..cAMPITALIANO sNIPE 2007
Con 45 barche sulla linea, i primi due giorni di meteo talmente sballato da consentire il disputarsi di sole due prove, ed i successivi due durante i quali di prove ne sono state corse ben 5, si è appena conclusa l'edizione 2007 del Campitaliano Assoluto Snipe, chiusa dopo essere stata apertissima fino all'ultima giornata, con diversi equipaggi in corsa per il titolo, vinto alla fine dal solito Enrico Michel che dopo una decade torna meritatamente sul gradino più alto dello snipe italico.
Ma andiamo con ordine.. ..il sipario su Gaeta ancora non si solleva che tutti (quelli forti) stanno a leccarsi le orecchie per i 10m/sec d'aria che spazzano il golfo al lunedì, giorno prima dell'apertura del Campionato con le stazze, che sono al martedì, quando i 10m/sec sono un ricordo e l'aria limpida ha lasciato il posto ad un cielo calcinato d'umidità, con la consistenza del calcestruzzo, cosa che trasforma le stazze in una specie di estenuante bagno turco.
Parentesi sulle stazze: il residuo scetticismo di alcuni sulla formazione degli stazzatori di flotta organizzata la primavera dell'anno scorso lo possiamo considerare definitivamente fugato da come sono andate le cose.
Raccogliendo quanto seminato allora, i tempi di attesa sono stati decisamente ridotti e le procedure molto più snelle, con gli stazzatori di flotta ad occuparsi del grosso ed i luminari internazionali dei quali la nostra Classe fortunatamente dispone chiamati in causa solo per questioni particolari o di particolare complessità. Il microclima tipo calcutta-il-giorno-prima-delle-piogge-monsoniche ha comunque reso il tutto una discreta ammazzata, ma di intoppi non ce ne sono stati.
Certo, tutti (o quanto meno molti) sogniamo di vedere il giorno nel quale l'attuale sistema della giornata verrà sostituito da dei semplici controlli a campione, anche se molti (anche tra quanti sognano le stazze a campione) si rendono conto che un tale sistema rasenti l'impraticabilità per una barca come lo snipe che non è strettamente-monotipo..
D'altro canto immancabili le consuete affermazioni tipo "l'ho-pesata-due-anni-fa-era-perfetta".. non che uno non creda alla parola, solamente che se un tale dato fosse immutabile, e quindi sufficientemente attendibile, a cosa cavolo servirebbe passare un giorno a sollevare beccaccini?? a fare braccia??
A proposito: il delizioso solleva-motore idraulico usato per sospendere le barche è tuttora presso la Base Nautica Flavio Gioia.. solo perchè non entrava nel bagagliaio!!
E' facile immaginare che con un tale attrezzo a disposizione, in molti comincerebbero a pesare la propria barca quotidianamente, con l'intenzione di fare una gaussiana delle pesate!
Meno bene è andata per le vele, ossia non c'è stato nessun problema nemmeno lì, solo che se ci fosse stato un tavolaccio il tutto sarebbe stato ancora più rapido e meno faticoso, senza contare che sarebbe notevole se prendesse piede l'abitudine di presentarsi ai Campitaliani con le vele GIA' stazzate, in fondo ormai ogni zona ha una congrua dotazione di gente abilitata a stazzare le vele, perchè non sfruttare una simile possibilità??
Ma soprattutto, perchè non "favorire" un diffondersi di una tale "buona prassi" introducendo una "congrua donazione" o "iniqua gabella" che dir si voglia alla Classe per ogni vela che venga stazzata al Campitaliano??
Sicuramente una simile iniziativa solleverebbe un coro di proteste, non meno di quante ne sollevò l'introduzione del casco obbligatorio per la moto.. ma non per questo la seconda idea è stata pessima, come non lo sarebbe la prima.
Quel che è certo è che delle stazze, una volta passate, non frega nulla nessuno almeno fino al successivo Campitaliano, e chi sta a leggere queste menate probabilmente voleva sapere dell'Italiano, quindi sarà anche il caso di accontentarlo.. e allora:
prima giornata poca aria, molto incasinata, scirocco che sbatte contro termica (hanno direzione opposta), più qualcuno che apre finestre a caso dalle parti di Punta Stendardo, in ogni caso si porta a casa una (sola) prova, e si torna rapidi a terra per un rinfrescone che lascia sarà per i fritti, per la bufala lacrimosa o per la parmigiana di melanzane, lascia tutti entusiasti, a quanto pare anche quanti avevano cominciato a polemizzare per questo e per quello ancora prima che si fosse asciugato l'inchiostro sul modulo d'iscrizione..
seconda giornata altra giornata meteo-storta, poca aria che salta come un'indiavolata! Il comitato ha un bel da fare a correre dietro ai salti, con la lay line che diventano boline ex novo. C'è da uscirne pazzi, e come accade di consueto il fato si accanisce su quanti non abbiano tagliato il traguardo tra i primi, un accanimento in forma di generale crollo di aria, che lascia molti a sbatacchiare su un onda incrociatissima ed altrettanto fastidiosa, alla quale si somma la stanchezza per le diverse ore di attesa a ciondolare nel golfo, che somiglia ad un forno a vapore!
