Monday, September 29, 2008

.."iL gARDA pER nOI"..


Giorno 1.
partenza alle 4.30 del mattino da roma e arrivo nei pressi delle sponde del lago di Bracciano circa un'ora dopo. Si carica la barca gustandoci l'alba e si riparte alla volta del lago di Garda. Viaggio tranquillo, Piero alla guida (farà tutta una tirata visto che io crollo dopo neanche una mezz'ora di macchina!) arriviamo nei pressi di Arco/Torbole per la mezza. Curva controcurva e ricurva ecco che compare il lago famoso per non aver mai tradito le aspettative di ogni velista che si rispetti, ma... il commento scaturito unanime alla vista del lago è stato <<>> e a quel punto la decisione è stata una e solo una : GARDALAND!
mollata la barca al parcheggio del circolo, il tempo di acquistare una muta steccata per il giorno dopo e
via alla volta del divertimento! Abbiamo passato 3 ore intense provando qualsiasi gioco possibile in quel parco, insomma, un allenamento adrenalinico in tutto e per tutto :) Fichissimo... Concludiamo con una mangiata allo Speck Stube dove ci siamo divorati due stinchi di maiale, speck e wurstel annegati in un mare (o dovrei dire lago?) di patatine!

Giorno 2.
Il Lago di Garda si risveglia e gardaland si trasferisce sull'acqua! Peler e Ora si daranno il cambio con una puntualità svizzera nel giro di 5 minuti lasciando poco spazio alle chiacchiere. Mattinata passata a pulire ed armare la barca, controllare l'attrezzatura e prepararsi: alle 14 si esce con altri due equipaggi (Solerio e Lambertenghi) ed il mitico Martin che ci fa allenare a suon di fischietti, partenze a ripetizione e schienate! Ovviamente il tutto ripreso con video rivisto e commentato la sera a terra. La cena questa volta non è niente di che: ci lasciamo convincere ad andare in un ristorante dove purtroppo la qualità del cibo non ha eguagliato quella della sera prima.

Giorno 3.
Fervono i preparativi: barche da scartare, iscrizioni da regolarizzare, misure da controllare. Il Peler ci rinfresca mentre corriamo su e giù per il circolo. Un'emozione fortissima mi attanaglia lo stomaco: sono previste 3 prove molto probabilmente con triangolo olimpico. E così sarà: tra mezzogiorno e l'una Peler e Ora si danno il cambio, barche in acqua... si comincia! Vento un po' d'onda e freddo (evviva i cappelli di lana!) le tre prove si susseguono senza sosta: il vento è costante ed il campo viene messo giù in un attimo, le partenze tutte pulite, il tempo della poppa del rientro alla partenza ed ecco alzarsi nuovamente il preparatorio! praticamente 9 boline consecutive :-0 Solerio la fa da padrone, mentre dietro c'è un continuo scambio tra i secondi 5. Nuovi prodieri corpulenti hanno preso il posto dei soliti pesi piuma e per noi equipaggi leggeri la lotta in bolina è stata un po' più dura del solito. Inoltre tutto ciò deve essere pensato in concomitanza della regata melges che intrecciava il nostro campo di regata più un numero imprecisato di surfisti che avevano l'abitudine di scuffiare tra te e la boa! Verso le 18 finalmente si rientra, stanchi ma contenti di aver portato a termine (fisicamente) tutte e tre le prove. Doccia bollente e via di nuovo al circolo dove avevano organizzato una porchettata, ma, insoddisfatti, abbiamo deciso di tirare un bordo al Surfer's Grill dove ci siamo rinfrancati con piatti d'autore!

Giorno 4.
La storia si ripete: cambio del vento e barche in acqua, questa volta però con la stanchezza del giorno prima che si farà sentire un po' di più sulle gambe. Stesso campo di regata, stessi bordi: partenza, virata e giù fino al costone. Altra virata quasi a scogli e via per il layline. Questa volta Solerio se la batte con Michel (si alterneranno il primo ed il secondo posto) e dietro il solito gruppo di 5, 7 barche (tra cui noi) e a seguire, con un po' di distacco, tutti glia altri.
Oggi, tanto per gradire, abbiamo incrociato un terzo campo di regata: quello dei barconi che ovviamente non hanno rinunciano al bordo sotto scoglio! Alla seconda prova (e ultima aggiungerei con entusiasmo!) il vento decide di rinforzare! Martin passa in gommone per darci qualche consiglio e tirarci su il morale; qualcuno abbandona il campo di regata ed il comitato, dopo aver appuntato i numeri velici, torna velocissimo alla preparazione della nuova partenza.
Uno, due, tre boline e siamo arrivati anche alla fine di questa con le cosce urlanti e le ginocchia piegate ma soddisfatti, non tanto per il risultato (ahime' questa volta non da podio) quanto per aver tenuto testa al vento nonostante lo scarso allenamento con queste condizioni meteo. Si rientra, si smonta, si saluta e si riparte alla volta di Roma.
Sono stati 4 giorni intensi, entusiasmanti, faticosi, produttivi, divertenti, rigeneranti, necessari, sperimentali, corroboranti, emozionanti, nuovi! Il Garda è un posto magnifico: un'enorme pista per la vela circondata da attività per ogni gusto e fantasia. Non per ultimo il panorama è ineguagliabile. Questo è il vero Gardaland! Un'esperienza da ripetere e che consiglio a tutti i sniperisti.

Eugenia

(questi non sono snipe!! ndt)

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