..aNZIE: fINAL..
..del campionato funestato dal maltempo s'è detto fino allo stordimento..
..qualcuno si consola pure notando che altrove non sia andata meglio, ma ricorda il prosaico ajetto..
..qualcuno ne gode pure, ma certe cose non meritano nemmeno i bit necessari ad un commento..
..quel che si è detto meno è che qualche volta le condizioni ci sono state, come lo scorso w.e.
al sabato eravamo di recupero, e come sempre nei recuperi sabatici poche erano le barche in acque, e pure di quelli che c'erano qualcuno nemmeno è andato ammollo.. bensì a tavola!!
al sabato quindi ci ritroviamo a fare a sportellate con Ruben, sempre con a prua il giovane padawan, Passerottino, con a prua Maurizio, e lo scrivente con la Contessa Straccioli Mazzanti che Vien Dal Mare, per l'occasione con cerottone su una guancia che sembrava le avessero fatto una cura-canalare.. passando però dall'esterno!!
cominciamo dalla fine: encomio pubblico a Ruben e al giovane padawan! Ruben infatti spacca lo snodo dello stick nella pre-partenza della prima prova, lo rimette assieme con una palla di cima elastica, e si porta a casa tre prove da par suo, dimostrando che un approccio quantistico alla boa di bolina funziona egregiamente: in pratica più ne conoscevi la posizione, meno ne conoscevi la velocità, più ne conoscevi la velocità, meno nota ne era la posizione, fatto sta che probabilisticamente incrociavano quasi sempre avanti, rimbalzando da un angolo all'altro del campo di regata come un elettrone iper-caricato!
secondo encomio alla Contessa la quale, nonostante il meteo non confortevole ed i punti di sutura freschi sotto il cerottone, si è infilata un passamontagna di neoprene tipo Savonarola, e si è lanciata senza esitare tra i flutti, con la consueta grinta, perchè quando c'è regata c'è regata.. con buona pace dei molti cagoni che affollano le fila della nostra Classe!
Vengo alle prove, tre, con arietta, non tantissima, saranno stati 7 metri e spicci nei momenti di maggior gloria, e onda non grande ma cafona, ed in via di formazione, insomma un gran sbattimento di quadricipidi, con lo scrivente che virava passando da panca-a-panca, col culo radente, che stare in piedi dentro ad uno snipe, sulle onde, con i lombari quanto basta bloccati, non ha esiti positivi, e produce solo gran porconi!
In acqua pure William&Kate (aka Filippo&Livia), che pagano troppo il fio della poca esperienza con queste condizioni da moto-cross.. infatti nella seconda prova sono andati subito meglio.. salvo investire (o essere investiti.. non ho ben capito) da un finn, completo di finnista, subito dopo l'arrivo della seconda, che li ha indotti a rientrare al fine di conciliare.
In acqua s'è visto un po' di tutto. Ruben al solito una macina di bolina, e velocissimo di poppa, Passerottino e Maurizio di bolina sfoderavano il consueto assetto da rimorchiatore d'altura: data l'inerzia mantenevano la loro velocità base a prescindere che le onde le prendessero di naso, di coscia, di culo.. imbarazzanti!
Noi lì a fare la schiuma al meglio, da equipaggio di diversamente snipisti, che nonostante tutto, quando ci si ritrovava in boa, eravamo lì a timbrare.
Se non altro in poppa, quando il succitato rimorchiatore pagava leggerissimamente l'eccessivo gravame sul galleggiamento, qualche soddisfazione ce la siamo tolta, andandola a conficcare nella muta che guantava il turgido pennuto!
Non che sia stato facile, ricordo a stento un'arrivo alla boa di poppa, nella seconda prova, dove mi sono dovuto risolvere a tenere la prua sulla boa, con la randa che ci prendeva a schiaffi passando da una parte e dall'altra, ero davvero cotto!
Ad un certo punto sono apparsi anche i Ciccis.. a dire il vero sul momento avevo pensato ad una allucinazione da acido lattico, fortuna la Contessa era più lucida di me, e li ha riconosciuti come tali.. non era difficile: brandivano un prosciutto nella nostra direzione!!