Alla fine della regata il salto (somma dei diversi salti..) sarà così consistente che diversi si appelleranno al regolamento.
La Giuria deciderà per la validità della prova, anche perchè un corsivo FIV del RdR sancisce chiaramente che una regata nella quale siano stati presi validamente degli arrivi NON può essere annullata a causa di una decisione del Comitato di Regata, situazione che sembra accademica e che invece può capitare benissimo, come ricorderanno i lettori-quartazzonari in merito ad uno Zonale in IV zona di due anni fa!
Al di là del mal di pancia per la regata poco divertente, l'occasione è stata sfruttata al meglio per fare luce sul nostro Regolamento di Classe, e sulle relative disposizioni in caso di salto di vento, cosa della quale ci sarà di che giovarsene sicuramente in futuro.
A seguire pasta e bevande sui rientrati.
Il terzo giorno fu la volta degli animali.. o dei pesci.. in ogni caso a Gaeta è stata la volta del ventone, che per gli specialisti/talentuosi è stata poca roba, mentre per tutti gli altri ha somigliato molto ad una battuta di pesca a Moby Dick, con Moby Dick che viene a fare visita!!
Si disputano due prove, tardi, visto che il CdR tiene saggiamente tutti a terra fino al primo pomeriggio.
Si gira attorno prima ad un olimpico poi ad un triangolo, nato come olimpico e trasformato all'uopo in corso d'opera: mai scelta più savia!
Non ci sono scuffie ma le planate sono chilometriche, roba da far rimpiangere che non ci fosse un fotografo in acqua, ed un log a bordo. Si torna a terra una punta esausti, molto zuppi e felici in egual misura, l'aria è calda e profumata, ed il cielo chiuso fino alle due e mezza del pomeriggio dai groppi si spalanca a maestrale, con la luce che inonda il Golfo, Formia e Vendicio che sembrano a pochi metri dal campo di regata.
La giornata si chiude bolinando davanti al profilo di Punta Stendardo e della Cattedrale che assieme alle planate valgono da soli il biglietto per esserci!
A sera altra ENNESIMA pasta sui rientrati.
Il quarto giorno il maestrale si è un pò smosciato, si corre in mezzo ai buchi, fino alla seconda prova, poi alla terza prova l'aria sale un pò, ma non per questo s'impazzisce di meno.
E' la giornata degli OCS, il titolo è ancora tutto da assegnare, piovono gli OCS sulla parte alta della classifica, vittime illustri Paolino e Antonio e Giorgio e Marco, la cosa costa ai primi un piazzamentone ed ai secondi un piazzamentone ed un primo di prova dopo un campionato tutto in recupero, ed è veramente un peccato perchè se lo meritavano davvero.
Alla fine la Classifica vede in cima alla piramide alimentare Enrico, seguito da vicino da Piero e Fabio, che non hanno mai mollato fino alla fine.
I dettagli sono tutti nella CLASSIFICA FINALE, i punteggi danno la misura di quanto sia stata dura e di quanto quindi sia stata bella la vittoria di Enrico e Lady Barbarossa ai quali vanno i sinceri complimenti.
La smobilitazione comincia la sera stessa, e prosegue alla domenica successiva.
Come previsto Gaeta è stata un'ottima location, peccato i due giorni di meteo-palude all'inizio, ma sul meteo non c'è ancora controllo.. almeno fino alle prossime Olimpiadi, quando ci penseranno i cinesi.
Ottima l'organizzazione a terra e in acqua, notevolissimo il lavoro del CdR tanto nelle giornate meteo-rognose, quanto quando ci sono state da gestire le prove con più aria.
Buono anche il numero dei partecipanti, considerato che Gaeta non è dotata per ora di una sua flotta snipe residente. Peccato non si sia colta l'occasione dell'Italiano per fare un giro informale di assemblea dei capitani, in vista della prossima stagione e dell'assemblea autunnale che sarà chiamata a definirla, anche se la cosa non avrà tolto il sonno a nessuno, auspicabilmente!
Per quanto poi riguarda il gadget distribuito ai partecipanti al Campionato, trattasi di una polo che se non hai vedrai sicuramente addosso qualche tuo conterraneo/a.
