the Piazza's job!
E così con una coincidenza astrale più unica che rara mi si libera il week
end successivo a Bolsena. E' un attimo decidere di lasciare li barca ed air
camping con la benedizione del mio scoiattolino che mi presta tutto per una
regata "allegra" e spensierata.
culo è dalla nostra e spariamo due secondi decisamente inattesi). E'
veramente fantastico, come mi avevano detto. La prima prova partiamo in
barca con Perini e sentiamo i giudici parlare di tre barche fuori ed issare
la x (a terra ci dicono però che erano tutti dentro...che bello..); abbiamo un buon distacco sul gruppo ed è un match race con Marchetilli che non ci molla mai ed alla fine allunga e arriva uno. La seconda
partiamo in boa e non va male anche se Poggi è un missile in bolina e lottiamo coi de toro fino alla morte.
Domenica inizio a pensare al lungo viaggio di ritorno. Preparo il carrello
nella zona barche, smonto il campo nomadi ma tutto procede
lentamente e usciamo poco prima delle 2.00. Non si parte puntuali (strano, mi pareva finora di essere in Svizzera) ma alle 3
meno dieci... ritardo che si rivelerà determinante. Il rischio di temporali
è elevato. Non serve essere meteorologi per capirlo. Anche la Ciufa è
preoccupata e mi chiede: ma io cosa posso dire? Ho persino convocato un
amico meteorologo romano che passa a salutarmi con la sua ragazza
assicurndoci il temporale. I cumuli si sviluppano già in mattinata e sono
molto alti. Solo il culo potrebbe salvarci e più passa il tempo più il
rischio aumenta. Sembra però che il brutto tempo stia lontano a est oltre le colline e ci
giochiamo una bella regata. Partiamo soli in boa e quasi subito un salto di
vento ci permette di passare primi seguiti da Marchetilli. La regata
continua. Il vento cala e gira come un trottola. Marchetilli è dietro di 30 mt e poco dopo, causa una leggerissima rotazione a dx è sopravento di 40 mt. Ma poi tocca a noi, giriamo la penultima boa e spariamo il tangone:
siamo primi e concentrati e do poco peso (troppo poco) alle nuvolole nere
coi fulmini in lontananza. Un paio di rafficoni e si plana. Mi giro per
vedere dov'è Marchetilli che è fermo con le vele che sbattono (poi gli
esploderà il fiocco nuovo). Chiedo a Marta "Perché Marchetilli non
vien...??" Non finisco e subito la barca si solleva ancora di più in una planata
galattica saltando da un'onda all'altra. Sento lo sforzo sulla barca mentre
dei rumorini sinistri vengono emessi da albero, scafo etc.. (bisognerebbe
orzare ma se orzo scuffio, se poggio spacco tutto). Ho una visione: uno
scoiattolo mi dice: Prima di scuffiare mi rinnegherai tre volte. Capisco
che l'ora è vicina. Mi pento ed inizio a piangere vicino all'albero
cercando di ammainare l'ammainabile. Dove sei Ale??? Perché ti ho
tradito??? C'è il nostro vento!!!!! In un attimo il lago è bianco, l'onda
si è formata e decido di tirare dentro il tangone ed ammainare la randa.
Operazione riuscita a metà perché ci rovesciamo mentre cala la randa.
Rimaniamo seduti sullo scafo assieme a molti altri. Osservo le nuvole e mi
pare che sia un sistema convettivo a mesoscala (MCS: i peggiori delle
nostre latitudini) e non un semplice temporale (solo a Ovest c'è un po' di
chiaro, per il resto l'orizzone è nero ma noi siamo fuori dalla zona
fulmini e di precipitazione intensa ed infatti becchiamo solo poche gocce).
