Monday, October 02, 2006

..cOPPA cAMILLA..

La giornata si é presentata come una di quelle difficili: aria immobile, estremamente umida, caldo ma non caldissimo, sole ma non proprio sereno, insomma condizioni nelle quali la brezza termica può benissimo mancare l’appuntamento, e che infatti sembrava sul punto di mancare, quando più il ritirarsi delle ultime bave da nord che l’effettivo ingresso della termica diurna ha indotto a buttare le barche in acqua, con la prua verso il campo di regata dove si sarebbe disputata la sedicesima edizione della “Coppa Camilla”, classicissima open lacustre, che chiude la stagione agonistica sul lago di Bracciano e che celebra la vela fine a se stessa, quella senza psico-drammi da classifica compulsiva, quella ad alta componente festaiola!!

La crociera verso il campo di regata é impegnativa, nel senso che non si va ne avanti né indietro.
Appena fuori dall’arenile si riesce ad avanzare dentro qualche raffica di termica, che spinge fin dove la termica ancora non é stesa e ci si ritrova con le vele gonfie al contrario a scivolare quel poco che riesce nell’acqua suggestivamente piatta, e poi ci si ri-pianta.

Il tira-e-molla porta via un’ora (molto) abbondante, l’unica consolazione é che il vento che dovrebbe consentire la regata é quello che ci sta spingendo a singhiozzo, quindi se ancora non é steso qui, sicuramente non lo sarà sul campo di regata, verso il quale si vedo le boe specchiarsi sulla superficie dell’acqua vetrosa.

Al di là della componente anemometrica, la giornata é splendida, a tratti passa qualche nuvola, poco più che una velatura, ma l’aria é calda ed il sole ancora di più, il silenzio a centro lago é praticamente perfetto.
La “Coppa Camilla” si disputa tradizionalmente in tre condizioni:
1. totale assenza di vento, situazione nella quale tutti i non-soci del circolo organizzatore non riescono nemmeno ad arrivare sulla linea di partenza;
2. vento da leggero a molto leggero: anche qui i non-soci se la rischiano, fortunatamente il campo é nell’estremo cantone sottovento del Lago (con la termica diurna), quindi tutti i non-soci tendono ad arrivare sul campo spinti proprio dalla termica che nell’estremo cantone sottovento ancora non é arrivata, e di solito si fa in tempo..
3. tempesta, tendente ad uragano violento: per capire quali siano le edizioni col maltempo basta vedere il numero degli iscritti, quelle con non più di 40 iscritti sono state disputate del ventone;

Quest’anno, come ormai é chiaro, siamo nella condizione numero 2. La crociera a centro Lago verso la regata fa parte della tradizione, serve fondamentalmente a farti apprezzare l’amenità del luogo, e a farti disperare almeno un po’ per l’incipiente stop invernale..

Questa volta alla partenza ci sono tutti i beccaccini iscritti, la termica comincia a stendersi ma con molta incertezza, a dire il vero non é nemmeno termica, é una roba strana che rimarrà tale per tutto il giorno, manifestando comportamenti a dir poco inconsueti, comunque sia é poca, non più di 3m/sec, nelle raffiche, insomma c’é appena di che propellere, sempre che non si finisca nella frappa delle barche partenti, dove campeggiano le rande-gotiche dei catamarani.

La partenza é divisa in tre scaglioni, prima i Laser4000, che celebrano il loro zonale, e che le solite lingue biforcute sibilano che sarà un match race.. ed in effetti sulla linea se ne vedono due.. c’é solo una cosa peggiore delle lingue-biforcute, quando le lingue-biforcute ci prendono!!

Cinque minuti dopo partono i catamaranisti.. considerazioni innoque sui catamaranisti:
i 3/4 dei presenti si aggiravano urlandosi l’un l’altro reciproche letture delle istruzioni di regata.. fin qui.. la cosa conturbante é che pur avendo davanti le istruzioni, i medesimi si lanciavano in tanto approfondite quanto declamate esegesi del testo piuttosto... bislacche.. passi il fatto che magari su un cat possa mancare lo spazio dove attaccare il classico adesivo con le bandiere del codice internazionale.. cosa che dovrebbe comunque indurre gli interessati a memorizzarne almeno le parti essenziali.. ma incasinarsi tra un percorso a bastone ed un percorso a triangolo (in realtà quello chiamato “triangolo” era quello che la SCIRA chiama “Olimpico”) avendo davanti il pezzo di carta con su i diagrammi, ce ne vuole un po’ di più!
Non che in questo ci sia nulla di male, anzi, ne é venuto un pre-partenza molto più festoso-fier-paesanesco dei consueti pre-partenza snipe, tutti silenzi, cipigli incazzosi e sporadici urlacci!

