Wednesday, February 25, 2009

t302(r)EVOLUTION - aNZIO mASCHIO sENZA rASCHIO -

-..mai visto uno snipe fare una vite orizzontale su un carello stradale??-

..probabilmente domenica mattina mi hanno svegliato le buche della Pontina, mentre ci rimbalzavo sopra seguito dal carrello stradale, innalzando lodi sperticate all’assessore alla viabilità della Regione Lazio.

Di certo il primo pensiero, quanto meno il primo subito dopo le lodi sperticate, lo ha generato la vista di un convoglio di carrelli multipiano carichi di Laser.. che a vederli sulla Pontina di domenica mattina poteva volere dire solo una cosa: oggi ad Anzio ci sarà più baraonda del solito.. e giù sull’accelleratore per arrivare prima che diventasse impossibile parcheggiare anche un pacchetto di sigarette..

..arrivo nel nostro parcheggio d’elezione che c’è ancora spazio sufficiente addirittura per fare manovra, mentre parcheggio noto il Makka impegnato ad armare delle mine-anticarro, non si era accorto di essere stato sorpassato negli ultimi metri di strada!

la situazione appare disperata, non per le mine, che lasciamo lì, non si sa mai.. magari qualche multipiano.. il dramma è che non c’è un filo d’aria, e l’idea del terzo annullamento consecutivo, dopo i precedenti due per “devenio”, ci arride come una seduta dal dentista, nella giungla amazzonica..

arrivando ai piazzali ci sono Piero ed Eugenia già in rampa di lancio, un giorno o l’altro li vedremo andare in acqua da una catapulta a vapore, tipo quelle che si usano sulle portaaerei!

finiamo rapidamente al Malaga, c’è qualche raggio di sole malaticcio, una manna dopo le ultime 3 settimane di tempo di schifo, mentre le pazze scriteriate confluiscono tra una baguette spinaci e provola ed un caffè doppio (la prima pucciata nel secondo, naturalmente..)..

..tornati al Circolo troviamo issata l’intelligenza, tutto differito di un’oretta, col Makka andiamo a dare un’occhiata dalle terrazze, e troviamo che sull’antemurale sventola lieta nel maestralino una bandiera che starà lì dai tempi dello sbarco, di Enea..

..non c’è storia, tutti nicchiano, il Makka mi guarda, e sarà il filo di bava che gli cola da un angolo dalla bocca o le papille talmente dilatate che gli escono da sotto gli occhiali da sole, che non c’è bisogno di aggiungere altro: ci andiamo a vestire, e quando infiliamo lo scivolo, dopo avere degnamente celebrato i 46 anni de Sor Roberto, i circoli sono percorsi appena da un alito di agitazione che prelude inequivocabilmente la regata.

per l’occasione esco con un prodiere in prestito: Giorgio, co-armatore e compare di merende di Stefano, che me lo ha prestato col manifesto intento di fare un pò di spionaggio sul “palindromo”.. sono entrambe convinti che ci sia qualcosa da spiare.. bah?!

fuori il maestralino è già steso, uscendo dalle ostruzioni si distingue perfettamente il fondale sabbioso, forse sarà un metro.. se continua così per l'estate si potrà fare una gara di castelli di sabbia tra la meda ed il gavitellone all'ingresso del porto.. roba da matti..

aspettando che cominci la giornata tiriamo qualche bordo, con giorgio ci si trova rapidamente, e mentre bordeggiamo accarezzo l’idea di rapirlo in pianta stabile a stefano.

dal porto escono derive a secchiate, è uno spettacolo, l’aria non è calda, il sole è un pelo troppo velato, noi aspettiamo nella zona dove mi immagino che andrà ad installarsi la barca del comitato, sia come sia dopo 2 settimane di annullamenti, e lo scorso w.e. sui barconi zompato per doveri “sociali”, la boccata d’aria di mare mi rimette al mondo!

tempo che si apparecchi il campo l’aria è salita, e pizzica, noi diamo un giro alle sartie, e mi rendo conto con un certo sgomento che prima di noi partiranno Laser Standard, Radial e 4.7.. 5 minuti a botta ed il conto è fatto.. ammesso che partano tutti al primo tentativo, cosa che naturalmente non avviene, e prima che tocchi a noi ci vogliono 40 minuti dall’inizio della procedura degli Standard.. quasi quasi da fare un bordo a terra per una cioccolata.

