Monday, September 29, 2008

"..chi di destro ferisce di destro.."(*)

(*)riferito al "destro" che quasi affondò lo scrivente alla prima regata di Settembre sul Lago, due settimane fa!

..questo è il secondo sabato che uno vorrebbe andare a farsi un'uscita di quelle rilassanti e si ritrova a dovere tenere per la coda svariati metri di tramonta.. non che faccia schifo.. ma quando poi il giorno dopo ti ritrovi a regatare tra le bave un pò il culo ti rode, cribbio!!

..ma andiamo col consueto disordine.

sabato punta al circolo nel primo-dopo-pranzo, ammesso che uno celebri certe desuete consuetudini, per l'occasione a prua del "palindromo" c'è Natasa, che debutta su uno snipe ma non su una deriva.. infatti dopo nemmeno 24h starà rientrando planando al timone del "palindromo".. ma non stiamo ad anticipare troppo adesso!

usciamo più rapidi che possiamo con la succitata tramontanella, che non raggiunge le intensità parossistiche del sabato precedente (i 13m/s svernicianti presi con marco) ma che ci consente comunque di fare delle discrete planate verso centro lago, dove andiamo a cercare un minimo di stabilità, visto che dentro ad Hauraki sembra di andare in barca nella scia di un autotreno.

Sarà la giornata limpida e l'aria tesa, sarà che il "palindromo" in certe condizioni funziona meglio di due barili di Prozac, ma ci accorgiamo che siamo fuori da un casino solo quando il sole comincia a calare vistosamente, rientriamo con la comune speranza che tenga anche per domani, pure se le previsioni prevedono, da par loro, il contrario.

domenica mattina passo ad iscrivermi all'Ali6 che se arrivavo 5 minuti prima sarebbe stata un'autoiscrizione.

Al sabbazzietto ci sono solo Piero e Silvio, la tramonta tiene ancora, e di certo non fa caldo, ma l'impressione è che sia frutto solo della notte "fresca" nell'entroterra, roba che si ritira entro qualche ora come il sole avrà scaldato le colline..

Alla spicciolata arrivano i Ciufi's, Nat, Mano e Claudia ed i coniugi Tartaglia, che oggi regatano assieme.

Con la consueta fregola dalla quale nn ne vengo più fuori buttiamo la barca in acqua che siamo i primi, superiamo le paludi, superiamo le alghe alla foce dell'Orinoco, e mi accorgo che l'imbecille che sono si è dimenticato la bussola nella borsa.. 'CCAPUTTANA!!
..ho un attimo di esitazione, torno-non torno indietro a prenderla.. poi.. come un refolo d'aria gelida dentro la muta di neoprene ancora aperta.. l'ho sentito.. chiarissimo, inevitabile come il Destino cui nessuno può fuggire.. l'Oscuro Signore del Lago di Bracciano, la sintesi terribile tra Sauron, Dart Vader ed il Jr. di "Dallas", era lì, sul bagnasciuga, che protendendo la manina faceva: -Ciao Cari!!-

qui di fianco il di Egli occhio onniveggente, quello che ti vede a qualunque ora del giorno o della notte ti avvicini alla tua barca anche solo per sostituire un elastico del telo

..a quel punto non c'erano alternative: ho girato la prua e sono corso a prendere la bussola, scambiando 2 parole col succitato, che impossibilitato a scendere in acqua ha perso a tavolino quel puntarello che ancora me lo teneva davanti nella classifica del t302.. portandoci esattamente dove era inevitabile che saremmo finiti: a giocarci tutto 7gg dopo, alla "Coppa Camilla".. ma di questo si dirà poi!
Presa la bussola torno di corsa in barca, di nuovo la sabbia, poi i fanghi, poi le alghe-strangolatrici, Nat mi aspetta in mezzo ad una versione sub-acquea di una foresta tropicale.

Partiamo subito all'inseguimento dei 3 già usciti dal sabbazzietto, due refole, ed è finito l'inseguimento, visto che la tramontana, come previsto, è sparita del tutto.

Al sole si sta bene, facciamo colazione e chiacchiere, intanto qualche nuvola comincia ad organizzarsi proprio dalla parte dove invece dovrebbe entrare la termica.

Della barca comitato manco l'ombra, in effetti non ce ne è ragione vista la situazione, ma non si vede nemmeno il tipico gommone che di solito viene mandato fuori a cercare il vento, che in effetti nn c'è..

Stiamo così a lungo, il cielo si copre, anche con una certa dinamicità, e arriva aria fredda, da dove non si capisce ma arriva, con le nuvole che hanno tutte il fondo appiattito alla stessa quota, brutta storia: due masse d'aria con caratteristiche fisiche nettamente diverse, una sopra l'altra, immobili.. cominciamo a disperare che si regati.. ed io in religioso silenzio tiro giù un rosario di porchi per la tramontanella di ieri pomeriggio: se si fosse regatato in quelle condizioni avremmo potuto fare qualcosa di dignitoso!

