Tuesday, May 30, 2006

..zibaMAGGIONE!!

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Un maggio con i controfiocchi... e le controrande e gli scopamare!!
Ecco cosa é stato il maggio che ormai si avvia al desio: una tempesta di eventi concentrata in un pugno di w.e., conclusosi in gloria con l’ultimo, il più recente, il più neuro-cianotizzante, durante il quale si é tenuto presso l’ASDNS (che é tutt’ora il sabbazzietto) il Corso Stazzatori di Flotta Snipe... se a questo punto fioccano i punti interrogativi, facciamo un po’ d’ordine, almeno a favore dei “punti interrogativi”.

Partendo dal presupposto che tu sappia cosa sia uno snipe, almeno per sommi capi, ed assumendo che nell’infausto caso in cui suddetto presupposto manchi tu stia correndo a dare un’occhiata qui, il primo assunto (la cui forza si acclarerà in seguito) é che uno snipe debba essere stazzato...

Nel tentativo di fare ordine partiamo dal principio e principalmente con qualche generalizzazione piuttosto forte:


stazzare=misurare

stazzare una barca=misurare una barca

Ma come e perché?

Il “come” o lo conosci, oppure faresti bene a fare i salti mortali per esserci alla terza tappa del Corso Stazzatori di Flotta snipe, che si terrà in quel di Caldonazzo (Associazione Velica Trentina), il w.e. successivo al German Open!

Il “perché” é più facile, almeno per sommi capi, da spiegare: perché ci sono delle specifiche che ogni barca deve rispettare, in modo che sia garantita una omogeneità tale da fare si che sia l’equipaggio a fare la differenza..

..capi troppo sommi: il punto é che lo snipe, come ogni barca (qualsiasi barca..) é figlio di un progetto, quindi ogni snipe deve essere realizzato secondo quanto fissato da questo progetto.

Per verificare che uno snipe (o qualsiasi altra barca) rispetti i dettami del proggetto originario (in caso contrario non si tratta di uno snipe, ma di un idrovolante, o di un sottomarino, di un asciugacapelli, di un tostapane, etc..) c’é bisogno di misurarlo/stazzarlo!

La verifica va fatta perché garantisce per l’appunto che tutti gli snipe vadano alla stessa maniera (in quanto quanto più possibile simili!), facendo in modo che l’elemento umano diventi la determinante del risultatone tra le boe (o dell’ennesimo merdesimo!).

Sempre stra-semplificando: la prima misurazione/stazza di una barca viene effettuata quando questa viene costruita! ..ma ciò non vuol dire che chi compri una barca usata non abbia bisogno di misurarla/stazzarla, perché:
il precedente proprietario (ammesso che ce ne sia stato uno solo), potrebbe avere apportato delle modifiche non consentite (prescindiamo dalla buona/malafede dello stesso);
il regolamento, fisiologicamente, si evolve, e quindi ci potrebbero essere da fare degli aggiornamenti, come dire “quel che era regolare due anni fa, non lo é più da quest’anno”;

Va da se che per “misurare” potrebbe essere molto utile se non addirittura necessario sapere prima “cosa misurare”.


Fino alla realizzazione di questi corsi per stazzatori di flotta, la Classe Snipe aveva un approccio molto pragmatico: c’é un regolamento, te lo studi, la flotta (non necessariamente la tua) ti nomina stazzatore e tu diventi stazzatore di flotta.

Norma sensatissima in un paese quale quello di origine dello snipe, dove lo stazzatore più prossimo a te e alla tua barca potrebbe tranquillamente vivere a tre fusi orari dal tuo.

Norma sensatissima, ma magari non altrettanto necessaria in un paese più piccino, quale il nostro, senza contare che l’italico dogma etico “se non fai il furbo sei coglione” mal si potrebbe conciliare con la stessa.

Prescindendo comunque dall’etica italiota, rimaneva (e rimane..) irrisolto il problema della “omogeinità” perché tutti (almeno si spera) sono in grado di comprendere che anche la norma più essenziale e pragmatica (tipo le istruzioni di montaggio di una libreria Ikea!) possa comunque essere soggetta ad interpretazioni, attraverso le quali si può arrivare a risultati diversi, in soldoni ed esasperando il concetto all’estremo: a barche diverse, quindi con diverse prestazioni.

