Monday, March 09, 2009

t302R -winter edition final act-..e CampinvernaleSnipe in archivio!

-un particolare del "Frusonian gear"-

Dopo tanti anni sono riuscito a parcheggiare davanti agli uffici amministrativi della Capitaniera di Anzio, praticamente subito dietro i circoli.. parcheggiare “legalmente”, intendo!

Sì, immagino che la notizia sembri cosa di poco conto, ma chiunque abbia avuto a che fare con la logistica “anziosa” fuori dal 1 gennaio-mattina sarà in grado di comprendere..

Purtroppo il fatto non è stato casuale: domenica mattina ero ad anzio particolarmente presto per riconsegnare “the frusonian vessel” al legittimo proprietario, che l’aveva gentilmente messa a disposizione per il Big Blu!

Il parcheggio non è il solo evento fenomenale della mattina: arrivando così presto ho il tempo di sganciare, infilare il carrello in un posto che non dia fastidio, e mettere il palindromo in prima fila sullo scivolo!
Già a questo punto la giornata sarebbe stata così appagante che me ne sarei potuto salire in macchina e tornarmene a dormire, ed invece..

I circoli si cominciano ad animare rapidamente, la giornata è splendida: sole, cielo blu, aria immota, il messaggino di quel sòla del makka che accampa scuse a caso x giustificare la sua assenza, tipo:

1. ho il gatto chiuso nell’autolavaggio che minaccia di darsi fuoco;

2. ho la signora che mi tiene il gatto quando siamo via, chiusa nell’autolavaggio, che minaccia di dare fuoco al gatto;
3.la tinta che ho fatto l’altro ieri mi ha fatto reazione;
4. la tinta che ho fatto l’altro ieri ha fatto reazione al Ferro, che ha deciso di mettersi a fare proselitismo per una nuova setta avventista da lui stesso costituita;
5. riprendiamoci Nizza, Savoia, Corsica, Istria e Dalmazia.. e se qualcuno volesse permutarle con Calabria e parte della Campania.. un pensierino ce lo farei..

..in altri termini è evidente che il makka non si senta in forma, e dovendo venire a giocarsi il t302R winter edition (siamo pari al momento), e vedendo il ruolino di marcia non proprio “amazing” delle sue ultime prove.. ecco.. ha preferito defilarsi!

parentesi t302R: appena possibile aggiornerò il file. a norma del regolamento l’assenza del makka andrebbe punita con un -1.. solo che essendo in parità alla fine del t302R invernale.. il tech-bureau ha deciso di emendare la regola: io e il Makka ci giochiamo la winter edition alla prossima prova utile, ed il +1 sul Makka mi viene accreditato all’inizio della “summer edition”!!

ma torniamo ad Anzio: dopo l’invasione dei Laser di due settimane fa, oggi il campionato “integra” lo zonale 420: meglio, sono molti di meno..

pure oggi corro con GiorgioB, venendo meno alla tradizione invernale di correre ogni volta con un prodiere diverso (che palle!).


a terra il riarmo del Frusonian Vessel è arricchito dall'intervento di uno noto "guru" della beccaccia (la mano che impugna il giravite nella foto sopra), che semina know how che siamo in molti a raccogliere su supporti audiovisivi (spero di riuscire a mettere tutto on line in settimana)..

con molti che ancora stanno degustando le delizie gastronomiche locali io e giorgio siamo i primi a filare in acqua e a provare, fuori troviamo acqua piatta e brezza leggera da NW, ci portiamo verso C° d’Anzio, e quando vediamo uscire la Barca Comitato ci mettiamo rapidamente al lasco temendo qualche decisione particolarmente tempestiva..ma c'è poca aria e a tornare ci mettiamo un bel po'!

gli snipe non sono al completo: non scendono in acqua la gran-sòla (ossia il makka) e Marione, in compenso Ulderico ha appena portato la barca, quindi per il primo zonale, che si correrà il 4-5 aprile (valido per lo zonale solo le prove che si disputano alla domenica, come sempre da noi!) dovremmo essere 12 barche!