Infatti il vento dura più di un'ora: l'intensità non mi pare eccessiva (25
- 30 nodi ma poi scopro che la botta è stata di 37 nodi misurati a vigna di
valle e sul lago probabilmente anche più). Il tutto dura un'ora circa
durante la quale vedo prima la pagaia arancione, recuperata poi da
Domenico, allontanarsi saltando e rotolando sulle onde; vedo anche i miei
stivaletti quasi nuovi rispetto alla mia cerata blu che galleggiano vicini ma non rischio di andare a prenderli. Poi il vento inizia a calare e quindi raddrizziamo e rientriamo
solo di fiocco. Non vediamo nessuno ma a terra ci sono molti scaletti in attesa dei padroni. Il lago è quasi calmo: tutto è finito.
Carico velocissimo e alle 17.30 saremo pronti per partire mentre gli ultimi
naufraghi stanno rientrando ma gli amici mi trattengono ed io cedo così tra
bevande calde, patatine e premiazione partiamo alle 20.00. Il tom tom
(ovviamente non originale) ci fa fare un giro allucinante nell'entroterra
dove troviamo rami sulla strada e alberi sradicati.
end successivo a Bolsena. E' un attimo decidere di lasciare li barca ed air
camping con la benedizione del mio scoiattolino che mi presta tutto per una
regata "allegra" e spensierata.
Arrivo dagli amici laziali nella tarda mattinata del sabato ed è subito festa.
Ho però fame e Ciufo compie la prima delle sue innumerevoli buone azioni
nei miei confronti (sigarette, acqua, coca cola etc.) procurandomi un paio
di panini riservati ai giovani dell'assistenza.... (sir Bellotti non
avrebbe approvato ma senza di lui posso lasciarmi andare). Chiedo ad Ivo se
posso installare il campo nomadi nel parcheggio perché il camping smeraldo
è pieno e non vorrei guidare dopo la cena...
Cerco il mio scoiattolino per scaricare ed armare la barca ma non c'è e
devo farlo da solo pensando che Ale comincia già a mancarmi. Marta mi aiuta
ma il grosso mi tocca farlo e la cosa mi pesa un casino.... non riesco a
chiedere a Ciufo di armarmi anche la barca.... l'effetto educazione del
Bellotti comincia a farsi sentire e mi inibisce.
Comunque sabato si parte e si fanno due belle regatine in scioltezza (sanHo però fame e Ciufo compie la prima delle sue innumerevoli buone azioni
nei miei confronti (sigarette, acqua, coca cola etc.) procurandomi un paio
di panini riservati ai giovani dell'assistenza.... (sir Bellotti non
avrebbe approvato ma senza di lui posso lasciarmi andare). Chiedo ad Ivo se
posso installare il campo nomadi nel parcheggio perché il camping smeraldo
è pieno e non vorrei guidare dopo la cena...
Cerco il mio scoiattolino per scaricare ed armare la barca ma non c'è e
devo farlo da solo pensando che Ale comincia già a mancarmi. Marta mi aiuta
ma il grosso mi tocca farlo e la cosa mi pesa un casino.... non riesco a
chiedere a Ciufo di armarmi anche la barca.... l'effetto educazione del
Bellotti comincia a farsi sentire e mi inibisce.
culo è dalla nostra e spariamo due secondi decisamente inattesi). E'
veramente fantastico, come mi avevano detto. La prima prova partiamo in
barca con Perini e sentiamo i giudici parlare di tre barche fuori ed issare
la x (a terra ci dicono però che erano tutti dentro...che bello..); abbiamo un buon distacco sul gruppo ed è un match race con Marchetilli che non ci molla mai ed alla fine allunga e arriva uno. La seconda
partiamo in boa e non va male anche se Poggi è un missile in bolina e lottiamo coi de toro fino alla morte.
La cena è imperiale anche se quando vai a riempire il piatto ti fregano la
sedia ma è tutto buono ed il clima gioviale.
sedia ma è tutto buono ed il clima gioviale.