Alla fine la classifica non ha lasciato dubbi, Ruby ed il giovane Padawan tre 1 in una riga, dietro noi ed il pennuto a spartirci le briciole.
Il giorno dopo la situazione si presenta molto diversa, c'è un filino più d'aria, ma poca roba, comunque meno di 8 metri, molta più onda e ben 8 beccacce!
Riappare BillyBoa, col Bronzo di Riace a prua e le gomme del carrello asimmetriche, riappare Decoupage, con Thelma, che pare che gli interminabili lavori alla coperta siano finalmente terminati, non c'è Vanda, purtroppo già in ripartenza per il Cheshire, mentre arrivano dalle nobili rive talamonesi a mischiarsi col popolame nientemeno che i Neuroni, ci sono pure i Ciccis, a riprova che quella del giorno prima non era una mia allucinazione bensì un loro test, e ci sono anche William&Kate, determinati a vendere cara la pelle!
Da fuori arriva il grufolare dei marosi, c'è il sole, fa caldo, la giornata non promette bene, promette IL MASSIMO!
Negli spogliatoi serpeggia non di meno una certa preoccupazione, per ovvie ragioni di privacy non farò i nomi, ma c'era chi temeva per un qualche repentino raffreddamento muscolare mentre altri si lamentavano per la permamente, che in mezzo ai marosi sarebbe di lì a breve andata farsi benedire!
Che poi timonare con i capelli davanti agli occhi.. chefashtiiiiiiiiiiidio!!
Ma c'era anche chi scalpitava per uscire, come Ruben, che nella fretta a momenti lasciava a terra il mantello col cappuccio, e noi altri, che confidavamo sia nella tenuta nel cerottone stagno della contessa, testato il giorno prima, che nelle magiche proprietà del Moment nello sbloccare i lombari (funziona davvero!!)!
Andiamo in acqua che il CdR ci stava ancora pensando un po' su.
Uscendo dalla sacchetta troviamo già pressione, fuori del porto il mare cambia colore un paio di volte, i frangenti spazzano dalla diga di sopraflutto, sulla secca, poi spariscono per ricomparire verso la spiaggia, dove si tiene uno show di kite.
Usciamo come si esce in questi casi: si arriva alla meda e si punta verso Villa Borghese (ce ne è una anche ad Anzie), così facendo si cammina sul canale che di tanto in tanto dragano per garantire l'accessibilità ad aliscafi, traghetti ed altra roba grossa, essendoci più fondale le onde non frangono, e con un po' di culo si passa senza particolari emozioni.
Appena fuori ci sono due squadre di optimist ad allenarsi tra le ondone, ricordano gli scatti della settimana velica del mar de la plata, quelli di Capizzano, con ondone giganti di schiuma e ragazzini in optimist che se la ridono, insomma è uno di quei giorni che pure gli atei ringraziano dio per avergli dato una barca a vela e tanto vento&mare!
In breve siamo fuori tutti, vediamo la Barca Comitato che si porta mezzo miglio, non di più, fuori, e noi facendo il giro largo attorno alla secca andiamo nella stessa direzione.
Mentre stiamo lì a risalire (l'aria è da scirocco), vediamo la Barca Comitato che fa inversione ad U e va incontro ad alcune beccacce che erano più avanti.. non è molto chiaro quello che stanno facendo.. lo diventa quando ci si avvicinano e ci fanno cenno di rientrare, io gliene chiedo la ragione, e senza tanti fronzoli mi mandano pure a quel paese!.. non che sia un problema, a quel Paese ho la residenza, ma la cosa ci lascia un attimo interdetti: perchè rientrare con una simile giornata davanti??
a terra sapremo poi che (pare) la Marina Militare non abbia mandato fuori un gommone d'assistenza come avrebbe dovuto fare, e ritenendo l'assistenza insufficiente, il CdR abbia deciso che fosse meglio non se ne facesse nulla..
non sto ad entrare nel merito della decisione del CdR, quale sega ma pur sempre con qualche esperienza di regata so bene quanto sia inutile, se non peggio, questionare con i CdR, sulle questioni di sicurezza non ha poi nemmeno senso.. la cosa che mi ha piuttosto infastidito è la giustificazione offerta, pare ce ne fosse troppo per gli snipe.. inutile, come detto, entrare nel merito, chi era ad Arco lo scorso Agosto non ha bisogno che s'aggiunga altro.. evidentemente abbiamo pagato un preistorico retaggio il quale la nostra Classe debba essenzialmente essere composta di fagottari.. smentito per altro nei fatti: otto barche c'erano ed otto barche erano uscite.