la giornata mantiere le promesse: in acqua è ancora più bella che a terra, e finalmente non fa freddo, anche questa è la prima volta nell’arco di tutto l’invernale, anche se qualche timore lo fa sorgere il vento, timore infondato, visto le nuvolette da termica sulle alture dell’entroterra, infatti non ci vuole molto e si capisce che il ponentello/maestralato comincia ad animarsi.

oggi si corre su un quadrilatero: bolinona-lascone-poppa-bolina-lascone-arrivo

la prima partenza ce la perdiamo per strada: tirano su la bandiera dei 420, e la vediamo, tirano su la “I” ai -4, e la vediamo.. e solo dopo ci accorgiamo che issata assieme alla bandiera dei 420, ma molto, molto più in basso, tanto che per un attimo la si potrebbe considerare un’altra bandiera appesa lì pronta per la prossima issata, c’è la lettera “D”, che è quella con la quale partiamo noi.. pur senza tempo ci gettiamo nel mucchio, dove succede di tutto..

..in mezzo alle barche partenti ed ai gommoni degli allenatori che passano berciando contro i Laser di tirarsi via dall’area di partenza, mi accosta sottovento un illustre laserista locale che mi chiede se siamo noi (snipe) a partire, gli rispondo di sì, lui senza esitare dà una poggiatona e mi pianta lo spigolo della sua poppa a mezza barca, lasciandosi dietro un infastidito “ah! scusa”.. e si ripropone il quesito di due settimane fa: ma sulle Classi Olimpiche, un tempo, non c’erano quelli bravi?? ..o forse è la “recessione”.. ma è più probabile che sia colpa della “fuga di cervelli”!!

incassata la spigolata dal Laser ci facciamo verso la linea, c’è un bel casino, non c’è tanta aria ma abbastanza per concitare il tutto, soprattutto con molti 420 e diversi equipaggi molto giovani di 470 che sembrano piuttosto in balia del loro mezzo.. anche se la minaccia più concreta arriva da Dante che sembra determinato a conficcarsi a metà del nostro bordo sottovento, da dove arriva urlando qualcosa e virandoci troppo addosso (devo orzare prua al vento per evitarlo), facendo strame di quel pajio di regole che sospetto siano tutt’ora in vigore, anche nella nuova versione del regolamento di regata.. ma confesso di non poterne essere certo!

comunque ne usciamo bene: senza particolari bozzi e dalla prima fila accelleriamo bene pure questa volta, quelli in seconda rimangono sepolti dai rifiuti, diversi 470/420 si autoavvitano e precipitano in fiammo, improvvisando una serie di virate mure a sx su tutta la flotta che valgono il prezzo del biglietto.

noi come siamo liberi andiamo via verso dx.. del resto è ponente..

per metà bolina siamo 2i/3i, andiamo bene, il set del palindromo sembra fare il suo, il fiocchetto “stroppato” più in alto sembra lavorare meglio, la barca si muove bene anche tra i chop, che in particolare mure a dx cominciano a farsi sentire.

alla prima boa di bolina siamo quinti, ma incollati ai 4i e non lontani dai 3i.

il lascone che segue è lungo e bello faticoso, gli inseguitori non sono abbastanza distanti da potere stare tranquilli.

arriviamo alla boa determinati a complicarci la vita, quelli davanti se ne vanno, quelli dietro li teniamo, all’incirca.

la seconda bolina è salita aria, bordeggiamo sempre sul lato destro, il vantaggio è tale che mettersi ad amministrarlo e basta potrebbe essere decisamente pericoloso, quindi rimaniamo con una capoccia più orientata a recuperare quelli davanti.

si va di nuovo sulla dx del campo.. ma per tutta una serie di ragioni.. fondamentalmente perchè confondo la boa della prima bolina con quella della seconda ci troviamo ben in spalla!!
Quando poggio verso la boa corretta, vedo dietro di me poggiare pure gli inseguitori che se ne sono accorti simultaneamente a noi.

