Monday, October 29, 2007

Proposta sul sistema di assegnazione dei Voti assembleari alle Flotte!!


La regola attuale prevede che ognuna delle Flotte snipe nelle quali sono organizzate le beccacce associale alla Classe Italiana abbia un voto nell’Assemblea dei Capitani.

Qui si propone un diverso sistema di assegnazione dei voti alle Flotte: ad ogni Flotta una quantità di voti direttamente proporzionale al numero delle barche iscritte presso la stessa, non in un rapporto 1:1 quale tante barche=tanti voti, ma in misura proporzionale.

Il problema essenzialmente nasce dalla consistenza numerica delle flotte, che è estremamente eterogenea. Il regolamento di Classe prevede delle consistenze minime per la costituzione/sopravvivenza di una flotta, infatti una flotta appena costituita deve constare di almeno TRE barche, una flotta al secondo anno di vita deve constare di almeno QUATTRO barche, per gli anni successivi al secondo ogni flotta dovrà essere composta da ALMENO CINQUE barche.

Quando una flotta non risponde ai requisiti minimi richiesti di fatto non viene sciolta, bensì congelata, meglio: ne viene congelato il voto, che non potrà essere espresso nell’Assemblea dei Capitani, almeno fino a quando la consistenza minima non sarà stata ricostituita.

Esistono delle eccezioni: quando una Flotta è l’UNICA della Provincia, allora può anche andare sotto i limiti minimi di consistenza, senza perdere il diritto di votare.

Effetti collaterali di tale sistema:

1. Iniquità: flotte esigue, appena raggiungenti il minimo necessario, PESANO nelle delibere assembleari quanto flotte molto numerose.

In una tale situazione la volontà di un socio della Classe iscritto ad una flotta con di 5 barche PESERA’, in seno alle decisioni collegiali prese dell’Assemblea, molto di più della volontà di un socio iscritto ad una flotta con 20 barche.

Molti tecnici potrebbero insistere (e non mancano mai di farlo) che comunque la “rappresentatività è garantita”.. il problema è che questa della “rappresentatività garantita” è solo un opinione personale, apprezzabile, ma pur sempre solo un’opinione, mentre l’aritmetica, che personale non è, propende per un aritmetico:

1/5>1/20

..se non basta l’aritmetica a chiarire l’iniquità di questo sistema, potrebbe essere utile ricordare che laddove alla base di qualsiasi attività associativa vige il principio del 1 socio=1voto, un sistema che consente una relazione del tipo 1/5>1/20 non è sostenibile.. a patto di fregarsene di quanto alla base dell’attività associativa, naturalmente.


A completare il quadro potrebbe aiutare considerare che TUTTI quanti, tra quelli che si sono sempre sperticati in difesa del sistema attuale, quello inquo, fanno parte di flotte che presentano la situazione 1/5. Alla luce di ciò appare evidente che, ammesso che riconoscere ad ogni Flotta tanti voti quante sono le barche iscritte nella stessa potrebbe portare a dinamiche “poco edificanti”, comunque sarebbe il caso di farla finita una buona volta con altri “fenomeni”, ancor meno edificanti, quali il tenere in vita Flotte farlocche con il solo lo scopo di non perdere quel famoso “voto”..

2. anti-meritocrazia: facciamo un regalone agli ignavi e agli "orticelli"!

Al di là delle tanto belle e tante chiacchiere che tendono ad infarcire le Assemblee, la semplice regola è che la Classe è organizzata in Flotte perchè ogni Flotta funzioni come centro promotore, se non propulsivo, dell’attività delle barche e degli equipaggi componenti e coinvolti.

Purtroppo la semplice regola sbatte, e va in pezzi, contro la dura realtà di Flotte spesso fatte di barche (e soci) ignari e Capitani talmente tanto menefreghesti, disinteressati e latitanti che spesso nè i Capitani sanno chi costituisca la propria Flotta, nè i membri della Flotta hanno modo di sapere chi sia il proprio Capitano.


A dirla tutta, a parte alcune eccezioni particolarmente radicali, il menefreghismo di solito dura 50 settimane, poi arriva la convocazione all’Assemblea annuale e si scoperchiano i sepolcri in cerca di quell’ultima delega utile a portarsi la Regata Nazionale nel proprio orticello.

Ottenuta la Nazionale, di nuovo al diavolo la Flotta.

Insomma siamo appena appena distanti dalla lettera del regolamento di Classe in merito alle finalità delle Flotte, ma in fondo è italica tradizione che la preoccupazione di rispettare un qualsiasi regolamento siano appannaggio dei coglioni, no?! Al di là del solito manierismo, naturalmente, qui ci si riferiva alla “sostanza” dei comportamenti.


A completare l’infelice quadro arriva anche l’ovvia considerazione che quanti tra i Capitani si sbattano e partecipino attivamente alla vita della propria Flotta, e ce ne sono, e li si può riconoscere dalla numerosità delle loro flotte, dal tasso di crescita e dal numero di nuovi equipaggi che le compongono, si trovino ad avere la medesima voce in capitolo di quanti invece se ne sono sbattuti fino a 2 settimane dall’Assemblea (quelli dei sepolcri e delle flotte tenute in vita col gioco delle tre carte di cui sopra..), interessati come sopra solo alla Nazionale nel proprio orticello (nella migliore delle ipotesi).

Per quanto non ci voglia molto ad arrivarci, qualcuno si potrebbe chiedere perchè ci si ostini a tenere in piedi un sistema tanto iniquo e anti-meritocratico.. in realtà qui gli unici che si ostinano (con notevole efficacia, gliene va dato atto) a tenere in piedi tale sistema sono quelli che, se fosse introdotta una qualsiasi soluzione improntata a maggiore equità e trasparenza (come quella proposta), vedrebbero ridursi il proprio “peso” relativo.. meno astrattamente: gli risulterebbe più complicato portarsi nell’orticello la Nazionale!

E’ vero, non è edificante parlare di tali comportamenti in questi termini, ma la domanda da porsi allora è quanto sia edificante reiterare pervicacemente tali comportamenti, o magari anche solo tollerarli ancora, ed impedire che si possa finalmente passare oltre, rimuovendo un sistema di assegnazione dei voti che evidentemente è una zavorra per la crescita della Classe, trattandosi di un premio per i Capitani ignavi e di una fregatura per i soci iscritti alle flotte più numerose.

Non che con questo qualcuno si aspetti che cambi qualcosa, ma non per questo non valeva la pena presentare una proposta.

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2 Comments:

Blogger Antonio Bari said...

La proposta gira da tanto e, in parte, è da me condivisa. Resta il fatto che si deve cambiare lo statuto...e questo cambiamento si è arenato da un bel po'.
Dove è finito?

10:13 PM  
Blogger lzp! said...

Dove sia finita non saprei.. forse dovremmo andare a scavare nel giardino di quanti temono che una simile riforma gli renderebbe più complicato accaparrarsi la solita Nazionale.. 8))

D'altro canto una modifica dello Statuto non è una Legge Costituzionale, basterebbe mettere una proposta simile nell'Ordine del Giorno, e sostenerla con il voto dei 2/3 degli aventi diritto.. s'era trovato anche il Notaio disponibile a registrare la modifica a costi ragionevoli..

..insomma arenati perchè l'interesse comune viene sempre dopo quello personale di pochi.. nulla di nuovo sotto il sole, anzi sotto la pioggia, data la giornata!

PS: ovviamente i valori indicati in tabella (nel .pdf) sono meramente indicativi!!

7:58 AM  

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