Del resto se davvero il problema era il pacco tirato dalla Marina, rimane da capire perchè non ci abbiano tenuti a terra.. per quel che vale posso solo aggiungere che fuori era il genere di giornate che non solo ti riallinea gli shakra, ma fa anche perdonare interi campionati andati a pallino per il meteo avverso.. quindi non c'è stata storia, siamo rimasti fuori anche dopo l'annullamento, in tre, ed è stato un bellissimo andare!
Memorabile, all'ultimo giro fatto tra Anzio e Nettuno, una poggiatona su un'onda che è diventata una planata ininterrotta di qualche minuto, col cavo, sotto la prua, che andava scavandosi verso poppa, dando quell'impagabile stretta che ti viene quando realizzi che stai scendendo dalla faccia di un'onda.. con lo scafo fuori fino alla deriva!
A terra grande il rammarico per l'accaduto: per una volta che si potevano fare tre prove vere, e non la solita lotteria dentro al cannetto, che piace a tanti regatanti e non solo, è stato mandato tutto alle ortiche.
Va detto che si sono sbrigati a definire un recupero ma viene da chiedersi se, visto l'andazzo, non sia meglio giocarselo a Scarabeo o a TrivialPursuit, così nessuno si bagna, non si consuma la benza dei mezzi appoggio ed anche i velisti idrosolubili potranno essere della partita.
Peccato.
Ma tant'è. Ora la prossima tappa è Santa Marinella, 6 e 7 Aprile, poi tutti al Lago, dove quelle onde rimarrà da sognarsele..
..i complimenti, per finire come iniziato, vanno a Ruben, che si è portato a casa il gradino più alto dell'invernale, assieme a Filippo, che è il giovane Padawan, seguito da vicino da Passerottino e Maurizio!
..qualcuno si consola pure notando che altrove non sia andata meglio, ma ricorda il prosaico ajetto..
..qualcuno ne gode pure, ma certe cose non meritano nemmeno i bit necessari ad un commento..
..quel che si è detto meno è che qualche volta le condizioni ci sono state, come lo scorso w.e.
al sabato eravamo di recupero, e come sempre nei recuperi sabatici poche erano le barche in acque, e pure di quelli che c'erano qualcuno nemmeno è andato ammollo.. bensì a tavola!!
al sabato quindi ci ritroviamo a fare a sportellate con Ruben, sempre con a prua il giovane padawan, Passerottino, con a prua Maurizio, e lo scrivente con la Contessa Straccioli Mazzanti che Vien Dal Mare, per l'occasione con cerottone su una guancia che sembrava le avessero fatto una cura-canalare.. passando però dall'esterno!!
cominciamo dalla fine: encomio pubblico a Ruben e al giovane padawan! Ruben infatti spacca lo snodo dello stick nella pre-partenza della prima prova, lo rimette assieme con una palla di cima elastica, e si porta a casa tre prove da par suo, dimostrando che un approccio quantistico alla boa di bolina funziona egregiamente: in pratica più ne conoscevi la posizione, meno ne conoscevi la velocità, più ne conoscevi la velocità, meno nota ne era la posizione, fatto sta che probabilisticamente incrociavano quasi sempre avanti, rimbalzando da un angolo all'altro del campo di regata come un elettrone iper-caricato!
secondo encomio alla Contessa la quale, nonostante il meteo non confortevole ed i punti di sutura freschi sotto il cerottone, si è infilata un passamontagna di neoprene tipo Savonarola, e si è lanciata senza esitare tra i flutti, con la consueta grinta, perchè quando c'è regata c'è regata.. con buona pace dei molti cagoni che affollano le fila della nostra Classe!