La puttanata ci costa una montagna di lunghezze, ma essendo più larghi riusciamo a risalire meglio le onde, e arriviamo in boa ancora davanti, seppur senza più vantaggio!


In poppa facciamo subito un affresco di tangone, quel tanto che Dante e Silvia si infilano all’interno, la situazione si mette male, sono molto più leggeri di noi e planano decisamente prima, chiudendoci oltretutto l’interno del campo.. non avendo alternative orzo per fare più apparente, il palindormo parte a cannone, appena abbiamo distanza laterale strambo e vado all’interno passandogli dietro, cercando di scendere meglio sulle onde, davanti se ne sono andati, ma abbiamo tutt’altre impellenze.

Alla fine della poppa ci troviamo di nuovo appaiati, seppure lateralmente invertiti, e non riusciamo ad ingacciarci interni, Dante e Silvia sono davanti alla boa, io faccio per stringere sulla boa ma con Giorgio abbiamo già un piano: la deriva rimane su e ce ne partiamo larghissimi al lasco, cercando di sfilarci da sottovento.. in fondo c’è aria, ed il lasco sarà mezzo chilometro.. ed alla boa anzichè orzare ripoggio con la barca in piena e partiamo via planando, scotte in mano, peggio che due diavoli portati a tradimento a catechismo!

Quando mi getto uno sguardo dietro le spalle vedo Dante bello all’orza, forse abbiamo una possibilità, mi giro avanti deciso a dimenticarmi di tutto se non della velocità del palindromo.. si tratta solo di consumare quanto più rapidamente possibile l’acqua che ci separa dall’arrivo.. ed alla fine, il piano funziona!!

tagliando vediamo issata la lettera “G”.. seconda prova.. quello che non leggiamo è il “tempo d’attesa”, probabilmente perchè non c'è scritto (naturalmetne..), in ogni caso si tratta di più di un’ora!!

il CdR prima deve aspettare che arrivino tutti, e di nuovo come è salita aria ci sono dei 555 con tutta una serie problematiche inserite in un più vasto contesto di eternità, poi devono riorientare il campo, che è un quadrilatero, molto grosso per giunta.. e a quanto pare hanno un solo gommone che fa il posa-boe.. nel mentre è salita aria, molto.. noi diamo due giri di sartie, gli altri pure, ed il sole ha cominciato ad abbassarsi, insomma arriva un po' di freddo, e porta con se molto malumore tra i regatanti, noi cerchiamo di tenerci in movimento facendoci delle belle planate, ma non passa mai!!

Poi “passa” e avviano la procedura, ‘sta volta prendiamo bene i tempi, ma anche questa volta non mancano diversi kamikaze a bordo di alcuni 420/470.
Appena siamo liberi viriamo e ci troviamo distanti, ma perfettamente in linea alla poppa di piero ed eugenia, che seguiamo conservativamente cercando di concentrarci sul “passo”, cosa complicata, soprattutto mure a dx per l’onda massiccia che si è alzata.

Il bordeggio è di nuovo a terra, mi sembra che con più aria abbiamo un passo nettamente migliore rispetto alla flotta.
Arriviamo alla boa puliti nella nostra 4a posizione (nel mentre mi accorgo che si sono ritirati RobertoT che per l’occasione aveva a prua Ulderico), lascone tranquillo, poppa con partenza meno acrobatica del solito, ma con l’onda che c’è bisogna stare in campana, e la sensazione è di guadagnare ancora qualcosa.

Partiamo per l’ultima bolina diverse lunghezze, ma nemmeno troppe, dietro a ClaudioT e Philip, abbiamo un primo quarto della bolina piuttosto opaco, non riusciamo a trovare il passo, poi lui trova noi, e ricominciamo a guadagnare qualcosa sugli inseguitori.