col maestralino, diventato maestralotto, ad anzio non c’è molto da starci a pensare: evasi dalla linea, a destra.

la prima partenza porta qualche perplessità: all’orizzonte si vede una boa di bolina di troppo, ma è troppo “storta” per essere di bolina, ed infatti al passaggio degli standard (noi ancora non siamo partiti) appare chiaro che si tratti dell’estremità esterna del loro quadrilatero, noi invece abbiamo un bastone, come chiarisce l’apposito segnale, ossia una bandierina bianca con un su una "W" fatta con del nastro.. magari eterodossa.. ma l'ho trovata estremamente efficace!!

la prima partenza mi viene particolarmente bene, il che mi dice che la prima bolina mi verrà particolarmente male, ed infatti giro la boa lasciando sull’acqua almeno 4 posizioni..

..in poppa andiamo, il fiocco mi piace assai, quello che guadagniamo scendendo però non riusciamo a concretizzarlo di bolina, ed il Makka, che era tra quelli che ci aveva infilati, rimane davanti fino all’arrivo.. e se ne va a +1.. MALEDETTA!!

dalla barca comitato la “G” non va su ma pure i pescherecci di passaggio si sono accorti che ci sarà una seconda prova.. appena saranno arrivati tutti, naturalmente!

la partenza è la solita trafila: un’altra mezz’ora abbondante che scialiamo planando per traversi, con l’aria che è salita e nelle raffiche sarà buona sui 9m/s, e si sente, soprattutto in termini di wind-chill, che mi fa temere per le orecchie di giorgio (non si è portato il berretto.. io sarei già morto da tempo!)

alla fine ripartiamo pure noi, è andato ancora un po’ più a destra, abbiamo dato un altro giro alle sartie, e ci stava tutto, comincia pure ad alzarsi un po’ di mare.

a metà bolina AndreaF ci salva dal naufragio: arriva mure a dx, ci chiede acqua, io viro in sicurezza e mentre metto il culo sulla panca di destra lo sento che continua a chiedere acqua con una certa apprensione.. cosa che un pò mi perplime, visto che ormai siamo su rotte parallele, e con tutta la distanza laterale che serve.. ma dura poco, il tempo di alzare gli occhi e da sotto il mio fiocco assisto ad uno spettacolo meraviglioso: una creatura mitologica, una roba tipo un centauro, o una chimera, una di quelle assurde creature risultato dell’incrocio di due esseri diversi, nella fattispecie un ircocervo velico fatto di un 470 con sopra, immaginarsi lo stupore nel vedere una.. e per quanto sia incredulo sono costretto a riconoscerla in quanto tale, è proprio una "testa".. una grandissima, gigantesca, spaventosa “testa-di-*****”, come dimostra inappelabilmente il fatto che stia filando a tutta velocità esattamente contro il primo terzo della murata di sottovento del palindromo, e non solo non accenna a cambiare rotta, ma stecca pure per essere sicuro, immagino, di scaricarci addosso quanta più energia cinetica possibile!!

E’ evidente che davanti ad un simile spettacolo di madre natura non riesca a trattenermi dall’unirmi in coro ad AndreaF, che dal canto suo deve essere consapevole che il succitato ircocervo-velico va abbastanza forte da riuscire a trapassare noi ed infilzare pure lui, o quanto meno da investirlo con una nuvola di schegge non meno fatali.. è un istante lunghissimo, l’ircocervo, grazie alla steccata che stava dando, non ha alternative a virare secco, così vicino a noi che ne distinguiamo la marca del dopobarba, tirando il suo prodiere (che era al trapezio) in acqua e la barca per aria, me lo vedo che spunta fuori dallo scafo ormai oltre i 90°, e non riesco ad esimermi dallo scaricargli addosso un tributo orale di invocazioni ai di lui Pari e Penati.. stupito della mia capacità di pronunciarne tante (di invocazioni) in una frazione temporale tanto esigua.. filiamo via increduli verso quel che resta della bolina, ed una prima poppa decisamente gagliarda, dove si plana che è un piacere, soprattutto sul bordo verso terra.