La situazione non si sblocca, una roba che sembrava non si capiva cosa, praticamente parcheggiata sotto al tornante della provinciale che aggira "il pizzo", comincia a venire verso centro lago e viene fuori che trattasi della barca comitato.

Nel mentre è entrata una bava gelida che balla in preda a chissà quale santo, il Comitato ha un gran da fare, noi sentiamo freddo, sotto Bracciano si vedono le boe di percorso, c'è una visibilità pazzesca, se non ci fosse la sponda di mezzo si vedrebbe Porto Vecchio.. o forse è quella..

Mi dico che le boe le avvicineranno, dico a Nat che le boe le avvicineranno, il vento va a 280°, che da noantri è un numero privo di una sua ragion d'essere, mettono giù la linea, ragionevolmente dritta, ma le boe rimangono lì.. è che la regata è "Regionale FD".. ed invece di far fare più giri a loro (che sono 4..circa.. credo), ci fanno correre su un campo lunghissimo a noi (e ci sono pure i 420..)..

..va bè, c'è di peggio.. ed il pensiero corre a quanti si stanno sbattendo nelle boline gardesane!


partiamo all'incirca dove vogliamo, cercando aria pulita forzo un pò troppo un incrocio, non ci esce il coccio solo perchè mi levo per tempo.. un giorno qualcuno mi spiegherà perchè sia necessario spaccare le barche alle regate sociali.. nel mentre continuo a non comprendere!

la prima bolina sembra la mia tipica seconda bolina: rincoglionito!

Natasa fa quel che può per guidarmi tra gli scarsi, ma tra il rincoglionito al volante e gli scarsi da uscire pazzi, ne veniamo fuori pesti, senza contare che quella cavolo di boa è lontanalontanlontana..

Arriviamo in boa quinti.. credo.. partiamo per un laschetto di disimpegno asfittico.. almeno questo è piuttosto corto, poi comincia la marcia-longa della poppa, che ha causa del sinistro che ci ha investiti calando, è peggio che una corsa di ciucci.

In tema con la corsa, ossia da vero ciuccio, cerco di tirare fuori dal cilindro qualsiasi cosa, ma con la poca pressione che c'è sarebbe da tirare fuori giusto la Settimana Enigmistica e un paio di mojito..

Quelli d'avanti sono scesi tutti dritti mure a sx, dietro ha strambato subito Maurone, che si è alzato ma che sembra nei casini pure lui, su una finta di refolo provo a strambare verso il centro del campo, e per qualche fugace istante troviamo pressione, ma le distanze sono tali che non si riesce nemmeno a capire come stiamo andando rispetto a quelli che abbiamo davanti..

continuo a crederci..
in fondo se la fede muove le montagne, qualcosa dovrà fare anche ad un beccaccino.. ma in effetti andiamo avanti più per fede che per vento.. e se il secondo manca di certo non brillo per la prima..

..davanti strambano, ristrambiamo pure noi, due volte, poi cala anche quello che non c'era, e tutto s'ammanta della tipica mestizia da boa di poppa senza vento.

In boa i passaggi mi sembrano invariati, solo che quelli avanti sono più avanti, e quelli dietro ci hanno ripresi, mi auto-congratulo per l'esito del proditorio bordo al centro, e riparto per la bolina tirandomi dietro due sacchi di parolacce, fortunatamente Nat non molla!

Quanti ci precedono si sono buttati tutti a terra verso Vigna di valle, il campo è poco fuori la corda che chiude il golfo in fondo al quale giace, finalmente silenziosa, la spiaggia di Vigna di Valle.

Ci proviamo pure noi, ma solo perchè sembra che fuori ce ne sia ancora di meno, cerchiamo il bandolo di una qualche matassa, e troviamo Mano e Paolo, dietro in boa, che al primo incrocio ci rullano di diverse lunghezze, con Mano che cerca di fare il vago ma gli riesce malissimo..a momenti gli si strappano le guance nel tentativo di trattenere il sorrisone che gli scatena il vederci passare dietro..

Ed è lì, nel fondo della palude di sconforto dove ci siamo ritrovati a galleggiare, che Natasa ha come l'impressione che a terra, verso Vigna di Valle, siano leggerissimamente fermi.. più che altro sono letteralmente disegnati..

la decisione non è che la prendiamo noi, più che altro è lei a prenderci: fermi per fermi, andiamo fermi con la prua da un'altra parte, e con quel niente di abbrivio che ci era rimasto, ormai terzultimi o giù di lì, mettiamo la prua verso fuori.. e continuiamo ad andare.. piano.. poi un pò meno piano.. poi decisamente meno piano.. e c'è quasi da poggiarci tutti e due sulla panca sopravvento (bordo interno)..

..al che, tutto sommato, non avendo nessun impegno in quel di Trevignano decidiamo di virare, e ci troviamo mure a dritta, assieme ad uno sciame di 470 che sembrano riuscire a tenere la prua bella alta.. e continuiamo a camminare..


Superfluo dire che "continuare a camminare" non voglia dire aria stabile: ogni minuto: buco, calo di pressione, rischio concreto di precipitare con la prua dentro al nostro stesso apparente, però continua ad andare a destra, e a farci stare seduti dalla parte giusta..