Vengo alle prove, tre, con arietta, non tantissima, saranno stati 7 metri e spicci nei momenti di maggior gloria, e onda non grande ma cafona, ed in via di formazione, insomma un gran sbattimento di quadricipidi, con lo scrivente che virava passando da panca-a-panca, col culo radente, che stare in piedi dentro ad uno snipe, sulle onde, con i lombari quanto basta bloccati, non ha esiti positivi, e produce solo gran porconi!
In acqua pure William&Kate (aka Filippo&Livia), che pagano troppo il fio della poca esperienza con queste condizioni da moto-cross.. infatti nella seconda prova sono andati subito meglio.. salvo investire (o essere investiti.. non ho ben capito) da un finn, completo di finnista, subito dopo l'arrivo della seconda, che li ha indotti a rientrare al fine di conciliare.
In acqua s'è visto un po' di tutto. Ruben al solito una macina di bolina, e velocissimo di poppa, Passerottino e Maurizio di bolina sfoderavano il consueto assetto da rimorchiatore d'altura: data l'inerzia mantenevano la loro velocità base a prescindere che le onde le prendessero di naso, di coscia, di culo.. imbarazzanti!
Noi lì a fare la schiuma al meglio, da equipaggio di diversamente snipisti, che nonostante tutto, quando ci si ritrovava in boa, eravamo lì a timbrare.
Se non altro in poppa, quando il succitato rimorchiatore pagava leggerissimamente l'eccessivo gravame sul galleggiamento, qualche soddisfazione ce la siamo tolta, andandola a conficcare nella muta che guantava il turgido pennuto!
Non che sia stato facile, ricordo a stento un'arrivo alla boa di poppa, nella seconda prova, dove mi sono dovuto risolvere a tenere la prua sulla boa, con la randa che ci prendeva a schiaffi passando da una parte e dall'altra, ero davvero cotto!
Ad un certo punto sono apparsi anche i Ciccis.. a dire il vero sul momento avevo pensato ad una allucinazione da acido lattico, fortuna la Contessa era più lucida di me, e li ha riconosciuti come tali.. non era difficile: brandivano un prosciutto nella nostra direzione!!
Alla fine la classifica non ha lasciato dubbi, Ruby ed il giovane Padawan tre 1 in una riga, dietro noi ed il pennuto a spartirci le briciole.
Il giorno dopo la situazione si presenta molto diversa, c'è un filino più d'aria, ma poca roba, comunque meno di 8 metri, molta più onda e ben 8 beccacce!
Riappare BillyBoa, col Bronzo di Riace a prua e le gomme del carrello asimmetriche, riappare Decoupage, con Thelma, che pare che gli interminabili lavori alla coperta siano finalmente terminati, non c'è Vanda, purtroppo già in ripartenza per il Cheshire, mentre arrivano dalle nobili rive talamonesi a mischiarsi col popolame nientemeno che i Neuroni, ci sono pure i Ciccis, a riprova che quella del giorno prima non era una mia allucinazione bensì un loro test, e ci sono anche William&Kate, determinati a vendere cara la pelle!
Da fuori arriva il grufolare dei marosi, c'è il sole, fa caldo, la giornata non promette bene, promette IL MASSIMO!
Negli spogliatoi serpeggia non di meno una certa preoccupazione, per ovvie ragioni di privacy non farò i nomi, ma c'era chi temeva per un qualche repentino raffreddamento muscolare mentre altri si lamentavano per la permamente, che in mezzo ai marosi sarebbe di lì a breve andata farsi benedire!
Che poi timonare con i capelli davanti agli occhi.. chefashtiiiiiiiiiiidio!!
Ma c'era anche chi scalpitava per uscire, come Ruben, che nella fretta a momenti lasciava a terra il mantello col cappuccio, e noi altri, che confidavamo sia nella tenuta nel cerottone stagno della contessa, testato il giorno prima, che nelle magiche proprietà del Moment nello sbloccare i lombari (funziona davvero!!)!
Andiamo in acqua che il CdR ci stava ancora pensando un po' su.
Uscendo dalla sacchetta troviamo già pressione, fuori del porto il mare cambia colore un paio di volte, i frangenti spazzano dalla diga di sopraflutto, sulla secca, poi spariscono per ricomparire verso la spiaggia, dove si tiene uno show di kite.