Domenica inizio a pensare al lungo viaggio di ritorno. Preparo il carrello
nella zona barche, smonto il campo nomadi ma tutto procede
lentamente e usciamo poco prima delle 2.00. Non si parte puntuali (strano, mi pareva finora di essere in Svizzera) ma alle 3
meno dieci... ritardo che si rivelerà determinante. Il rischio di temporali
è elevato. Non serve essere meteorologi per capirlo. Anche la Ciufa è
preoccupata e mi chiede: ma io cosa posso dire? Ho persino convocato un
amico meteorologo romano che passa a salutarmi con la sua ragazza
assicurndoci il temporale. I cumuli si sviluppano già in mattinata e sono
molto alti. Solo il culo potrebbe salvarci e più passa il tempo più il
rischio aumenta. Sembra però che il brutto tempo stia lontano a est oltre le colline e ci
giochiamo una bella regata. Partiamo soli in boa e quasi subito un salto di
vento ci permette di passare primi seguiti da Marchetilli. La regata
continua. Il vento cala e gira come un trottola. Marchetilli è dietro di 30 mt e poco dopo, causa una leggerissima rotazione a dx è sopravento di 40 mt. Ma poi tocca a noi, giriamo la penultima boa e spariamo il tangone:
siamo primi e concentrati e do poco peso (troppo poco) alle nuvolole nere
coi fulmini in lontananza. Un paio di rafficoni e si plana. Mi giro per
vedere dov'è Marchetilli che è fermo con le vele che sbattono (poi gli
esploderà il fiocco nuovo). Chiedo a Marta "Perché Marchetilli non
vien...??" Non finisco e subito la barca si solleva ancora di più in una planata
galattica saltando da un'onda all'altra. Sento lo sforzo sulla barca mentre
dei rumorini sinistri vengono emessi da albero, scafo etc.. (bisognerebbe
orzare ma se orzo scuffio, se poggio spacco tutto). Ho una visione: uno
scoiattolo mi dice: Prima di scuffiare mi rinnegherai tre volte. Capisco
che l'ora è vicina. Mi pento ed inizio a piangere vicino all'albero
cercando di ammainare l'ammainabile. Dove sei Ale??? Perché ti ho
tradito??? C'è il nostro vento!!!!! In un attimo il lago è bianco, l'onda
si è formata e decido di tirare dentro il tangone ed ammainare la randa.
Operazione riuscita a metà perché ci rovesciamo mentre cala la randa.
Rimaniamo seduti sullo scafo assieme a molti altri. Osservo le nuvole e mi
pare che sia un sistema convettivo a mesoscala (MCS: i peggiori delle
nostre latitudini) e non un semplice temporale (solo a Ovest c'è un po' di
chiaro, per il resto l'orizzone è nero ma noi siamo fuori dalla zona
fulmini e di precipitazione intensa ed infatti becchiamo solo poche gocce).
Infatti il vento dura più di un'ora: l'intensità non mi pare eccessiva (25
- 30 nodi ma poi scopro che la botta è stata di 37 nodi misurati a vigna di
valle e sul lago probabilmente anche più). Il tutto dura un'ora circa
durante la quale vedo prima la pagaia arancione, recuperata poi da
Domenico, allontanarsi saltando e rotolando sulle onde; vedo anche i miei
stivaletti quasi nuovi rispetto alla mia cerata blu che galleggiano vicini ma non rischio di andare a prenderli. Poi il vento inizia a calare e quindi raddrizziamo e rientriamo
solo di fiocco. Non vediamo nessuno ma a terra ci sono molti scaletti in attesa dei padroni. Il lago è quasi calmo: tutto è finito.
Carico velocissimo e alle 17.30 saremo pronti per partire mentre gli ultimi
naufraghi stanno rientrando ma gli amici mi trattengono ed io cedo così tra
bevande calde, patatine e premiazione partiamo alle 20.00. Il tom tom
(ovviamente non originale) ci fa fare un giro allucinante nell'entroterra
dove troviamo rami sulla strada e alberi sradicati.
Il prossimo anno, comunque, ci torniamo sicuro!!! Grazie e complimenti a
tutti ed in particolare ai Ciufi e a Ivo!!!
tutti ed in particolare ai Ciufi e a Ivo!!!