Altro problema di direttissima derivazione del precedente: la “certezza” della norma.
Chi se ne sbatte della norma, e soprattutto della certezza??
Pochi forse, ma la maggior parte sbagliano, e di molto, perché gli unici che si potrebbero permettere un tale lusso sono verosimilmente quelli che sovente comprano una barca nuova, che come tale é per l’appunto stazzata secondo la più recente edizione del regolamento di stazza!

Per tutti gli altri il discorso é diverso, perché come detto il regolamento si evolve e non c’é certezza sul fatto che l’ignoranza o la malafede o entrambe del precedente proprietario/i della propria barca non abbiano avuto effetti deleteri sulla stessa!

Paradossalmente la consuetudine é che i primi (quelli con la barca nuova) si preoccupino di queste questioni, ignorate invece dalla massa dei secondi.

Ma non finisce qui, perché entrambi questi distinti “rami” finiscono poi in un unico collo di bottiglia, che é quello dei campitaliani, perché ai campitaliani si stazzano le barche o almeno si verificano alcune misure, e comunque si può incappare sempre in un controllo approfondito, ed il risultato della cosa é (per vie diverse) di una disarmante equità visto che per stazzare tutte le barche bisogna di solito buttare via 2gg di fatica, tanto per i primi, quelli con la barca nuova-quindi-verosimilmente-in-ordine, quanto per quelli con la barca vecchia, i quali ignorano del tutto la questione e che magari hanno fatto 900km tirandosi dietro una barca che, per rientrare in regola, comporterà all’incirca:
  • ll giro di tutte le ferramenta chiuse della provincia (il campionato italiano si fa di solito a fine agosto..);
  • due giorni e due notti di lavoro (..e tu saresti in vacanza);
  • una serie di grossi scazzi col tuo prodiere, soprattutto se il tuo prodiere é la tua metà del cielo, la quale comprensibilmente non comprenderà per quale ragione, tornando dal primo controllo di stazza, tu stessi bestemmiando come un diavolo in un’acquasantiera!!
  • una barca che, ammesso che tu riesca a rimetterla in stazza, risulterà completamente sballata rispetto alla barca che conoscevi e che ti sei tirato dietro per quei 900km.. tanto valeva affittarne una ignota in loco e viaggiare in aereo;

Aumentando la scala del fenomeno fino a coinvolgere tutte le anime dell’evento, ne vengono tinte fosche:
  • spreco di tempo e lavoro;
  • maggiori costi per i partecipanti e per l’organizzazione (sono comunque due giorni in più);
  • madonne di quanti, con la barca in ordine, devono perdere tempo a fare la fila, quando potrebbero essere in acqua a provare ;
  • madonne di quanti, con la barca in disordine, devono perdere tempo a fare la fila e a sistemare la barca, quando potrebbero stare in acqua, dove fa sicuramente meno caldo, oppure potrebbero stare direttamente altrove, visto che comunque si tratta di vacanza, e allora tanto varrebbe godersela come tale;
  • madonne degli stazzatori alle prese con gente con le madonne;
  • varie ed eventuali;

..e questo, per l’appunto, per sommi capi.


Per risolvere questa serie di questioni si potevano percorrere alcune vie:
  • eliminare i controlli di stazza da due giorni di lavoro in occasione del Campitaliano e affidarsi alla "rettitudine" del singolo proprietario di barca, sia per quanto riguardasse il documentarsi sulle regole, sia per quanto riguardasse il rispettare le regole medesime;
  • eliminare i controlli di stazza da due giorni di lavoro in occasione del Campitaliano ed introdurre controlli a campione tra i partecipanti al campitaliano, dopo aver formato un congruo numero di stazzatori di flotta, distribuiti per lo stivale, con il compito (e le competenze) di effettuare controlli di stazza sulle barche delle relative flotte, in particolare almeno un controllo all’anno, sopratutto in occasione degli aggiornamenti del regolamento di stazza;