In cima alla bolina il vantaggio rosicchiato è consistente, in poppa ormai il mare comincia ad essere vagamente problematico, comunque non trascurabile, mure a dx si plana furiosamente con le vele al centro.. mi dico che devo essere mooolto conservativo, dico a giorgio che dobbiamo essere mooolto conservativi, e vado ripetendolo più volte, mentre mi rendo conto che buttando la prua del palindromo nel cavo quando l’onda solleva la poppa si prendono delle accellerazioni piuttosto imbarazzanti, anche se il rischio è enorme, non tanto per l’ingavonata, quanto perchè ti trovi senza pressione sulle vele e completamente fuori assetto!!

..ed è mentre mastico questi pensieri, senza del resto prestarmi attenzione, che faccio l’idiota giù dalle onde finchè ne arriva una più onda delle altre che più che sollevarci ci getta in avanti, facendoci strambare istantaneamente, scotta randa nello stick, rollata sopravvento, ristrambata, rollata sottovento, straorza, io a giorgo: “ecco, abbiamo fatto la cazzata”..non è un "pluralia", mi piace renderlo corresponsabile alle delle cazzate solo a me imputabili!!

vado in acqua annodando parolacce, e quasi perdendo un calzare..mentre giorgio è già sul fondo della barca con la deriva in mano.. io fatto la cazzata e lui ci ha messo la madre di tutte le toppe!

mentre galleggio come uno stronzo al lato sopravvento del palindromo (non è una similitudine), mi auguro di non aver piegato il tangone, poi ci mettiamo a raddrizzare senza esitazione, soprattutto giorgio, io continuo a fare lo stronzo dicendo parolacce, e preferisco non guardare quelli che ci passano, intanto ho come l’impressione di sentire tappi che saltano e tintinnare di calici, mentre tiriamo su a tempo di record, tiriamo dentro tangone subito, la barca ruota come la carcassa di una mucca alla deriva, sembra di essere infondo alla "Rotta Rosso1" con rumori di eliche in acqua(*) proviamo a metterci in assetto e riprendere fiato, cazzo di randa per farci muovere, solo non ci muoviamo, diamo tangone, e ancora non ci muoviamo, e quando abbasso gli occhi mi rendo conto che bottigliette d’acqua e snacks galleggiano in almeno due metri cubi d’acqua che allaga il pozzetto.. se non ricordo male un metro cubo d’acqua è circa una tonnellata, no?!.. in questo momento il palindromo si sta portando dietro qualcosa come poco meno di due tonnellate e mezzo di peso tra acqua, equipaggio e suo stesso peso.. il solo pensiero mi aiuta a farmi smettere con la randa: ho paura che una raffica, trovando la barca inchiodata, ci possa sparecchiare l’albero!!
(*) citazione per buongustai..

dovremmo strambare e chiudere sulla boa e sugli inseguitori che sono ancora abbastanza distanti ma che arrivano volando, ma di far passare la randa con la barca così pesante non me la sento proprio.. tiro dritto rimpiangendo la cara vecchia “supposta mannara”, il mio vecchio Skipper paleo-cristiano, che col suo tombino al centro, sotto la torretta della randa, che si svuotava con una velocità tale che dovevi stare attento che non ti risucchiasse via!!

Abbiamo ancora acqua a bordo, ma a questo punto non abbiamo alternative, tiriamo dentro tangone, strambiamo e chiudiamo sulla boa, ci sono ancora 500m di lascone prima della fine della regata, Dante e Silvia guidano gli inseguitori, si sono avvicinati moltissimo, parto per il lasco determinato a pensare solo alla velocità, giorgio mi chiede di chiudere sulla barca giuria, io ci provo, sento la scotta della randa particolarmente dura, mi giro e scopro con orrore che una briglia è nello spigolo dello scafo (ovviamente quella sopravvento) e tutte e due le briglie formano un parruccone con l’anellino che non mi consentono di cazzare adeguatamente la randa, se ci dovesse essere da orzare saremmo spacciati, cazzo tutto quel che posso quando serve, ringraziando ogni raffica che mi consenta di mollare/poggiare, comunque ci muoviamo, Dante e Silvia sembra abbiano smesso di guadagnare a vista d’occhio, lascone lungo un accidente che se lo porta.. tagliamo il traguardo e dico a giorgio di dare un’occhiata all’archetto, sono esausto, anche per la tensione..giorgio guarda l’archetto come nulla fosse, poi comprende.. ed è molto meno teso pure lui!