Non di meno la componente culturale della regata rimane vivissima, prima un Laser mi vira sopra le vele e rimane lì, mentre gli sfilo sopravvento e lo guardo interrogarsi sui massimi sistemi, con quello sguardo un pò bovino, tipo ad interrogarsi su come mai una barca più lunga e meglio invelata della sua bolina di più.. e non sarà il solo.. tanto che prima dell’ultima boa di bolina ce ne sarà un altro che potendo fare di tutto, prende e ci vira sotto le vele.. boh?!.. ma una volta, nelle Classi Olimpiche, non c’erano quelli bravi??

Intanto nella poppa abbiamo riguadagnato qualche posizione, ma tanto so che di bolina.. e infatti.

Approcciando l’ultima boa di bolina notiamo Stefano che sta celebrando alla grandissima una regata che fino a quel momento ha condotto nelle primissime posizioni, il commento mio e di giorgio è corale: “tanto alla boa si incarta!”

sugli ultimi bordi lo vediamo arrivarci quatto quatto mure a sinistra, vuole infilarsi in boa, noi che siamo abbastanza alti allarghiamo e accelleriamo, lui deve forzare la virata, lo “STOMP!” sulla boa lo sentono anche quelli che si stanno facendo l’aperitivo sul lungo mare, la faccia di Stefano che si guarda attorno come colui il quale spera di non essere statp visto (anche se lui nega) vale da sola tutto il freddo che abbiamo preso!!

Noi giriamo la boa, ci complichiamo da subito la vita col tangone (non è la prima volta oggi) e partiamo all’inseguimento, ed inseguiamo bene, solo che la rotazione del vento ha disallineato il campo quel tanto da non darci possibilità. Non di meno, visto che i trenini mi stan sulle balle, tento un bordo al centro, verso terra le planate sono meno violente ma la velocità media sembra più alta, infatti qualcosa guadagniamo, ma come sempre non abbastanza.

Alla penultima strambata sto per fare il regalone a Stefano e AndreaF, ma recuperiamo la situazione e andiamo verso la lay di dx, mentre cerco il Makka e non lo trovo, chiedo a giorgio e non lo trova manco lui, poi ci spunta avanti, moooooolto avanti.. la mia prima reazione è offrire la barca a giorgio e darmi al dressage, con i cavalli a dondolo.. poi giorgio guarda meglio e mi fa notare che c’è qualcosa che non va.. e cosa potrà mai esserci? fanno fumo?.. anzi, fanno “molto” fumo?? perchè un pò di fumo lo fanno sempre, per le sigarette di “Ferro”.. e non stanno fumando, non più del solito.. però sono.. sono.. al TRAVERSO??

MAKKA AL TRAVERSO??

è andata la chiglia basculante? gli si è delaminata la carena?

..quando gli passiamo vicino è lui a chiarirci l’accaduto:

-mi si è infilato un 555 tra i denti!!-


..ci grida con la prua ormai verso il porto ed il “Ferro” color blu-cobalto e la sigaretta spenta..in effetti non ci voleva molto a capirlo, c’è SEMPRE un 555 di mezzo quando al Makka non gira al massimo.. anche se ‘sta volta a dire il vero non c’è stato nessun corpo allogeno, ma una scuffia-in-acqua-fresca, da cui la sigaretta spenta del Ferro..pare gli sia spenta andando ad accendere le pompe di sentina, della stagna.. che in realtà non sono partite.. infatti è probabile che la prossima volta il Ferro si presenterà con una muta di neoprene!

arriviamo alla boa che la situazione è immutata, gettandomi uno sguardo alle spalle ci sono stefano e luca ad una decina di lunghezze, se la situazione rimane invariata sono dietro, e l’unica maniera di mantenerla tale è evitare di metterci la barca per cappello all’ultima strambata!