..e siamo in lay line, del resto ancora lontanissimi, e siamo sopra la lay line, solo un pelo più vicini alla boa..

..smetto di pensare le parolacce per la bonaccia e comincio a dirle per la lay line troppo presto: non che fosse cercata, ma se gira ancora a dx o torna indietro, siamo con la merda ben sopra le orecchie, ed io non mi fido ad allargare, un pò perchè con 'sta poca aria non si accellera, un po' perchè ho paura di qualche brutto scherzo verso la boa, e diventa una specie di mantra, tipo "nonmifidononmifidononmifidononmifidononmifido".. con Natasa che è evidente che voglia aprire un niente di fiocco ma il mantra la trattiene, tanto che cerca di convincermi tirando in mezzo i 470 che abbiamo avanti e sopravvento:


-sembra che riescano a rimanere alti.. hanno anche il prodiere appeso..-
io butto un occhio e riattacco:
-nonmifidononmifidononmifidononmifidononmifido..-


la cosa va avanti per un bel pezzo di lay line.. poi non è che comincio a fidarmi, è che sotto, verso Vigna, sono ancora disegnati, e con prue improbabili.. e finalmente apriamo un pò di fiocco, ma di riuscire a respirare ancora non se ne parla, anche perchè sottovento abbiamo un minestrone di FD, 420, 470 e snipe, e dovendo prendere la boa non ho modo di mettermi a fare il necessario riconoscimento, riesco a distinguere solo Dante e Silvia, che sgusciano via verso l'arrivo.. a proposito: hanno accorciato il percorso, arrivo alla boa di bolina..

..e poi spunta la randa con su ITA5, che sarebbe Roberto T., con Marco a prua per l'occasione, che erano avanti quasi due miglia e che ce li ritroviamo sotto sulle altre mura..

..ma c'è ancora da arrivare.. chiedo a Natasa quale estremità della linea, lei risponde sicura quella dx, ci allarghiamo ancora un niente, Dante e Silvia sono primi senza discussione, Roberto forse.. no.. Roberto e Marco secondi..

butto un occhio sottovento: un decoupage di 470, cerco qualche randa familiare, ne spunta solo una che però non riconosco, comunque è dietro, ed eccoci qua, direttamente dall'abisso, più fenice di quella araba, il "palindromo" che ti si infila ad un terzo posto che quindici minuti prima non mi ci sarei giocato nemmeno la steccata del Makka!!


Viriamo, liberiamo il campo, puntiamo verso il circolo, tangone fuori, c'è aria.. porcadiquellaporcamiseria.. ma va bene, visto che il sole sta precipitando.

A mezza via sparecchiamo il tanga, è salita ancora e dobbiamo bolinare verso il circolo, mentre il lago comincia a cambiare pelle.. Natasa mi chiede se la lascio timonare.. negare il timone ad un timoniere, in certe condizioni.. ci vorrebbe una cattiveria che nemmeno il Makka.. forse.. senza contare che il terzo che abbiamo riacchiappato per le orecchie lo devo innanzitutto a lei..così ci scambiamo e la prodiera getta la maschera e assume le sue vere sembianze di timoniera, mentre io mi metto comodo in cinghia a prua, a giocare con tutti i cazzilli del "palindromo" con i quali non posso giocare mai.

Tocchiamo terra nel preciso istante che il sole sparisce dietro le montagne, si disarma e ci si cambia di gran fretta, all'Ali6 ci aspetta premiazione ed un signor buffet, che viene intelligentemente anticipato, stante il clima rigidello.



Negli snipe primi Silvia e Dante, che rullano anche l'intera flotta in compensato (è la coppa formato cratere che brandisce Dante)!!
CHAPEAU!!



Secondi e terzi, come detto, Roberto T. e Marco, e poi noi.. poi perdonate ma dovremo aspettare la classifica dal circolo perchè ero impegnato a fare le capriole e a non ingombrare gli altri arrivi e non sono riuscito a prendere nota-mentale di quello che stava succedendo!




Da segnalare la valenza amarcord del Trofeo, stante il nome dello stesso!




Da segnalare pure il debutto in società di Andrea.. un altro prodiere che ha gettato la maschera ed ha assunto le sue reali sembianze di timoniere!

CONGRATUALZIONI&INCULOALLABALENA!!


Appuntamento per domenica prossima, il lago chiude(**) in gloria lo Zonale 2008 con la "Coppa Camilla", contestualmente chiude pure la sessione estiva del t302.. ma dell'apocalisse che si sta preparando se ne parla un'altra volta.. qui si può solo dire che il Makka si è preso una settimana di vacanza, pare che per prepararsi vada a macellare suini: li strangola a mani nude.. che volete? è fatto così!

(**) il 12 ottobre c'è il Fiocco d'Oro..ma lo Zonale sarà finito.. ma non per questo non potrebbe essere usata come prima prova della sessione invernale del
t302.. vedremo..


pic courtesy of sabbazzietto

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