a terra troviamo pure le docce bollenti, sciacquettiamo il necessario, noi naturalmente abbiamo salato fino al mostravento, e sbaracchiamo.

in acqua intanto danno il via alla terza prova.. avevamo visto tutti la “G” ancora a riva, ma almeno io pensavo fosse una “rimanenza” della precedente procedura vista l’ora, in ogni caso nessuno delle beccacce si è fatta pungere dal sospetto, e siamo rientrati tutti.. telepatia di Classe??


ci sarebbe ancora la premiazione, ma ci sono 6 proteste, ci vuole almeno un’ora/un’ora e mezza.. io devo pure riportare il carrello al suo ricovero, saluto e prendo la via di casa.. poco dopo scopro che stessa scelta hanno fatto pure i “premiati”, anche loro inconsapevoli che la Pontina è più incasinata che mai, per rientrare mi ci vorranno 2 ore abbondanti, in compenso il tramonto da anzio ponente è STREPITOSO (foto sopra)!!



a sera, x chiudere in gloria, ci si ritrova con alcuni pretoriani del t302R a celebrare il genetliaco di una delle pazze scriteriate (nella foto sopra la pazza festeggiata ha appena confessato la sua vera età.. millantava un "32" cui nessuno ha creduto!!).. e ancora la menava con la storia che non si erano accorti della nostra scuffia, e chissà perchè brindavano allora, le screanzate (nella foto sotto l'incredulità di una delle screanzate alla nostra scuffia mentre facciamo stretching.. ossia ci siamo accasciati sul pavimento di casa di StefanoD.. ma poteva essere credibile con quella faccia!!??)

Nota: ringraziamenti ufficiali a SantaNicoletta che ci ha deliziosamente sfamati dopo una giornata a base di caffè, snack ed acqua salata!

il campionato invernale quindi ha chiuso i battenti, al momento non ho la classifica finale/provvisoria chessia, ma tanto davanti ci sono sempre i soliti, piucchè meritatamente!!

appena rimetto le mani sul file (è in assistenza assieme al computer), pubblico la finale della winter edition del t302R, per ora va segnalato il sorpasso all’ultima giornata del Frusonian Killer ai danni di quella sòla-assenteista del makka: GRANDISSIMO!!

commento sul campionato?

NOTEVOLE!!

..bè, chi c’è stato sa che un inverno così infame non lo si vedeva da tempo.


prima manche pure pure, ma la seconda abbiamo scontato due annullamenti e 4 prove in condizioni piuttosto maschie, anche per il freddo (2 settimane fa)

in ogni caso anzio si è confermato un grandissimo posto per regatare, peccato la logistica a terra sia sempre un pò “costipata”.. ma se è per regatare così va benissimo pure la logistica “costipata”!
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buona pure la presenza di beccacce, considerato il meteo infame ci sono stati sempre molti equipaggi, il che fa molto ben sperare per l’incipiente stagione.

ieri LaNostroDelegatoZonale ha già confermato che si regaterà sempre ad Anzio il 4-5 aprile, primo atto dello Zonale Snipe IV Zona 2009, quindi chi ancora non abbia portato la barca farebbe bene a fare come ha fatto Ulderico, ossia a portare la barca.

dopo la prima tappa di Anzio, per altro una delle 4 valide per la RL nazionale (il campionato si articolerà invece su 6..mi pare.. regate), si tornerà al Lago di Bracciano, ma è ancora presto per parlarne, in ogni caso chi volesse tutte le info del caso: CLICCKARE QUI!!

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