Per quanto riguarda invece il logo del Campionato, non prestare fede alle voci che potrebbero girare, la realtà è ben peggiore!
Nel calendario Nazionale rimane Scarlino a fine settembre, mentre in quello quartazzonaro non si sa a chi dare il resto, ma per dire del secondo ci sarà occasione in un'altra occasione.
Ma andiamo con ordine.. ..il sipario su Gaeta ancora non si solleva che tutti (quelli forti) stanno a leccarsi le orecchie per i 10m/sec d'aria che spazzano il golfo al lunedì, giorno prima dell'apertura del Campionato con le stazze, che sono al martedì, quando i 10m/sec sono un ricordo e l'aria limpida ha lasciato il posto ad un cielo calcinato d'umidità, con la consistenza del calcestruzzo, cosa che trasforma le stazze in una specie di estenuante bagno turco.
Parentesi sulle stazze: il residuo scetticismo di alcuni sulla formazione degli stazzatori di flotta organizzata la primavera dell'anno scorso lo possiamo considerare definitivamente fugato da come sono andate le cose.
Raccogliendo quanto seminato allora, i tempi di attesa sono stati decisamente ridotti e le procedure molto più snelle, con gli stazzatori di flotta ad occuparsi del grosso ed i luminari internazionali dei quali la nostra Classe fortunatamente dispone chiamati in causa solo per questioni particolari o di particolare complessità. Il microclima tipo calcutta-il-giorno-prima-delle-piogge-monsoniche ha comunque reso il tutto una discreta ammazzata, ma di intoppi non ce ne sono stati.
Certo, tutti (o quanto meno molti) sogniamo di vedere il giorno nel quale l'attuale sistema della giornata verrà sostituito da dei semplici controlli a campione, anche se molti (anche tra quanti sognano le stazze a campione) si rendono conto che un tale sistema rasenti l'impraticabilità per una barca come lo snipe che non è strettamente-monotipo..
D'altro canto immancabili le consuete affermazioni tipo "l'ho-pesata-due-anni-fa-era-perfetta".. non che uno non creda alla parola, solamente che se un tale dato fosse immutabile, e quindi sufficientemente attendibile, a cosa cavolo servirebbe passare un giorno a sollevare beccaccini?? a fare braccia??
A proposito: il delizioso solleva-motore idraulico usato per sospendere le barche è tuttora presso la Base Nautica Flavio Gioia.. solo perchè non entrava nel bagagliaio!!
E' facile immaginare che con un tale attrezzo a disposizione, in molti comincerebbero a pesare la propria barca quotidianamente, con l'intenzione di fare una gaussiana delle pesate!
Meno bene è andata per le vele, ossia non c'è stato nessun problema nemmeno lì, solo che se ci fosse stato un tavolaccio il tutto sarebbe stato ancora più rapido e meno faticoso, senza contare che sarebbe notevole se prendesse piede l'abitudine di presentarsi ai Campitaliani con le vele GIA' stazzate, in fondo ormai ogni zona ha una congrua dotazione di gente abilitata a stazzare le vele, perchè non sfruttare una simile possibilità??
Ma soprattutto, perchè non "favorire" un diffondersi di una tale "buona prassi" introducendo una "congrua donazione" o "iniqua gabella" che dir si voglia alla Classe per ogni vela che venga stazzata al Campitaliano??
Sicuramente una simile iniziativa solleverebbe un coro di proteste, non meno di quante ne sollevò l'introduzione del casco obbligatorio per la moto.. ma non per questo la seconda idea è stata pessima, come non lo sarebbe la prima.
Quel che è certo è che delle stazze, una volta passate, non frega nulla nessuno almeno fino al successivo Campitaliano, e chi sta a leggere queste menate probabilmente voleva sapere dell'Italiano, quindi sarà anche il caso di accontentarlo.. e allora:
prima giornata poca aria, molto incasinata, scirocco che sbatte contro termica (hanno direzione opposta), più qualcuno che apre finestre a caso dalle parti di Punta Stendardo, in ogni caso si porta a casa una (sola) prova, e si torna rapidi a terra per un rinfrescone che lascia sarà per i fritti, per la bufala lacrimosa o per la parmigiana di melanzane, lascia tutti entusiasti, a quanto pare anche quanti avevano cominciato a polemizzare per questo e per quello ancora prima che si fosse asciugato l'inchiostro sul modulo d'iscrizione..
seconda giornata altra giornata meteo-storta, poca aria che salta come un'indiavolata! Il comitato ha un bel da fare a correre dietro ai salti, con la lay line che diventano boline ex novo. C'è da uscirne pazzi, e come accade di consueto il fato si accanisce su quanti non abbiano tagliato il traguardo tra i primi, un accanimento in forma di generale crollo di aria, che lascia molti a sbatacchiare su un onda incrociatissima ed altrettanto fastidiosa, alla quale si somma la stanchezza per le diverse ore di attesa a ciondolare nel golfo, che somiglia ad un forno a vapore!