Va detto che in diversi avevano manifestato un certo gradimento per la prima soluzione, quella improntata a quello che quelli fighi definirebbero “laissez faire” e quelli non ipocriti definirebbero “giungla”, ma la prima soluzione é stata scartata a favore della seconda ed il corso stazzatori di flotta, che ha visto la luce quest’anno, é il primo, essenziale mattone verso la realizzazione di un sistema, articolato a livello territoriale, che metta in condizione tutti gli interessati di avere la propria barca in ordine, consentendo di ridurre al minimo i controlli di stazza al campitaliano (ad esempio alle sole vele per tutti i partecipanti e poi a campione sulle barche.. ma é solo un esempio!), facendo risparmiare un sacco di tempo, di denaro e non da ultimo di bestemmie a tutti!

Certo un tale sistema, per essere realizzato e per poi funzionare, richiede e richederà l’investimento delle risorse necessarie: il tempo libero e la buona volontà di quanti disponibili a fare qualcosa per la Classe ed il denaro necessario a realizzare tutto il materiale utile all’uopo, spesa che magari farà pure storcere il naso a qualcuno (figuriamoci!!) e a fronte di ciò c’é da chiedersi per cosa dovrebbe spendere i propri danari la Classe se non per queste iniziative??
Per acquistare qualche biglietto del “Circque du soleil” da assegnare poi agli associati “meritevoli” con apposita riffa??

Ben venga quindi questo genere di investimento (tale é!), un esborso perfettamente in linea con le finalità statutarie dell’Associazione di Classe, a differenza dei biglietti omaggio per il “Circque du soleil” e simili!




Il tutto, va detto, si incastona all’interno di una più ampia opera di ammodernamento che con i tempi del caso coinvolgerà l’intera SCIRA internazionale, opera della quale l’Italia sta di fatto venendo a costituire la punta di diamante, grazie essenzialmente alle intuizioni e alle capacità del Rules Committee Chairman e del Chief Measurer, nostri illuminati connazionali, ai quali non può che andare tutta la nostra sincera gratitudine!

***

a questo punto anche il più ostico avrà compreso di come siano andate le cose al sabbazzietto non troverete una parola, per lo meno non la troverete qui, a parte il sapere che é stata veramente un’occasione strepitosa della quale tutti i partecipanti sono estremamente grati ad Antonio Bari, letteralmente bombardato dei quesiti più disparati, non necessariamente sempre intelligenti ovviamente, cosa che purtroppo succede quando dopo tanto brancolare trovi qualcuno competente e disponibile come Antonio!


A coronare questa due giorni:

  • i bastioni del Castello Odescalchi illuminati a fiamma libera;
  • lo spettacolo pirotecnico a Bracciano;
  • l’aero-show di domenica pomeriggio sulle acque del lago;
  • un’uscita snipe-euristica, disputatasi in condizioni di sole e vento ideali;
  • “ ‘er fagotto”!



***

A proposito di “cos’é un beccaccino”
ringraziamo gli interessati per i preziosi e graditissimi feed back!!

da una prima approssimativa raccolta risulta che:
  • “sNIPE 4 dUMMIES” si apra e si legga con tutte le applicazioni preposte;
  • con Adobe Acrobat Reader su PC si stampi in A4 senza problemi;
  • con Adobe Acrobat Reader su Mac si stampi in A4 con un casino di problemi;
  • con “Preview”, che chi l’ha sa cosa sia, si legga bene e si stampi meglio che col Reader;

Per quanto riguarda le novità, ed in pieno spirito “microsoft”, in settimana potrebbe essere già disponibile una prima patch, che riguarderà qualcosa che manca, di cui qualcuno si potrebbe anche essere accorto;

Se non in settimana comunque prima o poi potrebbero essere disponibili le illustrazioni in maggiore definizione;

..di tutto, comunque, sarà data notizia.

..se a questo punto ancora non sai come fargli un regalo, dai un'occhiata qui

a questo punto tanti saluti e cerca di tenere duro, questa settimana finisce giovedì!!



PS: qui del corso stazzatori tenutosi al sabbazzietto non se ne parla dettagliatamente..
..ma se ne potrebbero pubblicare delle foto..
forse!

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