Usciamo come si esce in questi casi: si arriva alla meda e si punta verso Villa Borghese (ce ne è una anche ad Anzie), così facendo si cammina sul canale che di tanto in tanto dragano per garantire l'accessibilità ad aliscafi, traghetti ed altra roba grossa, essendoci più fondale le onde non frangono, e con un po' di culo si passa senza particolari emozioni.
Appena fuori ci sono due squadre di optimist ad allenarsi tra le ondone, ricordano gli scatti della settimana velica del mar de la plata, quelli di Capizzano, con ondone giganti di schiuma e ragazzini in optimist che se la ridono, insomma è uno di quei giorni che pure gli atei ringraziano dio per avergli dato una barca a vela e tanto vento&mare!
In breve siamo fuori tutti, vediamo la Barca Comitato che si porta mezzo miglio, non di più, fuori, e noi facendo il giro largo attorno alla secca andiamo nella stessa direzione.
Mentre stiamo lì a risalire (l'aria è da scirocco), vediamo la Barca Comitato che fa inversione ad U e va incontro ad alcune beccacce che erano più avanti.. non è molto chiaro quello che stanno facendo.. lo diventa quando ci si avvicinano e ci fanno cenno di rientrare, io gliene chiedo la ragione, e senza tanti fronzoli mi mandano pure a quel paese!.. non che sia un problema, a quel Paese ho la residenza, ma la cosa ci lascia un attimo interdetti: perchè rientrare con una simile giornata davanti??
a terra sapremo poi che (pare) la Marina Militare non abbia mandato fuori un gommone d'assistenza come avrebbe dovuto fare, e ritenendo l'assistenza insufficiente, il CdR abbia deciso che fosse meglio non se ne facesse nulla..
non sto ad entrare nel merito della decisione del CdR, quale sega ma pur sempre con qualche esperienza di regata so bene quanto sia inutile, se non peggio, questionare con i CdR, sulle questioni di sicurezza non ha poi nemmeno senso.. la cosa che mi ha piuttosto infastidito è la giustificazione offerta, pare ce ne fosse troppo per gli snipe.. inutile, come detto, entrare nel merito, chi era ad Arco lo scorso Agosto non ha bisogno che s'aggiunga altro.. evidentemente abbiamo pagato un preistorico retaggio il quale la nostra Classe debba essenzialmente essere composta di fagottari.. smentito per altro nei fatti: otto barche c'erano ed otto barche erano uscite.
Del resto se davvero il problema era il pacco tirato dalla Marina, rimane da capire perchè non ci abbiano tenuti a terra.. per quel che vale posso solo aggiungere che fuori era il genere di giornate che non solo ti riallinea gli shakra, ma fa anche perdonare interi campionati andati a pallino per il meteo avverso.. quindi non c'è stata storia, siamo rimasti fuori anche dopo l'annullamento, in tre, ed è stato un bellissimo andare!
Memorabile, all'ultimo giro fatto tra Anzio e Nettuno, una poggiatona su un'onda che è diventata una planata ininterrotta di qualche minuto, col cavo, sotto la prua, che andava scavandosi verso poppa, dando quell'impagabile stretta che ti viene quando realizzi che stai scendendo dalla faccia di un'onda.. con lo scafo fuori fino alla deriva!
A terra grande il rammarico per l'accaduto: per una volta che si potevano fare tre prove vere, e non la solita lotteria dentro al cannetto, che piace a tanti regatanti e non solo, è stato mandato tutto alle ortiche.
Va detto che si sono sbrigati a definire un recupero ma viene da chiedersi se, visto l'andazzo, non sia meglio giocarselo a Scarabeo o a TrivialPursuit, così nessuno si bagna, non si consuma la benza dei mezzi appoggio ed anche i velisti idrosolubili potranno essere della partita.
Peccato.
Ma tant'è. Ora la prossima tappa è Santa Marinella, 6 e 7 Aprile, poi tutti al Lago, dove quelle onde rimarrà da sognarsele..
..i complimenti, per finire come iniziato, vanno a Ruben, che si è portato a casa il gradino più alto dell'invernale, assieme a Filippo, che è il giovane Padawan, seguito da vicino da Passerottino e Maurizio!
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