Alla fine della regata il salto (somma dei diversi salti..) sarà così consistente che diversi si appelleranno al regolamento.
La Giuria deciderà per la validità della prova, anche perchè un corsivo FIV del RdR sancisce chiaramente che una regata nella quale siano stati presi validamente degli arrivi NON può essere annullata a causa di una decisione del Comitato di Regata, situazione che sembra accademica e che invece può capitare benissimo, come ricorderanno i lettori-quartazzonari in merito ad uno Zonale in IV zona di due anni fa!
Al di là del mal di pancia per la regata poco divertente, l'occasione è stata sfruttata al meglio per fare luce sul nostro Regolamento di Classe, e sulle relative disposizioni in caso di salto di vento, cosa della quale ci sarà di che giovarsene sicuramente in futuro.
A seguire pasta e bevande sui rientrati.
Il terzo giorno fu la volta degli animali.. o dei pesci.. in ogni caso a Gaeta è stata la volta del ventone, che per gli specialisti/talentuosi è stata poca roba, mentre per tutti gli altri ha somigliato molto ad una battuta di pesca a Moby Dick, con Moby Dick che viene a fare visita!!
Si disputano due prove, tardi, visto che il CdR tiene saggiamente tutti a terra fino al primo pomeriggio.
Si gira attorno prima ad un olimpico poi ad un triangolo, nato come olimpico e trasformato all'uopo in corso d'opera: mai scelta più savia!
Non ci sono scuffie ma le planate sono chilometriche, roba da far rimpiangere che non ci fosse un fotografo in acqua, ed un log a bordo. Si torna a terra una punta esausti, molto zuppi e felici in egual misura, l'aria è calda e profumata, ed il cielo chiuso fino alle due e mezza del pomeriggio dai groppi si spalanca a maestrale, con la luce che inonda il Golfo, Formia e Vendicio che sembrano a pochi metri dal campo di regata.
La giornata si chiude bolinando davanti al profilo di Punta Stendardo e della Cattedrale che assieme alle planate valgono da soli il biglietto per esserci!
A sera altra ENNESIMA pasta sui rientrati.
Il quarto giorno il maestrale si è un pò smosciato, si corre in mezzo ai buchi, fino alla seconda prova, poi alla terza prova l'aria sale un pò, ma non per questo s'impazzisce di meno.
E' la giornata degli OCS, il titolo è ancora tutto da assegnare, piovono gli OCS sulla parte alta della classifica, vittime illustri Paolino e Antonio e Giorgio e Marco, la cosa costa ai primi un piazzamentone ed ai secondi un piazzamentone ed un primo di prova dopo un campionato tutto in recupero, ed è veramente un peccato perchè se lo meritavano davvero.
Alla fine la Classifica vede in cima alla piramide alimentare Enrico, seguito da vicino da Piero e Fabio, che non hanno mai mollato fino alla fine.
I dettagli sono tutti nella CLASSIFICA FINALE, i punteggi danno la misura di quanto sia stata dura e di quanto quindi sia stata bella la vittoria di Enrico e Lady Barbarossa ai quali vanno i sinceri complimenti.
La smobilitazione comincia la sera stessa, e prosegue alla domenica successiva.
Come previsto Gaeta è stata un'ottima location, peccato i due giorni di meteo-palude all'inizio, ma sul meteo non c'è ancora controllo.. almeno fino alle prossime Olimpiadi, quando ci penseranno i cinesi.
Ottima l'organizzazione a terra e in acqua, notevolissimo il lavoro del CdR tanto nelle giornate meteo-rognose, quanto quando ci sono state da gestire le prove con più aria.
Buono anche il numero dei partecipanti, considerato che Gaeta non è dotata per ora di una sua flotta snipe residente. Peccato non si sia colta l'occasione dell'Italiano per fare un giro informale di assemblea dei capitani, in vista della prossima stagione e dell'assemblea autunnale che sarà chiamata a definirla, anche se la cosa non avrà tolto il sonno a nessuno, auspicabilmente!
Per quanto poi riguarda il gadget distribuito ai partecipanti al Campionato, trattasi di una polo che se non hai vedrai sicuramente addosso qualche tuo conterraneo/a.
Per quanto riguarda invece il logo del Campionato, non prestare fede alle voci che potrebbero girare, la realtà è ben peggiore!
Nel calendario Nazionale rimane Scarlino a fine settembre, mentre in quello quartazzonaro non si sa a chi dare il resto, ma per dire del secondo ci sarà occasione in un'altra occasione.
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