consapevoli di questo dettaglio strambiamo molto “morbidi” e affrontiamo l’ultima boa, mentre ne vengo via mi volto di nuovo, per verificare di non aver fatto qualche macroscopico errore di valutazione sulla velocità di stefano e luca, e scopro che i nostri hanno deciso di cogliere l’occasione per fare asciugare la loro deriva, che prende aria ben in vista, sopra lo scafo rovesciato, dall’interno del quale riecheggiano gli improperi di stefano.. il quale, sapremo poi, aveva commentato approcciando alla boa: “ok! tiriamo dentro il tangone, strambiamo, e LI PASSIAMO AL LASCHETTO!!”.. praticamente come arrivare al GRA e commentare “oggi non c’è traffico!!”, cosa che generalmente prelude un ingorgo lungo non meno di 4h, per fare 3km..

il laschetto non cambia nulla, tiriamo dritti attraverso la linea e mettiamo la prua sul porto, che è di bolina!

bordeggiando nella sacchetta mi godo un manzo steroidato travestito da velista, o quanto meno da manzo steroidato a bordo di un laser (in fondo è carnevale), che appoggiato al gommone dell’allenatore sbraita una panoplia di bestemmie da far bollire pure le acquesantiere di Gerusalemme.. ed il ricordo corre a quando il mio allenatore era capace di tenerti in panca 2 partite se solo ti sentiva dire qualcosa che somigliasse a “stronzo” durante un allenamento, figurarsi se lo dicevi durante una partita di campionato, roba da farti consumare le scalinate del campo sportivo a fare “potenziamento”.. ma in fondo la buona educazione non produce campioni, io infatti ho smesso di giocare a basket, del resto non mi sembra nemmeno che la bestiaggine aiuti nella carriera sportiva: è improbabile infatti che il manzo abbia più possibilità di me di vincere un oro olimpico, solo perchè bestia..

a terra, merito delle regate molto sfilacciate, c’è molto ma molto meno casino che all’uscita!

ci infiliamo negli spogliatoi solo per trovare le docce tiepide, quando era dalla seconda bolina della prima prova che non sognavamo altro che una doccia bollente.

sparecchiato tutto carichiamo, anzi “caricano”, perchè io stavo finendo di sparecchiare, la barca di AndreaF sullo stradale, destinazione BigBlu (foto sopra)!

insomma giornata piena, e alquanto maschia, che affoghiamo tra tè e lingue-di-gatto!

piero e eugenia raccolgono altri 2 primi, subito dietro giorgio e marco, e claudio e philip (penalizzati nella seconda prova da un 720° per una toccata a giorgio e marco) ed i soliti inossidabili roberto e giuseppe.

menzione d’onore a dante e silvia, che nonostante una scuffia subito dopo la partenza della prima prova, completano comunque la prova e decidono poi di rientrare per sacrosante ragioni termiche (io sarei andato direttamente alla cioccolata calda, subito!)

discreta la rottura di scatole di aspettare le 3 partenze multiple di tutti quei laser, non che si potesse evitare, ma se anzichè i 5’ li avessero fatti partire con i 3’, noantri avremmo sofferto molto meno.

discreta anche la rottura di correre un bastone che per i laser corrispondeva al primo lato di un percorso a trapezio: alla boa di bolina ce ne era sempre qualcuno interno che dovendo partire per il lascone non poggiava e amminchiava lo snipe di turno che invece sarebbe dovuto partire per la poppa.

Stesso genere di casino sull’arrivo, con la nostra boa di poppa alla fine del loro secondo lascone, io stesso ne stavo per segare uno in due (noi mure a dx lui a sx..), nella assoluta stolidità dello stesso, col suo sguardo stordito da ruminante al pascolo.. capisco che ritengano superfluo insegnargli l’educazione, ma almeno la differenza tra mano destra e mano sinistra??

..ma forse anche certi dettagli non aiutano a produrre dei campioni.. bah?!

in ogni caso meno male che si è regatato, altrimenti le "benzo" lo avrebbero dovuto irrorare dagli elicotteri.

a questo punto rimane una giornata di regate per archiviare l’invernale di Anzio.. ma intanto sta per essere sfornato il calendario della stagione ventura, e a quanto pare il menù sarà ricchissimo come sempre, e dovrebbe essere pronto-in-tavola addirittura per il BigBlu,
dove magari ci si vede!

PS: l'aggiornamento del "muro del pianto" del t302R arriva a.s.a.p..


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