nulla …basta saper regolare bene la barca”. Frase che mi convinse poco ma che mi stampai nel cervello.
Qualche anno dopo eccomi a prua di Nadir, oltre 180 kg di morbidezza su di un esile strato di vetroresina. Iniziato tutto per gioco, ma con un unico obiettivo, provare la qualificazione per gli europei 2008 località Canarie, apparente sito ventoso ma soprattutto godereccio. E qui comincia l’odissea; Monfalcone, Pescara, Bolsena, Sanremo, tante, troppe prove sdraiato sottovento sempre in difesa, pronti a sfruttare qualche raro refolo per stendersi alle cinghie.
Nonostante tutto si arriva ad Arco ottavi in classifica generale, pochissimi i punti di vantaggio sull’amico Rodati, anche lui in lizza per la qualificazione.
Mentre armiamo ecco le prime stokkate dei passanti … ecco gli scoiattolini, sarà una passeggiata con i loro 190 kg, tutto facile con quel peso…. E così via.
Giuro, e per questo non me ne vogliano gli amici, che un mille “vaffa” mi sono passati per la mente. Ma non importa; io e Nadir siamo pronti, vaccinati, svaccati come sempre e comunque con la convinzione di potercela giocare fino in fondo, vento o non vento, onda o non onda, come sarà, sarà.
Meraviglioso Garda. Alle 13,00 circa, puntuale come sempre, entra lei, l’Ora. Bella e stesa. Si comincia. Il campo è quello di Riva poiché il centro sx del lago è inflazionato da ben 75 melges che fanno a portellate ed è quindi saggio stare alla larga. Che spettacolo !
Poco da inventarsi, bisogna partire bene, possibilmente in zona barca giuria e poi giù in picchiata mure a sx verso le rocce, due - tre bordi corti e poi, presa la lay leggermente scarsa, su dritti fino in boa. Insomma partire bene e poi soffrire, barca piatta sull’onda decisa e se possibile non rimanere troppo sui rifiuti. Il vento rimarrà per entrambi i giorni tra i 7 e i 10 m/s bello steso ed abbastanza regolare.
Percorso olimpico con laschi certamente non messi benissimo. Bellissime planate sulle onde più formate. Cinque le prove disputate.
Un grazie al circolo organizzatore.
Un unico, vero, vincitore ITA 30269 condotto da Enrico e Sergio. Hanno dominato da veri campioni italiani. Classe da vendere, a pacchi !
Bravissimo ITA 30698 con Enrico ed un giovane prodiere di cui non ricordo il nome (e mi scuso). Parte in sordina ma si sveglia il secondo giorno con due zampate da vecchio leone.
Grande ITA 15790 con Peter ed il fido Jacopo che, non mollando mai, si prenderanno il terzo assoluto. A pari punti, ma quarti in classifica, ITA 29779 condotta da Nadir ed il sottoscritto.
La cosa più bella sono stati i sinceri complimenti che abbiamo ricevuto da molti, davvero.
Al quinto posto ITA 30009 con Paolino e Antonio che dopo un’ottima prima prova cadono in una sorta di invisibile palude viscosa per non uscirne più fino al giorno dopo.
Sesto il mitico ITA 29685 condotto da G.P. e da Eugenia.
Certo da lui ci si aspetterebbe sempre almeno il podio ma almeno per una volta sentirlo bestemmiare perché è nei tuoi rifiuti e non ne viene fuori è stato un brivido non da poco.
Settimo un grandissimo ITA 30530 nell’occasione condotta da Ale con a prua il fido Tommy con il quale abbiamo fatto a portellate per 4 prove su 5.
Credo che per entrambi sia stata una gran regata.
Chiudo qui anche se chi segue in classifica meriterebbe altrettanti elogi od altrettante critiche ma che, comunque sia, ha sempre avuto l’enorme merito di esserci stato.
Considerazioni finali.
Il segreto della nostra prestazione è presto detto ….. ad un certo punto, prima della partenza, ho sussurrato a Nadir che la barca l’avevo rubata la sera prima … e lui si è messo a correre come il vento (Rom power). …
…. Adesso scusate, ma ho un cinghiale sul fuoco …..
Ale Bellotti
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Leggo il commento del mio scoiattolino e, visto che ora è di dominio pubblico, preciso quanto segue:
Penso che tutti voi possiate capire il dramma di chi si trova in barca con uno che è convinto di essere Obelix e ti guarda come se tu fossi Asterix, cercando la compicità e l’aiuto nel combattere i romani o più in generale gli italici.
Il problema è che il nostro scoiattolino è pure convinto che il Despota (alias Vittorio Bortolotti con la complicità del druido Silvano Dossi alle fancazzisti del mercoledì distribuisca la pozione magica e che questa mi dia le capacità di Torben Grael) e visto che l’anno scorso a lui non l’hanno mai data perché è convinto di esserci caduto dentro da piccolo, quest’anno ha sempre disertato rimanendo nel bassanese tutto imbronciato.
Fosse solo in regata (dove molti si trasformano) ma la regressione a livello infantile comincia quando l’affermato avvocato esce dal suo studio e sale a bordo della Nadir mobile. Il Nostro, infatti, dismessi i panni dell’affermato professionista inizia a fare discorsi e giocherellare come un bambino di sette anni.
All’inizio mi sembrava impossibile, ma vi giuro che è così. Sono convinto che nessuno al mondo pensi di essere Obelix che va a fare le regate con Asterix (il quale beve settimanalmente, al mercoledì, la pozione magica che gli da le forze di Grael).
Questo è quello che mi è capitato ma avevo firmato un patto (cercare di qualificarci per le Canarie) e così ho resistito per un anno…. Però è stato veramente bello.
Penso che tutti voi possiate capire il dramma di chi si trova in barca con uno che è convinto di essere Obelix e ti guarda come se tu fossi Asterix, cercando la compicità e l’aiuto nel combattere i romani o più in generale gli italici.
Il problema è che il nostro scoiattolino è pure convinto che il Despota (alias Vittorio Bortolotti con la complicità del druido Silvano Dossi alle fancazzisti del mercoledì distribuisca la pozione magica e che questa mi dia le capacità di Torben Grael) e visto che l’anno scorso a lui non l’hanno mai data perché è convinto di esserci caduto dentro da piccolo, quest’anno ha sempre disertato rimanendo nel bassanese tutto imbronciato.
Fosse solo in regata (dove molti si trasformano) ma la regressione a livello infantile comincia quando l’affermato avvocato esce dal suo studio e sale a bordo della Nadir mobile. Il Nostro, infatti, dismessi i panni dell’affermato professionista inizia a fare discorsi e giocherellare come un bambino di sette anni.
All’inizio mi sembrava impossibile, ma vi giuro che è così. Sono convinto che nessuno al mondo pensi di essere Obelix che va a fare le regate con Asterix (il quale beve settimanalmente, al mercoledì, la pozione magica che gli da le forze di Grael).
Questo è quello che mi è capitato ma avevo firmato un patto (cercare di qualificarci per le Canarie) e così ho resistito per un anno…. Però è stato veramente bello.
Andrea Nadir Piazza
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