Dopo i cat, in un modo o nell’altro, sarebbe toccato alle derive, derive come insieme diffuso di oggeti a vela, includendo il medesimo insieme, oltre ad una nutrita rappresentanza di snipe, molti FireBall, qualche Dinghy, molti Laser, un Tridente nuovo di pacca, e qualche 470.
Insomma una discreta masnada su una linea lunga il giusto, ossia abbastanza corta da poterci entrare tutti senza particolari sbattimenti, ma guai ad aprire una portiera.

Come s’accennava poc’anzi il percorso cominciava con un bastone, seguito da un triangolone, come consueto quando ci sono di mezzo i cat i lati erano molto generosi, cosa che sommatasi all’eseguità del vento, soprattutto nella prima bolina, ha prodotto dei tempi di percorrenza alquanto lunghi.
Da cineteca l’incrocio davanti ad alcuni catamaranoni al termine della prima bolina: partiti 5 minuti prima di noi e rullati ancora prima della lay-line.. ovviamente con 3m/sec d’aria in più sarebbe andata in maniera radicalmente diversa, ma quei 3metri non c’erano, e passare avanti a queste specie di macchine-da-rally-a-vela con il barchino-strano-col-boma-alto ha dato un poco sottile, strettamente estetico, ma non per questo meno intenso piacere!

Alla prima boa la regata snipe é già decisa, si concluderà praticamente con lo stesso ordine di passaggio, nonostante i reiterati tentativi da dietro di sparigliare quanto la poca aria ed i pervicaci buchi rendeva insparigliabile.

Ottimo il debutto dell’equipaggio Baldi-Tozzi, per una volta a parti invertite, ma solo per una volta, almeno così hanno dichiarato!
Ottima anche la performance di Luca&Cristiana, per l’occasione a bordo del “CelestinoV”, storica barca celeste-PozziGinori-fine’70, che dopo anni d’oblio é tornato a correre come un diavolo in chiesa!

..la foto viene dal Pacifico
via sailinganarchy.

Archiviata la prova, altra crociera di rientro, ‘sta volta di bolina, con una termica non ancora proprio termica, molto instabile e bucata, col sole che ci salutava da dietro la rocca di Bracciano quando avevamo appena coperto i 3/4 della distanza, cosa che avrebbe potuto produrre un istantaneo “OFF” nel vento che invece (fortunatamente) non c’é stato.

L’arrivo allo scivolo si é consumato quindi in pieno crepuscolo, il disarmo al buio, con l’acqua del lago ormai nera e limpidissima, oltre che piuttosto fresca ed una brezza che ormai faceva ridere chiamare termica.

A terra rapido disarmo e ancora più rapida traslazione al VCTR, per celebrare la giornata con una fumante (e deliziosa) pasta e fagioli, adeguatamente innaffiata da un rosso di Montalcino di prim’ordine!

La stagione quindi serra i battenti, e qualche riflessione in merito la lunga crociera di rientro l’aveva anche stimolata, ma sono “casi” di chi scrive, chi legge si dovrà accontentare dei dati oggettivi, ed i dati oggettivi sono che finalmente ci lasciamo alle spalle una stagione che ha visto scendere in acqua moltissime facce nuove, e molte altre sono rimaste a terra ma con il manifesto intento di unirsi a tutti gli altri quanto e prima, due elementi questi fondamentali per la vitalità di una Classe, vitalità dimostrata anche da un costante numero di presenze sulla linea di partenza, anche e soprattutto nelle regate locali, spesso più affollate degli Zonali, sulla approssimativa gestione dei quali stendiamo un velo per evitare qualche altro trabocco di bile.

Ad ogni modo la stagione estiva del beccaccino quartazzonesco fila negli archivi, a breve si accenderanno i riflettori su quella invernale, a cominciare dall’ultimo atto dello Zonale 2006, che dopo tanto peregrinare, si disputerà domenica 22 ottobre, SOLO DOMENICA 22, in quel di Santa Marinella, e a seguire gli Invernali, sempre in quel di Santa Marinella, SOLO A PARTIRE DAL 29!
I bandi qui sono già apparsi, a breve verranno ripubblicati, anche con apposito banner per poterli consultare rapidamente.
L’ora solare incombe.. brutta cosa! E per noi, volenti o nolenti, é tempo di migrar..


PS: Domenica prossima ci sarebbe la “Regata del Quadrante Velico”, organizzata dall’AVA, ma in molti staranno già impacchettando/traslocando verso i nostri quartieri invernali, ossia Santa Marinella..

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